Passione Gourmet ABC Montecchia - Passione Gourmet

ABC Montecchia

Trattoria
Via Montecchia 12 35030 Selvazzano Dentro (PD)
Chef Famiglia Alajmo
Recensito da Roberto Bentivegna

Valutazione

Pregi

  • Un servizio che ben predispone alla sosta

Difetti

  • Il bagno è lo stesso del golf club
Visitato il 03-2013

Gli Alajmo sono una delle famiglie più importanti della ristorazione italiana.
L’evoluzione impressa dall’ultima generazione ha dell’incredibile: un’evoluzione imprenditoriale, che vede più di cento dipendenti impegnati giornalmente a soddisfare la clientela.
Un’impresa del gusto che ha nelle Calandre di Rubano la sua punta di diamante, ma considerando anche la Montecchia, il Calandrino, il Quadri, tra la provincia di Padova e Venezia si muove un mondo da Made in Italy. Con risultati più che convincenti e un marchio che ormai è riconosciuto da appassionati e non.

E’ anche questo un grande merito, perché se pronunci Alajmo, almeno in Veneto, sanno tutti di cosa stai parlando. E se le Calandre rimangono un posto “proibito” ai più, le altre proposte a diverse fasce di prezzo permettono a chiunque di avvicinarsi al concetto di ristorazione da famiglia.
L’offerta all’interno del Golf Club La Montecchia è in mano al capostipite, Erminio Alajmo. Al piano superiore la stellata Montecchia, al piano terra la proposta più semplice dell’ABC.
Alla base della cucina c’è l’idea di proporre i piatti semplici della cucina italiana, ovviamente rivisti dalla mente di Max Alajmo. Alta cucina di tutti i giorni e per tutti giorni: così la potremmo definire.
Certo, se dici Italia, non puoi non pensare alla pizza, che qui è molto distante dal modello napoletano. Una specie di focaccia: l’impasto viene preparato alle Calandre, alla Montecchia viene prima cotto in un forno a vapore per fargli prendere volume, poi “tostato” in un particolare macchinario prototipo creato ad hoc.
Ne esce l’interpretazione Alajmo della pizza: spessa, con l’interno morbido pieno di alveolature e la crosta croccante. Lievito quasi assente. Digeribilità assicurata. Davvero buona, anche per l’ottimo companatico.
Ma tutto è di alto livello, con misurati azzardi creativi e una centralità gustativa sempre ben evidente.
Da provare il Big Max, l’hamburger pensato da un cuoco tristellato: davvero ottimo.
Buona la proposta di birre artigianali e vini al calice.
Particolare nota per il servizio, sorridente e cordiale come si richiede ad un locale di questo tipo.
Insomma, la voglia di ritornare qui non può mancare.
Magari la prossima volta proveremo anche il green…

Margherita con i pomodorini: mozzarella, pomodorini, basilico, origano.

Focaccia con radicchio di Treviso, speck, cicoria saltata e stracciatella.

Tortellini di carne con mele, noci e ricotta affumicata.

Big Max hamburger (80% manzo, 20% maiale) con patate fritte in olio extravergine di oliva: cipolla stufata, lattuga, scamorza, una punta di senape a pulire la bocca. Ketchup home made.

Trippa alla parmigiana con la polenta morbida: un classico della casa, sempre splendido.

Cinghiale dei Colli Euganei in salmì con polenta grigliata.

Focaccia di pere con lo zabaione

Semifreddo al croccantino con salsa al cacao.

Tiramisù nel bicchiere.

Duchessa – Birra del Borgo
Una birra prodotto con il farro, fresca e leggera. Schiuma persistente, naso fruttato. Una birra che non delude mai.

La vista sui campi da golf.

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