Passione Gourmet Vitaleta: il restauro dell'iconica Cappella in Val D'Orcia - Passione Gourmet

Vitaleta: il restauro dell’iconica Cappella in Val D’Orcia

22-07-2021
di Grazia Di Giannandrea

Vitaleta a vita nova

Tra le morbide colline della Val d’Orcia, paesaggio culturale patrimonio UNESCO, a metà tra San Quirico e Pienza, incorniciata da due cipressi, sorge la splendida Cappella di Vitaleta. Luogo caro tanto agli abitanti della zona – che la venerano per aver ospitato la Madonnina dei Miracoli – quanto ai migliaia i turisti che accorrono, da ogni pst per fotografarla.

In Val D’Orcia, del resto, il “bello” è ovunque: dallo scenario, scelto dal cinema per molti film tra cui “Il Gladiatore”, “Letters to Jiuliet” e “Il paziente inglese”, al DNA delle persone che curano ogni dettaglio del paesaggio con amore e nel rispetto della natura. Come l’ingegnere Pasquale Forte, arrivato a San Quirico d’Orcia a metà degli anni ‘90, e subito affezionatosi alla comunità, che con lui condivideva la filosofia della “cura con amore, nel rispetto della natura”. Fondata dunque Podere Forte, la sua azienda biodinamica di prodotti eccellenti quali pasta, salumi, olio extravergine d’oliva e grandissimi vini, Pasquale Forte non si è fermato.

Dopo il lavoro di restauro e di conservazione del paesaggio messo in atto al Podere, ha quindi deciso di ristrutturare la Cappella di Vitaleta e restituire alla comunità della Valle, e a tutto il mondo, un luogo dal grande significato storico e simbolico.

C’era una volta

Le origini di Vitaleta risalgono al primo decennio del 1500. In particolare, si narra che nel punto dove oggi sorge la Cappella, la Vergine si sia mostrata a una pastorella. Quest’apparizione suggerì gli abitanti di San Quirico d’Orcia di andare a Firenze a prendere una statua della Madonna presso la bottega di Andrea della Robbia. L’opera di ceramica fu poi posizionata nel luogo dell’apparizione. Lì è dove sorge oggi la Cappella di Vitaleta, ma la Madonnina è ospitata nella Chiesa della Madonna di Vitaleta, nel centro del paese. La Madonnina, dopo la posa originaria, è stata più volte spostata ed è arrivata perfino a Siena, dove ha compiuto vari miracoli tra cui restituire la vista a una bambina. La destinazione finale della Madonnina, contesa tra San Quirico e Pienza, fu decisa grazie a un segno: ci si accorse, infatti, che la Madonnina aveva il piede destro in direzione di San Quirico, fatto interpretato come il desiderio della Vergine di tornare nella sua San Quirico d’Orcia.

Fin dalla sua fondazione Vitaleta, il cui nome richiama il latino “vita laeta” ossia vita lieta e tranquilla, è un luogo di pace e di aggregazione: gli abitanti di San Quirico e Pienza, infatti, lì dimenticavano la storica rivalità per celebrare le Messe e gioire di sontuose merende.

C’è oggi

Pasquale Forte, intimamente legato alla Val d’Orcia, oltre a essere un imprenditore innovativo è anche una persona che ama donare e questo restauro ne è l’esatta riprova: l’opera di restauro conservativo, attuata con le più moderne tecniche a disposizione e curata dallo studio di architettura Zambelli, l’ingegnere Paolo Vagaggini e il maestro restauratore Mariano Marziali, ha coinvolto anche tutti gli abitanti di San Quirico.

Hanno infatti partecipato al restauro gli artigiani locali come il marmista/scultore Fabio Saletti e Mario Ferretti, il fabbro che ha realizzato il leggio. Anche le donne di San Quirico che hanno dato il loro prezioso contributo, ricamando pazientemente a mano la tovaglia dell’altare. Il tutto si è svolto sotto l’egida della Soprintendenza Archeologia e Belle Arti di Siena, nella persona del Dottor Federico Salvini.

Pasquale Forte ha voluto rendere la riconsacrazione di Vitaleta una festa per tutti: dopo i ringraziamenti, ha suonato la banda filarmonica di San Quirico, presenti anche gli sbandieratori del paese per allietare grandi e piccini accorsi numerosi e molto emozionati. A seguire la Santa Messa, a cura del cardinale Lojudice e, per finire, un rinfresco offerto a tutti i presenti con porchetta e vino del Podere Forte, così come era usanza in passato. L’Ingegner Forte, poi, ci ha accompagnato in visita al nuovo Ristoro Vitaleta, adiacente alla Cappella, per una cena esclusiva dall’atmosfera romantica e suggestiva con vista sulle colline circostanti.