Passione Gourmet I Melograni, Nibionno (LC). Di Carlo Cappelletti. - Passione Gourmet

I Melograni, Nibionno (LC). Di Carlo Cappelletti.

Ristorante
Recensito da Presidente

Valutazione

12/20 Cucina prevalentemente di avanguardia

Pregi

Difetti

Visitato il 04-2024

Recensione ristorante.

Ultimamente assistiamo con piacere alla nascita di qualche progetto interessante nel cuore della Brianza, così avara di tavole gourmet, e questo Relais California ci pare avere in partenza le carte adatte per giocare al tavolo “di quelli forti”. Collocato in un sito di gran fascino che permette, a pochi minuti davvero dal delirio asfaltato dell’hinterland nord milanese, di prendere una boccata d’aria in una struttura di charme, ha anche il bonus della presenza di una piccola struttura golfistica (solo chip e putt). All’interno del Relais è collocato il ristorante I Melograni, dalle salette ben illuminate ed arredate che invogliano a rilassarsi, in cui opera il giovane e volenteroso Giacomo Nogara, la cui cucina ci ha allo stesso tempo interessato e indotto alcune perplessità. Pur nel breve volgere di poche portate abbiamo infatti vissuto un’altalena, a volte perfino nella stesso piatto, di lampi di una certa classe e pericolose scivolate. Le rimediabilissime, quanto però esiziali, lacune che abbiamo riscontrato sono esecutive, ma forti dell’indiscutibile cifra tecnica di alcuni passaggi non sospettiamo affatto delle capacità del cuciniere. E’ proprio da maestrini dalla penna rossa, lo so, rilevare come invece le mancanze ci sembrino dovute semplicemente a scarsa attenzione e “presenza” sulla preparazione. Ad ogni modo si tornerà, e volentieri, a controllare, perché le basi per far bene ci sono. Buone notizie infatti dagli antipasti, con l’ottima triglia che si accompagna ad una zuppa di finocchi al Pernod, a (troppa) arancia ed elisir (?) di pomodoro,

preceduta dall’assemblaggio di un buon salmone inframezzato saltuariamente da gradevole polpa di limone,

ed il discreto, nel senso di buono ma assai monocorde, cappuccino di porcini di Borgotaro con spuma di ricotta di pecora e piccoli croissant salati (uno solo, a dire il vero, ottimo ma come il pane non autoprodotto).

Onestamente mi aspettavo che il porcino fosse frullato, sostituendo così il caffè, mentre ritroviamo una grande quantità di lamelle (notevoli), che però per il tipo di consistenza, all’interno di una spuma, non forniscono molto interesse. Davvero molto abbondante poi la porzione, difficile da gestire con un unico croissant.
La zuppa di erbette e patate con ravioletti (-ETTI??) di grano saraceno al Casera e Bitto della val Gerola

è un’ottima idea di rivisitazione del classico pizzocchero valtellinese. Pure relativamente leggera, malgrado la porzione da camionista. Peccato che, forse per eccesso di deferenza nei confronti del maestro Marchesi, la gran parte dei ravioli, probabilmente perché passati di cottura, abbiano riversato il proprio contenuto nel brodo creando grumi di formaggio rappreso dal brodo caldo, vanificando in buona parte con l’esecuzione una concezione di rilievo.
Davvero buono, per materia prima, tenuta dei succhi e contrasti, il filetto di manzo in crosta di pistacchi di Bronte e pane di Altamura con salsa al Sassella e rosmarino,

piatto che forse avrebbe bisogno di un contorno più significativo di un’insalatina piuttosto banalotta, anche per i 28 euro richiesti (i secondi di carne a mio parere sforano appena all’interno dell’ampia carta, in cui i primi mediamente stanno intorno ai 12 euro e gli antipasti ai 13-14).
A dispetto della presentazione pulp non sarebbe affatto una brutta idea quella del pomodoro caramellato, ripieno di lamponi, con vaniglia di Tahiti e gelato al basilico.

Il problema è che, al di là della stagionalità, la spessa caramellatura, o meglio lo spesso strato di sciroppo solidificato si appiccichi ai denti come la vecchietta si attacca ai polpacci di Fantozzi. Il dentista ringrazia, menomale che già solo intorno a PG ne bazzicano perlomeno quattro. Ma ripeto, al di là di questo tutt’altro che secondario dettaglio il piatto avrebbe potuto essere meritevole.
La Sinfonia di Cioccolato,

bruckneriana per magniloquenza ed estensione, scorre tuttavia senza sussulti fino alla doppia stanghetta come fosse di un ________(spazio per il vostro compositore sopravvalutato di riferimento) qualsiasi.
Attendiamo con molta fiducia sviluppi futuri da parte di questo locale, nella speranza che non ci si accontenti dei facili successi con la facoltosa clientela locale ma che si prosegua verso un raffinamento per soddisfare appieno, come ci pare sia l’intento, il cliente gourmet.

il pregio : una cucina di buone prospettive..

il difetto : ..con ancora alcuni fondamentali da sistemare

I Melograni del Relais California,
località California,
23895 Nibionno (LC)
tel 031 691103
Alla carta si spendono 60-70 euro.

Visitato nel mese di Ottobre 2011

www.ristoranteimelograni.com

Visualizzazione ingrandita della mappa

Carlo Cappelletti

2 Commenti.

  • Puccio30 Dicembre 2011

    "Il dentista ringrazia, menomale che già solo intorno a PG ne bazzicano perlomeno quattro" ogni riferimento a persone o cose realmente esistenti è puramente casuale... :-)

  • giacomo9 Gennaio 2012

    Voglio provare a rispondere alla recensione visto che sono il "volenteroso e "giovane"(grazie per il complimento visto che di anni ahimè ne ho gia 44)chef del ristorante "i Melograni" . Grazie per la professionale, simpatica a tratti divertente (i denti della vecchietta di Fantozzi mi hanno fatto piegare dal ridere....e poi preoccupare...)recensione ?che mi servirà sicuramente per migliorare il mio team di cucina!!Tutti i piatti e gli ingredienti di altissima qualita utilizzati ai "melograni"sono attentamente scelti,provati e riprovati per offrire il meglio ai nostri clienti .Certo che dalla foto del pomodoro caramellato(presentazione a dir poco vergognosa per i miei parametri)ho notato immediatamente la mancanza di attenzione e precisione nell esecuzione....sono percio dispiaciuto perchè è un dolce (stagionalità a parte)molto apprezzato!!perciò sarei felice di riavere il dott cappelletti per far riprovare la mia cucina tanto apprezzata non solo dai "facoltosi clienti locali"e togliere qualche "perplessita"avuta nella sua visita.E per finire un grazie sincero perchè gli appunti fatti " a penna rossa"ci serviranno per migliorare e dare sempre di piu ai nostri numerosi e affezionati clienti

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