Passione Gourmet Benvenuto Dom Ruinart Blanc de Blancs 2009 - Passione Gourmet

Benvenuto Dom Ruinart Blanc de Blancs 2009

20-03-2021
di Orazio Vagnozzi

La R di Ruinart

Presentato alla stampa specializzata sulla piattaform Zoom, il nuovo millesimato di Ruinart – la più antica Maison di Champagne, fondata nel 1729 –  la cuvée Dom Ruinart Blanc de Blancs 2009. 

Frédéric Panaïotis, Chef de Caves della Maison, afferma che l’annata 2009 è stata caratterizzata da “un’estate perfetta per la Champagne, che ha dato luogo a vini corposi e vivaci”. 

Nonostante una primavera complicata, infatti, i mesi estivi asciutti e soleggiati hanno permesso una maturazione uniforme delle uve e una vendemmia 2009 effettuata in condizioni ottimali. L’estate così asciutta (con il 40% di precipitazioni in meno rispetto alla media degli anni precedenti), ma non particolarmente calda, ha reso più complessi gli aromi, mantenendo alta la freschezza e consentendo un ottimo equilibrio aromatico, analitico e strutturale. Un’annata ideale per lo Chardonnay. Il vino è stato sui lieviti quasi dieci anni, sboccato nel marzo 2018, ed è stato quindi in bottiglia già tre anni. Verrà immesso sul mercato nel prossimo autunno.

E veniamo all’assaggio, fatto in accompagnamento ad una serie di leccornie preparate da Eugenio Boer e recapitate a domicilio insieme allo Champagne. A proposito complimenti per l’organizzazione dell’evento. 

La cuvée Dom Ruinart Blanc de Blancs 2009 ha un colore dorato brillante e un perlage fine e persistente. Al naso esprime note di pesca nettarina e albicocca insieme a sentori di fiori bianchi e mandorle fresche con rimandi di buccia di agrumi. In bocca il vino risulta generoso ed elegante, equilibrato da un’acidità fresca e succosa. Il finale è persistente con un retrogusto di nocciole tostate e una piacevole nota si frutta esotica. Un vino di grande complessità aromatica, carnoso, fresco ed espressivo, un vino gourmet e di bevibilità immediata in perfetto stile Ruinart. Uno stile di Champagne quello della Maison che non gradisce l’austerità e la durezza date dall’eccesso di acidità e che ha portato alla difficile decisione di non produrre il rinomato millesimo 2008, considerato dalla Maison un’annata perfetta per il Pinot Nero e il Pinot Meunier, ma di acidità eccessiva per lo Chardonnay.

Sono passati esattamente 50 anni tra il primo e l’ultimo millesimato Dom Ruinart: 1959-2009. La cuvée Dom Ruinart è stata creata da uno degli ultimi discendenti della famiglia Ruinart a sovrintendere la Maison: Bertrand Mure. La battezzò così in onore di Dom Thierry Ruinart, un idealista simbolo dell’effervescenza intellettuale del XVIII secolo. Il Dom Ruinart rappresenta la massima espressione delle annate migliori, quando lo Chardonnay ha pienamente rivelato la sua complessità ed eleganza, pur mantenendo una forte freschezza.

Nel 2009, cinquant’anni dopo la prima vendemmia di Dom Ruinart, il nuovo vintage Dom Ruinart Blanc de Blancs è interamente composto da Chardonnay di Grand Crus, l’82% proveniente dalla Côte des Blancs (Cramant, Avize, Chouilly e Le Mesnil-sur-Oger) e il 18% dai pendii a nord della Montagne de Reims (Sillery).

Una nota finale di colore. Ho apprezzato molto la presentazione tutta in italiano fatta da Frédéric Panaïotis, che a dispetto del cognome è nato e vissuto in Champagne. L’ho ascoltato anche in altre occasioni e quando parla di Chardonnay, di cui conosce le sfumature come pochi altri, non è mai scontato e si rivela un’autorità mondiale.