Passione Gourmet Recensione Archivi - Pagina 213 di 220 - Passione Gourmet

Hotel de ville, Chef Philippe Rochat, Crissier (CH), di Norbert

Recensione Ristorante

Si. Assolutamente.
Un piatto davvero incantevole.
Dal vivo, poi, quando viene portato al tavolo, la sorpresa. Sincero omaggio che tributiamo a chi è riuscito a colpire il nostro immaginario, estasiati nella contemplazione, quasi ci si trovasse di fronte ad un novello balocco di infantile memoria.
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Recensione Ristorante

Yoshi. Anche qui a milano c’è yoshi, ma non pare proprio uguale a questo qui!
Certo si difende, esprime una corretta cucina nippon-fusion, con qualche contaminazione esterna, anche Italiana. Yoshi è stato aperto dall’ex chef di Armani-Nobu. Yoshi è considerato una tra i migliori ristoranti giapponesi di Milano. Yoshi è un luogo alla moda, addomesticato ai gusti ed ai desiderata del rampante milanese, non disdegnando un pensiero fusion, famolo strano, che piace tanto a modelline, attorucoli, manager in carriera e via di seguito. (altro…)

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“Quel naso triste come una salita,quegli occhi allegri da italiano in gita”

Così Paolo Conte raccontava a modo suo Gino Bartali, l’immortale campione dello sport più amato e praticato dai Romagnoli.
E alla fine della lunga salita che da Montiano porta a Montenovo la tristezza lascerà facilmente il posto all’allegria, la bellezza di quei luoghi dimorerà nel vostro spirito interiore più profondo. Bellezza di un panorama che racchiude le colline e i mari di una gran bella fetta di Romagna, quello che potrete godere dalla terrazza tutta legno, acqua e pelle delle Giare; l’allegria del lavoro di Omar Casali nel saper riportare nel piatto con semplicità e modestia il frutto della fatica e della passione dei tanti piccoli produttori locali (riportati in carta con tanto di indirizzo e numero telefonico).
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Matteo Torretta ha voltato pagina. Conclusa l’esperienza presso il Savini, ed in attesa di migrare verso Sud nella più mite Sardegna, ha firmato la carta di questo simpatico ristorante-bistrot nelle immediate vicinanze della stazione di Porta Genova. L’impostazione è assai gradevole, simpatica ed alla mano come si conviene alle nuove tendenze in fatto di ristorazione, per quanto l’ambiente sia un po’ piccolo ed in generale la sensazione di stare più costretti del lecito non ci abbandoni durante il pranzo. Troviamo un’intelligente proposta per il mezzogiorno a prezzi davvero interessanti ad affiancare la carta ufficiale, con parecchi piatti nuovi rispetto all’ultima visita nella galleria del vanto. (altro…)

Recensione Ristorante

L’ultima visita ci aveva lasciato con qualche perplessità, non certamente legata ad un pranzo sottotono, anzi. Quello che avremmo preferito trovare nel ristorante di Andrea Berton era semplicemente qualche piatto che trasudasse più personalità. Invece eravamo al cospetto “soltanto” di una cucina impeccabile, bella da vedere e divertente da mangiare, buona insomma. Ma a tratti un po’ fredda. A distanza di un paio di anni tuttavia, abbiamo constatato che al primo piano di palazzo Trussardi, oltre all’indiscutibile affidabilità dell’intera brigata di cucina, ci sia più anima, più consistenza, più nettezza nei sapori. Pare che Berton stia procedendo pian piano nel suo lavoro in maniera encomiabile, ma soprattutto con più personalità e anche con più semplicità, scrollandosi di dosso quel fastidioso fardello del dover per forza di cose stupire l’avventore. Il risultato: una maggiore finezza in tutte le preparazioni. Merito del concepimento di piatti che rimarcano fermamente il credo marchesiano della pulizia dei sapori con l’utilizzo di pochi ingredienti ben distinguibili tra loro. Merito anche della continuità di clientela, cosa non di poco conto di questi tempi, e dell’ormai consolidato successo di critica e pubblico (il numero di coperti macinati dal sottostante Caffè Trussardi è da guinness dei primati). Semplicemente Andrea Berton è all’apice della sua maturità e prolificità ma, secondo noi, non ha ancora raggiunto la pienezza della sua creatività. E siamo convinti che manca davvero poco.
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