Massimo Bottura in Grecia al Sani Resort
Amiamo andare in Grecia d’estate. Le isole sono meta ambita, testimoni di un passato florido di una grande civiltà. È un territorio che l’italiano ha sempre collocato nel suo radar nonostante la similitudine con il nostro bel paese. Mare, isole, spiagge, storia, arte, cultura, e ciononostante il fascino esercitato è da diversi decenni molto forte.
L’attrazione si manifesta attraverso motivazioni che muovono dall’economico al bello, dal culinario alla night life. I racconti al rientro di una vacanza in Grecia girano intorno a questi temi.
Nella penisola Calcidica, non propriamente ancora meta prescelta, abbiamo visitato un luogo a dir poco unico, un’intera cittadina trasformata ad arte in un immenso resort dalle mille sfaccettature, tutte atte a divenire un luogo, meraviglioso, di vacanza ad alto grado esperienziale.
L’idea, con messa in opera e attività perfettamente riuscite, è stata quella di mettere a disposizione dell’ospite ogni possibile servizio che il luogo potesse offrire, il tutto con estrema semplicità di fruizione.
Sani Resort, proprietà del gruppo Ikos, è tutto questo. Arrivi in aeroporto a Salonicco e già ti accorgi dell’accoglienza dedicata, un’auto con conducente che in un’ora ti porta a destinazione. Si aprono le porte di un luogo magico, dove trovi non camere ma vere e proprie villette, appartamenti, finemente arredati e con tutti i comfort immaginabili.
L’accoglienza include la spiegazione delle modalità di spostamento all’interno del resort e l’illustrazione puntuale di tutti i servizi, tra cui i ristoranti, e che ristoranti. C’è l’imbarazzo della scelta e quello che colpisce è l’estrema attenzione e ricercatezza. Già dalla prima colazione si percepisce che si vuole far star bene l’ospite. È un insieme sapientemente orchestrato che parte da un servizio attento e accogliente, dove il sorriso è sempre pronto, e che passa da una materia prima di rara bontà.
È facile immaginare che questa attenzione mirata al dining abbia portato all’organizzazione del Sani Gourmet Festival, dove la proprietà ha voluto portare solo il meglio dell’alta ristorazione. Massimo Bottura non ha difatti bisogno di presentazioni né spiegazioni. Da Modena, con il suo solito travolgente impeto e la sua vibrante energia, ha officiato una cena da mille sfaccettature che ha unito Italia e Grecia nel piatto. Un ingrediente che abbraccia l’altro, una maestria che racconta esperienza ed intuito, un fare squadra tra brigate e secondi chef degni delle migliori orchestre dirette magistralmente.
Il cerchio si chiude con facilità: un luogo già di per sé affascinante ed attraente che si fonde con l’abilità dell’uomo nel renderlo ancora più speciale.