Passione Gourmet Podere Forte - Passione Gourmet

Podere Forte

Vino
Recensito da Orazio Vagnozzi

L’attesa delle nuove annate

Dopo gli assaggi fatti lo scorso ottobre dell’annata 2016 di Petrucci Anfiteatro e Petrucci Melo, si è attesa con curiosità l’annata 2015 che era stata – saggiamente direi – tenuta in bottiglia per un periodo un po’ più lungo.

Il Petrucci è ottenuto dalle uve Sangiovese più pregiate prodotte dal Podere Forte, provenienti dai vigneti Anfiteatro e Melo e vinificate separatamente, suscitando già alla prima uscita – vendemmia 2016 – un’eccellente impressione. L’annata presa in esame di Petrucci 2015 ha mostrato perfino qualcosa in più, rispetto alla precedente.

Pasquale Forte porta avanti – dopo aver fondato nel 1997 l’azienda che porta il suo nome – il Podere Forte, un progetto ambizioso con l’obiettivo di dare lustro alla Val D’Orcia, riqualificando le terre per produrre grandi vini. Acquistati i terreni appartenuti al Casato Senese della famiglia Petrucci, ha adottato da subito un approccio non convenzionale di dialogo tra tradizione, esoterismo e modernità, ben spiegato da una massima cara a Pasquale Forte: “Lavoriamo i campi come 2000 anni fa e in cantina siamo 200 anni avanti”. Per realizzare il progetto Pasquale Forte si è avvalso della collaborazione dei migliori agronomi e consulenti in circolazione. Tra questi: il professor Attilio Scienza, l’enologo Donato Lanati e Lydia e Claude Bourguignon, massimi esperti mondiali in fatto di preparazione dei terreni dedicati alla viticoltura.

L’obiettivo dell’azienda è creare prodotti alla cui base esista una relazione di equilibrio per ogni essere vivente interessato dal ciclo lavorativo. Per questo motivo e secondo queste finalità, l’azienda ha intrapreso una conversione in due fasi: la prima, cominciata nel 2004, con cui ha ottenuto nel 2008 la certificazione biologica; la seconda, subito dopo, ha condotto Podere Forte ad ottenere nel 2011 la certificazione biodinamica (Demeter).

I suoli del Podere sono internamente classificati come Grand Cru e Premier Cru  – secondo un’ impostazione di stampo “borgognone” –  e si coltiva principalmente Sangiovese, oltre al Cabernet Franc, al Merlot e al Petit Verdot. I terreni con buona permeabilità e forte presenza di calcescisti fessurabili, come le vigne Anfiteatro e Melo, sono i terreni ideali per i Grand Cru; terreni più leggeri appena più profondi con una presenza media di argilla, sono invece ideali per i Premier Cru. Cristian Cattaneo, enologo aziendale e Mattia Colombo cantiniere, insieme a tutto il team portano avanti l’idea comune di un sistema autosufficiente e in equilibrio dove ogni elemento è complementare e la terra è il cardine al quale prestare la maggiore attenzione.

E veniamo ai vini degustati.

Petrucci Anfiteatro 2015

Il vigneto Anfiteatro di 2.4 ettari è situato a circa 450 metri di altitudine ed è stato individuato e delimitato nel 2008 all’interno della proprietà per le sue caratteristiche pedologiche e microclimatiche. Sono circa 5000 le bottiglie di Petrucci Anfiteatro 2015 prodotte. Di colore rosso rubino carico, profuma di amarena, mirtillo, arancia sanguinella, violetta, chiodo di garofano e cumino. La bocca è ricca, sostenuta da buona acidità e sapidità, connotata da un tannino fine e setoso. Dal finale lunghissimo emerge una nota agrumata. È un vino di grande espressività e complessità aromatica (Voto 96).

Petrucci Melo 2015

Il vigneto del Melo, che nasce nel 2003 si estende su una superficie di 0.9 ettari ed è stato piantato ad oltre 500 metri slm. Sono circa 2600 le bottiglie di Petrucci Melo 2015. Di colore rosso rubino carico, esprime un naso di amarena, lampone con un accenno di goudron e note di erbe officinali e pepe nero. Morbido all’attacco e di buona concentrazione, è un vino verticale che si distingue per finezza ed eleganza. Fresco e sapido con un tannino fitto e austero ha un finale lunghissimo. É un Sangiovese di classe superiore, teso e verticale. Un vino che impressiona. (Voto 97).

Petruccino 2017

100% Sangiovese, è il Primeur Cru dell’azienda. Prodotto nel 2017 in poco più di 7000 bottiglie, ha un colore rosso rubino brillante e un naso di amarena, mirtillo, violetta, pepe rosa, liquirizia, tabacco e note balsamiche. È un vino concentrato, alleggerito da una vivacità sapida che gli dona eleganza e grande bevibilità, nonostante l’annata calda e siccitosa. Quando il Sangiovese raggiunge questo livello, si fatica a non finire la bottiglia (Voto 93)

Guardavigna 2016

Vino in cui in passato contribuivano Cabernet Sauvignon e Petit Verdot, dal 2016 è prodotto al 100% con uve Cabernet Franc, che beneficiano in modo speciale dei suoli calcareo argillosi dell’azienda. Del Guardavigna 2016 sono state prodotte 4000 bottiglie. Di colore rosso rubino carico, ha un naso complesso di mirtillo, ribes rosso, chiodo di garofano, pepe bianco ed erbe officinali. Avvolgente, morbido, elegante e di grande complessità, è un vino dotato di una trama tannica setosa, raffinato, equilibrato e dal finale persistente con retrogusto di cioccolato fondente (Voto 95).

 

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