Recensione ristorante.
Il principe della Pizza …
Dove mangiare una delle migliori pizze d’Italia ? Senza ombra di dubbio a Legnano. Mi rendo conto che la mia affermazione è forte, anche perché non ho avuto modo di provare tutte le pizzerie del nostro beneamato stivale. Sento però di prendermi un rischio calcolato, tutto sommato esiguo, e vi spiegherò perché. A differenza di molti suoi colleghi, a dire il vero come pochi di loro, Bruno cura attentamente non solo il contenitore (l’impasto della pizza) ma anche il contenuto (gli ingredienti della pizza).
Questa valutazione, di archivio, è stata aggiornata da una più recente pubblicazione che trovate qui
Recensione ristorante.
Esiste una cucina d’autore Danese pre e post Renè Redzepi. Prima dell’avvento di questo gentile e cordiale folletto l’alta cucina Danese era totalmente appiattita nello scimmiottare, malamente, lo stile franco-italiano. Poi arriva lui, dopo importanti esperienze al French Laundry, a el Bulli e al al Jardin de Sens, e sconvolge, rivoluziona, definisce un nuovo paradigma in maniera così profonda tanto da meritarsi l’appellativo di precursore della “New Nordic Cuisine”. Una cucina fatta di ingredienti locali, bacche, muschi, licheni, funghi, erbe spontanee e tutto il sensazionale pescato del mare del nord. Un trionfo di buoi muschiati, granchi degli abissi marini, aragoste delle Far Oer, tartufi del Gotland, germogli di felce o trifogli acetosi dei boschi danesi sino allo skyr, formaggio da latte fermentato di cui già i Vichinghi si nutrivano dopo aver riposto le loro spade a doppia impugnatura. (altro…)
Aamann’s – Cap Horn – Mielcke & Hurtigkarl – Senza Valutazione
Recensione ristoranti.
…o forse si ? 😉
Nella mia tre giorni di scorribande in terra vichinga ho avuto modo di apprezzare un raro, limpido e funzionante esempio di socialdemocrazia. Non c’è il clima e la depressione Svedese, c’è un pochino di latitudine che aiuta. Copenaghen è una bellissima città, pulita, ecologica, in cui, a mio avviso, gli abitanti hanno colto l’essenza del bien vivre.
Recensione ristorante.
Iniziamo col dire che se fossimo stati ispettori della Michelin non avremmo confermato le prestigiose due stelle di cui si fregia il ristorante di punta dell’eccellente e costosissimo Capri Palace.
Precisiamo: non si mangia male, anzi. Oliver Glowig, chef teutonico con esperienze italiane (Marchesi), è bravo, ma nessun piatto, ad eccezione di una spigola davvero sopra le righe, è risucito a farci trasalire.
Recensione ristorante.
Non c’è luogo al mondo come Las Vegas. Non c’è luogo al mondo dove si possono spendere così facilmente, quasi senza accorgersene, i propri soldi. Un enorme luna park, incentrato sui casinò (oltre 2000) e sulla vita sregolata, senza freni. Negli ultimi anni, però, c’è stata una inversione di tendenza, specie in campo gastronomico: oramai i buffet all-you-can-eat a 9,99 dollari costituiscono solo una minima parte della offerta di ristorazione. Sono molti i grandi chef, affermatisi altrove, che hanno aperto le “filiali” dei loro ristoranti nei lussuosissimi e pacchiani hotel della città del gioco.
Guy Savoy, Joel Robuchon, Nobu..per citarne solo alcuni.