Passione Gourmet Il Calandrino - Passione Gourmet

Il Calandrino

Ristorante
via Liguria 1, Sarmeola di Rubano (PD)
Chef Massimiliano Alajmo
Recensito da Giacomo Bullo

Valutazione

15/20 Cucina prevalentemente classica

Pregi

  • La stile Alajmo con grande varietà dell’offerta nelle varie fasi della giornata.
  • L’ampiezza della carta vini, grazie alla vicinanza delle Calandre.

Difetti

  • Qualche lieve incertezza sul capitolo dolce.
Visitato il 05-2019

La spontaneità del Calandrino

All’ombra del gigante o, meglio, proprio all’angolo rispetto all’imponente maestosità gastronomica delle Calandre, là dove Massimiliano Alajmo fa brillare il suo estro creativo,  vive il Calandrino. Tra i  precursori della bistronomia di alto livello, il vezzeggiativo indica l’irriverente, sorniona proposta gastronomica, in piena coerenza con l’identità della famiglia dall’iconica “J”.

L’abbiamo detto più volte nel corso nostre visite, il concetto di replicabilità gustativa non sempre presuppone un’accezione negativa. La cucina del Calandrino, nella sua forma semplice e agile ha un’offerta che si dipana dalla colazione alla cena, passando per un ghiotto aperitivo a base di cicchetti che sono sì tradizionali ma anche da capogiro, tecnicamente parlando. La cantina, poi, è quella delle Calandre, ad un passo di corridoio!

La famiglia Alajmo e i suoi satelliti

Montecchia, Quadri, Stern, Amor, Amo, Calandrino… tanti sono i satelliti che gravitano nella galassia Alajmo ma, al contempo, è la cura dei dettagli e la definizione di ogni piatto, nella sua più alta accezione, a determinare in tutti gli indirizzi il leitmotiv della precisione. Dal tre stelle al bistrot come nel caso del Calandrino i gusti sono calibrati al millimetro e le tecniche magistralmente padroneggiate. Il risultato? Felicissimo sempre, in ogni sequenza o singolo piatto.

Al Calandrino, Laura Alajmo la terza figura dei tre fratelli, magari meno conosciuta rispetto al prodige – non più enfant ormai! Massimiliano e al vulcanico Raffaele, gestisce con accurata dolcezza questa insegna. I piatti ispirati a lei dal fratello Massimiliano nel menu che abbiamo potuto provare sembrano quasi essere diretta emanazione e sintesi tra il rapporto dei tre fratelli.  Il fiore di zucca perfetto nella sua croccantissima (all’inverosimile) panatura, con gelato di piselli e chorizo è un’alternanza tra dolcezza e affumicatura. Espressione di leggiadria e vigore in un solo piatto.

Gli ormai celebri tagliolini all’aneto con vongole, dentice e astice con salsa al pistacchio o il sandwich di triglia con colatura di pomodoro piccante e purè di fave vanno dal semplice al geniale sia come concetto che come sua concretizzazione.

Pennellate precise, che non lasciano margine d’incertezza mostrando, ancora una volta, come gli Alajmo siano dei veri e propri artisti dell’ospitalità e del gusto, nel segno anche dell’unità della loro famiglia.

Sarà mica questo il loro segreto?

La Galleria Fotografica:

Lascia un commento

La tua email non sarà pubblicata. I campi obbligatori sono contrassegnati *