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Fedra

21-02-2024
di Luca Turner

 Il nuovo vino di Fattoria di Grignano

Ho scoperto che a Milano esiste un edificio soprannominato Palazzo del Diavolo. Questo palazzo si trova all’inizio di Corso di Porta Romana e il nome sembrerebbe avere uno stretto legame con la peste manzoniana. A quei tempi il marchese Acerbi – il proprietario – e le persone che abitavano la dimora erano sempre festose e allegre, dallo stesso, infatti, si sentiva provenire musica e c’erano sempre danze (oggi diremmo happening mondani). Sembrava che la peste non cogliesse nessuno degli abitanti del palazzo… tanto da portare alla denominazione di “Dimora del Diavolo”, oggi Palazzo Acerbi. Questa è la casa di Inghirami.  E ora possiamo raccontarvi la storia di Fedra perché è qui che la abbiamo conosciuta.

Ricordo sorridendo lo spot delle camicie Ingram in cui si raccontava di un re sole che era molto attento a tutto ciò che indossasse, tanto che sembra che fu lui a sdoganare la camicia. Ingram di Fabio Inghirami, le camicie che si distinguevano dalla massificazione imperante. Un distinguo necessario che di fatto consente ancora a 40 anni di distanza di ricordare un marchio che è sinonimo di camicia. Il distinguo, uscire fuori dal coro, è un atout evidentemente in casa Inghirami, perché Fedra, il nuovo vino di Fattoria di Grignano, Tenuta Inghirami, viene prodotto solo in 1200 bottiglie, e venduto in casse da 3, di legno, oltre a 100 magnum. Ovviamente, udite udite, etichetta d’autore, etichetta d’artista. Come arte, è il vino contenuto, un blend di Cabernet e Merlot di rara finezza ed eleganza. Un vino, e lo si avverte al primo naso e al primo sorso, fatto molto bene, ottima agricoltura, ottima selezione, ottimo lavoro di assemblaggio e affinamento. Fedra è un vino che ha il doppio pregio di trasmettere la bontà già oggi, che racconta senza dubbio la bontà del tempo che lo abbraccerà a lungo. Ne siamo certi.