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Chianti Classico Collection 2024

Un secolo di Gallo Nero

L’emozione è palpabile a Chianti Collection 2024, trentunesima edizione di questo splendido evento, che quest’anno  celebra il centenario del Consorzio del Chianti Classico, il più antico in Italia, nel lontano 1924 furono 33 lungimiranti viticoltori a decidere di crearlo: la loro visione fu quella di credere nell’unità di intenti, nella forza della collettività, di investire nell’aggregazione uscendo dalla miopia del singolo interesse privato, perché solo così si poteva gestire una produzione che potesse parlare di un intero territorio.

A 100 anni di distanza, il Consorzio del Chianti Classico che oggi rappresenta una compagine di 500 aziende si fonda sugli stessi valori di allora. Il Presidente Giovanni Manetti: “È il territorio che fa la differenza, ma fondamentale è anche il rapporto fra i fattori naturali e le persone, uomini e donne, che sono riusciti a mettere a frutto il dono offerto loro da madre natura. Questo è quel quid in più, l’intreccio magico fra natura e uomo, che ci permette di produrre vini unici al mondo. Quello che il grande Luigi Veronelli chiamava “l’anima del vino”. L’auspicio è che i vini Chianti Classico possano esprimere sempre più territorio ma anche sempre più anima.” Un vero e proprio “distretto”,  7.200 ettari a vigneto per una produzione media tra i 35 ed i 38 milioni di bottiglie (con il Consorzio a raggruppare 482 soci, di cui 345 che imbottigliano il Chianti Classico con propria etichetta), nel quale intorno al vino si muove un giro d’affari di 1 miliardo di euro, che, tuttavia, deve necessariamente fare i conti con le insidie sempre più pressanti del cambiamento climatico, anche a queste latitudini non certo più benevolo.

Questi 33 “padri fondatori” furono lungimiranti anche nel pensare per primi alla necessità di rendere visibile e riconoscibile la qualità del loro prodotto, del loro vino scegliendo un’immagine, un emblema del territorio: il Gallo Nero divenuto simbolo di qualità, autenticità e identità. Come testimonia Eugenio Giani Presidente della Regione: “Il Gallo Nero è il simbolo dell’identità della Toscana perché nasce come simbolo dal salone del ‘500 a Palazzo Vecchio dove è raffigurato dal Bronzino lo skyline dei paesi del Chianti come erano 500 anni fa, vi è raffigurato il Castello di Brolio di Bettino Ricasoli, padre del Chianti moderno, Radda e Castellina in Chianti, e nel mezzo un grande scudo con il fondo dorato e il Gallo Nero davanti, è diventato il simbolo mitologico del Chianti e conseguentemente ecco che è stato scelto 100 anni fa per dare un segno distintivo in etichetta al vino più caratteristico e identitario della Toscana in tutto il mondo. La Toscana è la regione dei vini, in tutto il mondo della Toscana si identificano i quadri degli Uffizi, le immagini di Pisa, Siena, Lucca, Firenze o dei borghi delle aree interne ma poi viene da sé che dopo una visita in questi luoghi bellissimi è d’obbligo rallegrarsi con un calice di vino Chianti, altrimenti mancherebbe qualcosa nell’immagine e nell’identità della nostra Toscana.”

La grande partecipazione da parte dei soci del Consorzio all’edizione 2024 della Chianti Classico Collection testimonia questo sentire comune. E’ il numero più grande di sempre: 211 le aziende del Gallo Nero presenti, per un totale di 773 etichette in degustazione, di cui 172 Chianti Classico Riserva e 151 Gran Selezione. 36 i campioni in anteprima della vendemmia 2023. Come nella scorsa edizione, le aziende saranno presentate secondo la nuova suddivisione in Unità Geografiche Aggiuntive, undici aree caratterizzate da una maggior omogeneità. (San Casciano, Montefioralle, Panzano, San Donato in Poggio, Castellina, Vagliagli, Greve, Lamole, Radda, Gaiole e Castelnuovo Berardenga). Un progetto questo, frutto di una riflessione decennale, che è diventato finalmente operativo dal 1 luglio 2023. La Gran Selezione, arrivata alla decima edizione, in volume rappresenta circa il 5% di tutta la produzione di Chianti Classico, ma è facile previsione considerare questa percentuale in crescita sostenuta. Insomma, un vino proiettato verso un futuro sempre più brillante e verso, probabilmente, una sfida tutta “casalinga” nei confronti del Chianti Classico Riserva. Tipologia storica e che, a ben guardare, almeno dal punto di vista qualitativo, “venderà cara la pelle”.

