Passione Gourmet Troisgros - Passione Gourmet

Troisgros

Ristorante
728, Route de Villerest, 42155 Ouches
Chef Michel Troisgros
Recensito da Claudio Persichella

Valutazione

19/20 Cucina prevalentemente di avanguardia

Pregi

  • Il grande ristorante francese contemporaneo, da provare almeno una volta nella vita.
  • Una straordinaria location.

Difetti

  • Anche le esperienze paradisiache terminano.
Visitato il 02-2020

Immergersi in pura bellezza

Sostanzialmente questo, ovvero bellezza, significa regalarsi un pasto alla Maison Troisgros. Una bellezza che viene da lontano, assai lontano, radicata in un tempo dalla dimensione quasi secolare, permeata da un amore profuso nel ristorante nel corso dei decenni sin dai tempi del fondatore Emile, nel 1930.

La storica e austera sede situata di fronte alla stazione di Roanne da tre anni si è trasferita nella bucolica oasi di Ouches dove, nella villa di campagna dei Troisgros, ha luogo l’incarnazione di una di quelle esperienze gastronomiche che a buon diritto si possono definire assolute. Seduti in una delle due splendide sale da pranzo, letteralmente immerse nel verde, dove impalpabili vetrate annullano la barriera tra interno e natura circostante, si ha la sensazione di essere su un ideale palcoscenico per l’autentico spettacolo che andrà in scena su tavoli molto opportunamente distanziati.

L’approdo finale di questo viaggio è un gusto di raffinatezza, eclettica eleganza e modernità del tutto uniche. I sapori sono cangianti in modo quasi impercettibile inseguendosi e cedendo l’un l’altro il passo vicendevolmente come in un balletto, in un girotondo di grazia e complessità gustativa esemplari. Il tutto suggellato da quella incomparabile leggerezza che lascerà impresse nella memoria le indelebili stimmate dell’esperienza definitiva.

Ogni singolo piatto è di fattura e compiutezza tali che lo si potrebbe eleggere tout court a paradigma dello stile di questa tavola: una storia culinaria sublimata da ingredienti che attraverso molteplici nuances firmano quel caleidoscopio di sensazioni integrate da salse, brodi e succhi che, a vario titolo e con varie sfumature, le definiscono chiudendo in un ideale cerchio qualsiasi preparazione.

La grandezza delle patate, lavorate come soltanto uno shokunin giapponese potrebbe fare, accompagnate da caviale, coquillage e nappate da un’eterea salsa di burro affumicato e dragoncello vale più di mille dichiarazioni d’intenti. Ancora le capesante e cavolo aggiungono nuovi capitoli alla storia delle texture in cui balenano le millemila tonalità del coriandolo e del peperoncino messicano che, sublimate dall’aglio nero, sigillano uno spettro di sapori magistralmente evocato. O, ancora, la divina salsa alle bacche che, terminando come meglio non si potrebbe la portata della rana pescatrice cotta al vapore e accompagnata da una squisita bisque torbata, testimonia una grandezza con pochi pari.

Come detto, ogni piatto potrebbe raccontare una storia il cui finale lascerebbe sempre piacevolmente sorpresi, dove persino la storica Escalope de saumon à l’oseille, pur nella sua datata concezione (1963), era già ambasciatrice di una eccellenza in essere e di un’altra, di là da venire, ancora più grande.

La galleria fotografica:

1 Commento.

  • * 1 Anonymous29 Giugno 2020

    Se i pensieri non mi ingannano e se le mie parole non vi ingannano , il padre Jean e lo zio Pierre di questo signore Michel contemporanei di Gualtiero Marchesi pressapoco ne erano i maestri quindi semplice tale padri tale figlio...ne descrivi il tutto emozionalmente ,da qui il copio incollo Sostanzialmente questo, ovvero bellezza, significa regalarsi un pasto alla Maison Troisgros. Una bellezza che viene da lontano, assai lontano, radicata in un tempo dalla dimensione quasi secolare, permeata da un amore profuso nel ristorante nel corso dei decenni sin dai tempi del fondatore Emile, nel 1930.

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