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Recensione Ristorante
Le nostre abitudini, in fondo, mi sembrano alquanto statiche.
E piuttosto reazionarie, gastronomicamente parlando.
Siamo fortemente inclini a ciò che ci è culturalmente e storicamente più vicino e, contraddicendo la nostra storica natura di grandi viaggiatori e commercianti, abbiamo la tendenza a bollare con sufficienza, magari inconsciamente, tutto ciò che non fa parte del nostro patrimonio, come puro folclore.
E’ vero che la nostra tradizione culinaria è forte, radicata e ben riconoscibile ovunque. Fa riflettere il fatto che alcuni degli elementi più caratteristici della cultura italiana, come la pasta,il pomodoro ed il caffè, sono in realtà nati in altre località del mondo ma hanno trovato solo da noi, nel corso dei secoli, la massima esaltazione. Mi sembra però, e non voglio fare gastrosociologia da quattro soldi, che questo flusso, questo scambio di conoscenze, sia fermo ormai da tempo.
Nella città dove vivo, Roma, sono pochissimi i luoghi dove gustare una buona cucina etnica, fusionFusion è una tipologia (o scuola) di cucina che combina elementi associati a differenti tradizioni culinarie per produrre menù o piatti non riconducibili ad alcuna tradizione culinaria precisa.... Leggi o che dir si voglia, e comunque il paragone con analoghi locali di New York, Londra o Parigi, tanto per fare alcuni esempi, è impietoso.
Certamente la contiguità con la forte tradizione del nostro paese ha portato a compromessi da parte di ristoratori provenienti da altre parti del mondo, ma fondamentalmente più che la mancanza di offerta è la mancanza di un certo tipo di richiesta che mi fa pensare, ancora una volta, che siamo un paese fortemente conservatore.
E così, anche nella deliziosa Tolosa, ho provato un indirizzo che mi ha fatto passare due piacevoli ore alle prese con una cucina convincentemente altra da quella nostrana.
Sia ben chiaro niente di trascendentale in senso stretto ma un sintomatico tassello di ciò che esiste oltre le colonne d’ercole della ristorazione italicamente intesa.
Il locale è piccolo e spartano, ma molto accogliente e governato in sala dalla gentile madre della cuoca : Sarah Truong-Qui, figlia d’arte, e depositaria delle nozioni apprese dal padre sulla cucina dell’Annam e della capitale imperiale di Hue.
I sapori sono delicati, speziati quanto basta per non sovrastare il sapore dei protagonisti del piatto, verdure in accompagnamento a guarnire et voilà.
Vi capiterà di assaggiare così tra i migliori involtini primavera possibili
o squisite crepes di riso con gamberetti e scalogno croccante
ed ancora la gustosa zuppa del nord del vietnam Pho con manzo, vermicelli di riso, lemongrassChiamata anche citronella, Lemongrass è un'erba perenne che cresce nelle regioni asiatiche, africane e americane a clima tropicale e temperato-caldo. È presente in molte ricette (in primis zuppe e salse) della cucina orientale, in particolare tailandese, indiana, indonesiana, malese e vietnamita, che prevedano l'utilizzo di pesce, carni bianche o verdure. In cucina vengono utilizzati sia il gambo sia il bulbo. Il... Leggi, cannella, e badiana tra le altre
ma soprattutto i gamberi con maiale nero del Bigorre, il piatto della serata, dove l’equilibrio tra dolce e speziato è effettivamente notevole, né glicemico in modo ruffiano né pepato in modo ruvido. Davvero buono.
A chiudere un ottimo filetto d’anatra al pepe nero, peperoncino ed erbe aromatiche.
Come dolci una fresca e piacevole variazione di mango con crema al formaggio bianco e coulisCon il termine "coulis" si intende una salsa dalla consistenza densa e cremosa che somiglia ad una purea di frutta o di verdura.... Leggi al frutto della passione con biscotto al cocco,
una più problematica mousse al cioccolato Andoa e gelato al pepe di Sechuan con croccante alla vaniglia
ed una golosa banana caramellata con tuile al sesamo, caramello e gelato all’anice.
Un interessante sguardo sul mondo, con un valido rapporto qualità prezzo, meritevole di un passaggio per chi si trovi a visitare la città.
Il pregio: permette un approccio ad cucina degna di approfondimento.
Il difetto: aperto la sera, per 5 sole sere a settimana.
L’Empereur de Hue
Rue des Couteliers 17 Toulouse
Tel 0033 (0)561535572
Aperto la sera dal martedì al sabato
Alla carta 40-50 euro, menù degustazione 36 euro.
Visitato nel mese di Dicembre 2010
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Norbert