Guardando ai mercati del Chianti Classico, quello domestico è quello che è cresciuto maggiormente, assorbendo il 22% del prodotto venduto. E proprio in Italia si segnala anche un forte aumento del fatturato legato alla tipologia Gran Selezione (+14% rispetto al 2021). Gli USA, che nel 2022 avevano registrato un vero e proprio boom di vendite di Gallo Nero, si confermano ancora una volta al primo posto: il 35% delle bottiglie di Chianti Classico trovano infatti sbocco su questo mercato. Segue il Canada stabile al terzo posto (10%), un mercato che negli ultimi anni ci ha regalato grandi soddisfazioni e per cui il Consorzio vede ancora ottime potenzialità di crescita. Anche in questo mercato nel 2023 si registra un vero e proprio exploit delle vendite di Chianti Classico Gran Selezione, con un quasi +50% nei volumi e +60% in valore, rispetto all’anno precedente. Buona anche la performance del Regno Unito che si attesta al quarto posto (7%): un paese dove il Consorzio Vino Chianti Classico continuerà ad investire anche nel 2024 con vari eventi e attività promozionali. Poi, ancora fra i mercati consolidati, ricordiamo la Germania al 6%, un mercato che è e sarà oggetto di particolare attenzione nella strategia consortile insieme a Svezia e Francia (paesi target nell’ambito del progetto triennale MEET). 

Dall’indagine sulle vendite del Gallo Nero effettuata dal Consorzio, il Chianti Classico vanta una penetrazione commerciale davvero particolare; pur rimanendo infatti spiccata la concentrazione delle vendite nei suoi mercati storici (due terzi della produzione viene venduta nei primi tre mercati), i vini del Gallo Nero raggiungono anche mete insolite, al di fuori dalle normali rotte commerciali e in tutti i continenti: sono infatti distribuiti in oltre 160 paesi in tutto il mondo.

Le annate

Annata 2022

Di sicuro non è un’annata quotata 5 stelle, fra le 3 prese in esame qui sotto ritengo abbia almeno mezzo punto in meno, 2020 e 2021 4 stelle  e mezza, 4 stelle per la 2022, in cui però ho riscontrato nei vini di buona gradevolezza, fruibili anche da subito, olfatti belli ariosi, sul frutto, a volte già complessi, sotto questo aspetto l’annata calda e siccitosa non è stata di aiuto, ma comunque più che sufficienti. Anche le acidità sono un po più basse rispetto alla media, ma tutto sommato i vini mi sono piaciuti, già equlibrati, piacevoli, fruibili, stappabili senza incorrere su spigolisità eccessive, i tannini sono stati sapientemente estratti, direi che almeno per i Chianti annata le aspettattive sono state ampiamente rispettate.

Dal punto di vista meteorologico, fortunatamente nel 2022 non si sono verificati episodi di gelate tardive o grandinate. La siccità riscontrata nei mesi estivi, ricordo che è stata un’estate a tratti torrida, la seconda più calda di sempre (dopo il 2003), seguita da un autunno più caldo del solito, culminato nell’eccezionale anomalia dell’ottobre più caldo mai osservato nella Regione, nonostante questi fenomeni non hanno influenzato lo sviluppo dei grappoli, grazie alle piogge primaverili che hanno consentito alle viti di accumulare adeguate riserve idriche e nutrienti minerali durante la fase più arida. In conclusione, lo stato di salute dei grappoli raccolti in cantina è risultato molto positivo: le temperature elevate persistenti e l’umidità moderata fin dalle prime ore del giorno hanno agevolato la gestione delle difese fitosanitarie, minimizzando i rischi di malattie. Il Sangiovese ha visto il suo periodo di raccolta iniziare leggermente in anticipo, intorno al 10 settembre, concludendosi, come di consueto, dopo circa un mese.

