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Château d’Yquem: il libro

08-03-2024
di Serena Sparagna

Château d’Yquem: storia di un mito enoico

Un triunvirato tutto al femminile e di eccezionale spessore nel panorama enogastonomico moderno: Yquem è l’opera di Cinzia Benzi, Francesca Brambilla e Serena Serrani. Château d’Yquem è una leggenda enologica, frutto di un’enigmatica fusione tra il fungo Botrytis cinerea e l’ingegno umano. Questo vino liquoroso, insignito dell’unico status di Premier Cru classé Supérieur de Sauternes nel 1855, gode ancora della sua gloria iniziale anche in questi tempi moderni. 

Ad alimentare con parole e immagini il perpetuo viaggio immortale di Yquem, sono pagine monolitiche in cui sia il lettore che il neofita possono comprendere. Esplorare le conoscenze più specializzate del Château d’Yquem significa immergersi nelle descrizioni dettagliate dei vitigni utilizzati e degli stili di vinificazione adottati. Inoltre, significa entrare in contatto con le figure chiave che gravitano attorno alla cantina, partendo dalla tenace e visionaria fondatrice Joséphine Sauvage d’Yquem, la cui storia evoca i più affascinanti romanzi di formazione, fino all’attuale presidente e direttore generale Pierre Lurton. Non da meno è l’italianissimo directeur d’exploitation Lorenzo Pasquini, il quale sta conducendo con determinazione Yquem verso il futuro attraverso innovazioni e strategie avanzate.

Parlare per obiettivi

Contribuisce a tessere la mitologia dell’ Yquem , i suoi toni dorati, la sontuosa tavolozza aromatica, la sua storia radicata nel XVI secolo, il terroir eccezionale e gli accostamenti sorprendenti la sferzante penna di Cinzia Benzi, storica firma di Identità Golose. Il libro, edito da Seipersei, si rivela non solo attraverso le parole ma anche con un linguaggio scandito a tempo di posa. A dare corpo ai pensieri sono infatti le fotografie di Francesca Brambilla e Serena Serrani, aprifila della still life e fotografia di reportage nella food photography italiana.

Con il loro obiettivo, hanno catturato l’essenza del viaggio di Cinzia Benzi. Il medium sono immagini suggestive che rendono i vigneti tangibili, con il lento susseguirsi delle stagioni, nei silenziosi interni delle cantine dove le bottiglie riposano e tra le antiche pietre che compongono la tenuta. Dettagli minutamente studiati e ampi panorami costituiscono un armonioso bland con la narrazione scritta. Un racconto altrettanto coinvolgente e potente, ricco di luce, forme e colori.

L’opera è arricchita inoltre dalle illustrazioni di Gianluca Biscalchin, le quali interpretano le note di degustazione di Château d’Yquem, suggeriscono abbinamenti con il vino e offrono ulteriori scorci della tenuta.

Un coro di voci gourmet

Nella redazione di questo libro, sono intervenuti con preziose note editoriali anche esperti del settore enogastronomico. Tra di essi troviamo Eleonora Cozzella, collaboratrice di Repubblica; Federico De Cesare Viola, direttore editoriale di Food&Wine Italia; Maddalena Fossati Dondero, direttrice responsabile de La Cucina Italiana; Andrea Grignaffini, direttore de Le guide de L’Espresso; Paolo Marchi, co-fondatore di Identità Golose; e Leila Salimbeni, direttrice editoriale di Spirito Divino. Inoltre, figura il contributo del Master of Wine Gabriele Gorelli, oltre a quelli di Massimo Bottura e Giuseppe Palmieri, rispettivamente chef patron e direttore di sala di Osteria Francescana a Modena. Questa arena gourmet d’eccellenza è anche stata teatro di una degustazione memorabile, di annate storiche di Château d’Yquem nell’aprile 2023.