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Baron de Ladoucette

Vino
Recensito da Giulia Carelle

La Loira e il Sauvignon camaleontico 

Nel cuore nevralgico della Valle della Loira, più precisamente a Pouilly Sur Loire, si dissipano i vigneti che danno origine ad uno dei Sauvignon più apprezzati a livello mondiale, il Pouilly Fumé. Tale denominazione – istituita nel 1937 – prevede la produzione di vini a base di Sauvignon Blanc in purezza, che qui trova per storia e conformazione pedoclimatica del luogo, una sorta di patria.

Le due zone d’elezione del Sauvignon Blanc sono appunto Sancerre e Pouilly Fumé. Divise dal fiume Loira, Sancerre si trova sulla riva sinistra del fiume mentre Pouilly Fumé a destra. I terreni – punto cardine della tipicità dei vini –  variano da una sponda all’altra del fiume per composizione e tipologia di sedimenti. 

La Loira è un territorio ampio che va dal Massiccio Centrale alla città di Nantes, seguendo l’omonimo fiume Loira che sfocia nell’Oceano Atlantico. Ci troviamo nella parte centrale della Francia di formazione calcarea più recente caratterizzata da un clima continentale, fresco e umido, la cui estensione per vigneto è di circa 7300 ettari.

Il Sauvignon Blanc si può definire un vitigno camaleontico. Necessita di portainnesti poco vigorosi in quanto tende ad avere un apparato vegeto-produttivo incipiente, mentre per ciò che riguarda la maturazione, possedendo una fase piuttosto lenta, fondamentale risulta l’irraggiamento dei grappoli così da poter trarre il massimo vantaggio degli aromi varietali. Bisogna inoltre prestare molta attenzione al controllo dell’acidità: se da una gestione consapevole possono fuoriuscire i caratteri più dinamici del vino, dall’altra parte una gestione non curata potrebbe portare a sensazioni sgraziate. 

Baron de Ladoucette è una delle cantine più antiche della Valle della Loira, proprietà della famiglia Ladoucette dal 1787, anno in cui gli allora proprietari – la famiglia Comte Lafond – acquistarono i vigneti di Poully-Fumé a Chateau du Nozet. Successivamente, nel 1972, il Baron Patrick de Ladoucette – attuale proprietario e discendente dei Comte Lafonde – dopo aver ereditato i terreni originali ha aggiunto ad essi altri appezzamenti nelle regioni del Sancerre, del Pouilly-Fuissé, della Borgogna, dello Chablis, della Champagne, del Vouvray e dello Chinon. 

L’attività vitivinicola della Maison de Ladoucette portata avanti nel tempo ha fatto sì che oggi la cantina sia divenuta simbolo dell’unione tra innovazione tecnologica, tradizione e qualità. Il loro fine ultimo è far combaciare la modernità alla tradizione, così come la cura dei vigneti al rispetto dell’ambiente, con l’obiettivo di mantenere costante ed eccellente il livello della qualità dei prodotti. La tradizione vuole che ogni singolo cru venga vinificato separatamente valorizzando così le peculiarità della materia prima e i terreni di provenienza. La modernità a sua volta, vuole che la tecnologia coadiuvi il lavoro tra il vigneto e la cantina, permettendo loro di monitorare con occhio clinico l’operato.

La sinergia terroir-vigneto è fondamentale. I terreni nella zona di Pouilly Sur Loire hanno una maggiore concentrazione di Silex (Pouilly Fumè) e marne del Kimmeriggiano arricchite da piccole ostriche (Nanogyra Virgola) ma in linea generale nella composizione del suolo – prevalentemente calcareo – si possono trovare tre componenti principali: Caillotes, da cui derivano vini freschi, verticali con parte citrica spiccata; Terre Blanche, che di norma da vini pieni e fragranti con note più evolute di frutta matura; Silex, elemento che dona ai vini la parte salata e tende verso un buon potenziale di invecchiamento. 

Il Blanc Fumè – così viene chiamato il Sauvignon a Pouilly per il suo tipico aroma affumicato – che compone il Baron de L nello specifico, cresce su suoli calcarei misti tra i più pregiati, che, unendosi, ne caratterizzano l’assaggio.

Baron de L che viene prodotto esclusivamente nelle annate migliori. Per celebrare i 200 anni del vino, Patrick de Ladoucette ha selezionato la speciale annata 2000 come la cuveè da inserire nella linea “Collection”.

Baron de L Pouilly Fumè 2014_Baron de Ladoucette

Di colore oro con riflessi verdolini, al naso si presenta ricco di profumi delicati. Pera e pesca bianca si percepiscono nettamente per poi dissiparsi con accenni di frutta verde e aromi dolci floreali sul finale, uniti a note terziarie tipicizzate da un velo minerale di pietra focaia. In bocca impressiona subito per la struttura rotonda e più morbida rispetto all’impronta iniziale del naso: mineralità, freschezza e sapidità sono padroni dell’assaggio. Contemporaneamente mostra un bel frutto carnoso ed equilibrio tra le durezze e le morbidezze. Ottimo potenziale di invecchiamento. (Voto 92)

Vino maturato per 8-10 mesi in vasche di vetro, i cui punti di forza sono le note fruttate e l’eleganza della sapidità. 

1 Commento.

  • Baron de Ladoucette, la Loira e il Sauvignon camaleontico - GiuColVino20 Luglio 2021

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