Annata 2021

L’annata 2021 in relazione ai vini degustati ha un deciso cambio di passo mettendo in evidenza vini più arcigni, con freschezze sostenute e tannini in evidenza, a volte ancora spigolosi. Olfatti ben sviluppati, decisamente ampi con suggestioni speziate e balsamiche pregevoli, il comparto gustativo dimostra che i vini hanno una decisa virilità, dritti, tesi, vini che daranno il meglio di sé fra qualche anno. Vini che, prese in esame le 3 annate devono essere consumati per ultimi, lasciandoli riposare un po’ in cantina, dato che al momento la 2020 si dimostra decisamente più pronta ed elegante,l o consigliati a chi predilige il tannino denso e vivace.

L’andamento stagionale è stato piuttosto costante. Le precipitazioni della primavera hanno favorito una buona crescita delle piante e fornito una significativa riserva idrica, preoccupazione per le sempre più frequenti gelate primaverili si è avuta ad aprile, ma non ci sono stati danni particolari. Riguardo alla pressione delle malattie delle piante, non si sono riscontrati problemi significativi di funghi (oidio e peronospora) nell’area considerata. L’estate è stata caratterizzata da un clima asciutto con solo qualche pioggia sporadica nel mese di agosto, ma le riserve idriche accumulate durante l’inverno e la primavera hanno evitato lo stress; per quanto riguarda le temperature, l’andamento durante i mesi estivi è stato abbastanza uniforme senza eccessivi picchi di calore. A partire dalla fine di agosto, le temperature (pur rimanendo alte durante il giorno) hanno mostrato una buona differenza tra il giorno e la notte, favorendo maturazioni più lente. La vendemmia è iniziata in linea con gli anni precedenti, con la raccolta delle uve di Sangiovese che ha avuto inizio intorno al 20 settembre per terminare a ottobre nelle zone con maturazione più tardiva. Sono presenti tutte le condizioni per ottenere vini equilibrati e con buone prospettive.

Annata 2020

L’annata 2020 invece ha messo in luce vini molto eleganti, piacevoli con i Gran Selezione che hanno dato ottime  performance. Vini già rilassati e pronti, dagli olfatti ampi e molte volte complessi, con tocchi floreali, speziati, balsamici bellissimi da godere sul calice. Sul palato hanno dimostrato la grande eleganza con una polposità buona e tannini eleganti, pennellati a bilanciare il sorso per un godimento assoluto, un’annata sicuramente da consigliare e stappare già da subito, anche i Gran Selezione. Annata allo stesso livello qualitativo della 2021 ma con vini più pronti, non solo per la differenza di età, si avverte subito il cambio di passo verso vini più evoluti e pronti. Ad ognuno il suo.

L’annata 2020 si presenta con una primavera abbastanza fresca seguita un’estate calda e lunga ma con buone escursioni termiche fra il giorno e la notte (le temperature minime sono state sempre contenute sia a luglio che ad agosto) consentendo di protrarre in maniera ottimale le maturazioni. Da evidenziare anche l’assenza di stress idrico grazie alle piogge di giugno e di settembre. Sicuramente un’annata di struttura e profondità, con tannini ben maturi per quanto sia sempre più complesso portare la maturazione fenolica a ridurre il gap con quella tecnologica (sempre più anticipata).

La degustazione

Chianti Classico 2022

Nella prima serie vengono presi in esame solo i Chianti annata in quanto Riserva e Gran Selezione sono ancora in affinamento.

Chianti Classico 2022 Buondonno

Naso rustico ma piacevole, si riconoscono note fruttate di ciliegia, piccoli frutti rossi, peonia, soffio tostato, fumè. Bocca rustica, tannini decisi, di grande scorrevolezza ma equilibrato nel complesso. Buona la persistenza. 89/100

Chianti Classico 2022 Capraia

Ha un naso giovane e fresco di ciliegia, frutti rossi, fragoline di bosco, soffio floreale. L’assaggio è molto fresco, agile, discreto corpo e tannini vivi, buona persistenza. 89/100

Chianti Classico 2022 Castello di Monsanto

Il naso si compone di eleganti e dense sensazioni ben fusa tra loro, ciliega, frutta di rvo, fragoline di bosco, violetta, spezie gentili, liquerizia, caffè. Bocca fine, equilibrata, dal tannino presenta ma ben estratto, che trova bilanciamento con morbidezza e calore, Ottima espressione di questo 2022. 91/100

Chianti Classico 2022 Fattoria San Giusto a Rentennano

All’olfatto regala sensazioni di piccoli frutti come more e ciliegie, rafforzate da sensazioni di mirto, fiori freschi, spezie dolci, erbe aromatiche. Fin dall’ingresso sul palato dimostra classe, equilibrio, i tannini sono vivi ma già ben integrati, con una buona vena fresca e minerale ad accompagnare il lungo finale. 90/100

Chianti Classico 2022 Istine

Ha un’olfatto di notevole complessità, che parte da ribes nero, ciliegia, lampone, tocco floreale, speziato di pepe in grani e legni pregiati.  Complesso e territoriale sul palato, tannini aristocratici, tanta freschezza e sapidità a chiudere. 89/100

Chianti Classico 2022 Le Miccine

Sfoggia un naso avvolgente di ciliegia matura, ribes rosso, visciola, mirto, ginepro, violetta. Piacevole sul palato, buon corpo, tannini già ben integrati, rinfrescato da piacevole acidità e da un buon finale con echi speziati. 89,5/100

Chianti Classico 2022 L’Erta di Radda

Intenso olfatto di frutti rossi e neri, floreale di rosa e violetta, Fruttato, poi note fumè, sambuco, ginepro e un cenno di grafite sul finale. Gustoso e piacevole sul palato, fine, fresco, tannini di buona estrazione, lunga persistenza. 89,5/100

Chianti Classico 2022 Riecine

Naso ottimo, succoso, evoca suggestioni di visciola, frutti di bosco, mora su fondo speziato di liquerizia, ginepro, pepe per finire su note mentolate e di cuoio. Bocca piacevole e fine, materia densa ben equilibrata da tannini nobili e costante vena acida che spinge verso un lungo finale. 91/100

Chianti Classico 2022 Tenuta di Arceno

Naso piacevole, regala piacevoli sensazioni di lampone, marasca, succo di mirtillo, rabarbaro e spezie dolci. Gusto compatto e coerente, dettato da sapidità e tannino ben modulato. 89/100

Chianti Classico 2022 Vigneti la Selvanella Melini Granaio

Naso disposto su sensazioni di piccoli frutti rossi e neri, liquirizia, violetta e accenno speziato.  Profilo gustativo fresco, medio corpo, tannini sciolti e discreta persistenza. 89/100

Chianti Classico 2021

Chianti Classico 2021 Arillo in Terrabianca Sacello 

Sprigiona profumi concentrati ed appaganti che richiamano mora, ciliegia, violetta, tocchi di speziato, moka e soffi mentolati. Struttura densa sul palato, ritmata da un tannino coeso e avvolgente che contraddistingue il sorso, lasciando un finale pulito e di buona persistenza. 91/100

Chianti Classico 2021 Castello di Cacchiano

Naso voluttuoso e complesso, esprime note di mora, ciliegia nera, succo di mirtillo, anice stellato, pepe, ginepro, legno di sandalo e tocchi di liquirizia. Ottimo sul palato, pieno, caldo, equilibrato, tannino di pregevole fattura, precisa la chiusura piuttosto lunga. 95/100

Chianti Classico 2021 Castello di Verrazzano

Naso affascinante, disposto su sensazioni di frutti selvatici in confettura, ciliegia matura, violetta, mirto, corteccia, tabacco scuro, fumo. Bocca movimentata, con un corpo denso e deciso, una trama tannica viva ed elegante che aumenta la profondità e una freschezza ben calibrata. 89/100

Chianti Classico 2021 Geografico Contessa di Radda

Olfatto stratificato, esprime note di ciliegia nera, mora, eucalipto, viola, anice, tocchi speziati di pepe nero, moka, bastoncino di liquirizia. In bocca ha grande spessore, pieno, caldo, già di buon equlibrio con un tannino virile figlio dell’andamento dell’annata. 91/100

Chianti Classico 2021 La Sala del Torriano

Naso affascinante, disteso su sensazioni di fragoline di bosco, more di gelso, ciliegia nera, liquerizia, cuoio, moka e refoli balsamici. Denso, pieno, avvolgente sul palato, bilanciato da un tannino deciso e da ottima mineralità. Persistente. 92/100

Chianti Classico Riserva 2021 Gagliole

Naso succoso e denso, con profondi note di mora, visciola, mirtillo, fiori rossi, menta, tabacco, legni pregiati. Equilibrato al sorso, manifesta una buonissima freschezza che va ad intrecciarsi  a un nobile tannino e una chiusura lunghissima. 92/100

Chianti Classico 2021 San Giorgio a Lapi

Incipit olfattivo intrigante, scorrono note di piccole bacche selvatiche, ciliegie allo sciroppo, erbe aromatiche, mirto, legno di cedro, grafite. Decorato a puntino il sorso, in evidenza una bella carica fruttata e balsamica intrecciata da un tannino di mirabile fattura e una sapidità di lunghissimo respiro. 92/100

Chianti Classico 2021 Riserva Vigna Barbischio Maurizio Alongi

Naso tipico ed elegante, Propone profumi di spessore, Frutti selvatici in confettura, ciliegia, cassis, violetta, tabacco biondo, spezie, sandalo, cuoio. Bocca che esprime ricchezza e succosità di frutto e balsamica intrecciata a un tannino di mirabile fattura e una sapidità di lunghissimo respiro. 92/100

Chianti Classico 2021 Riserva Le Baròncole Fattoria San Giusto a Rentennano

Ha un gran naso, fine intreccio di amarene mature, more di rovo, succo di mirtillo, legno di cedro, pelli pregiate, ginepro, pepe, soffio balsamico e mentolato. Sul palato esprime densità, calore, nobile estrazione tannica e persistenza, una ottima riserva da bere subito o dimenticare in cantina.

Chianti Classico 2021 Riserva Ricasoli Castello di Brolio

La varietà dei profumi è sorprendente, si rincorrono note di cassis, more, mirtilli e amarene in confettura, violetta appassita, china, grafite, legno di sandalo, resine, soffio mentolato e di cuoio. All’assaggio rivela tutta la sua nobiltà, maturo, denso e setoso, ravvivato da tannini nobili e buona spalla acida che sostiene l’intera impalcatura. Ottimo. 93/100

Chianti Classico 2021 Riserva Riecine

Concede senza indugio profumi di confettura di ciliegie, frutti di bosco e violetta che emergono da un mix di china, cuoio, moka, liquirizia, sandalo, rabarbaro e un misurato tocco di legni pregiati. L’articolato bouquet non tradisce la gustativa, caldo, di buona struttura e densità, buona freschezza e fine massa tannica. 93/100

Chianti Classico 2021 Gran Selezione Badia a Passignano Antinori

Olfatto denso e profondo, concentrato su note di ciliegia, frutta selvatica, cuoio, viola, spezie nere, tocchi di rovere, soffio di tabacco alla menta. Al gusto è assolutamente completo, offre ottimo estratto, tannino vellutato perfettamente disciolto e precisa freschezza. 92/100

Chianti Classico 2021 Gran Selezione Vigna Casanova dell’Aia Istine

Bouquet pronunciato su note di lamponi, ciliegia in confettura, succo di mirtilli, tabacco dolce, caffè in grani, terra bagnata, cuoio, terra bagnata. Sorso compatto e coeso, equilibrato da una buona acidità e un tannino vigoroso. Lunga la persistenza. 91/100

Chianti Classico 2020

Chianti Classico 2020  Riserva Castello di Bossi Berardo

Al naso è piacevolissimo, intenso e stratificato, con uno sfoggio di note fruttate, terrose, floreali, speziate, miste a richiami di polvere pirica, legno di cedro, pepe nero in grani. Bocca di ottima intensità con una prevalente morbidezza di fondo, materia densa, tannini di nobile fattura e una lunga chiusura su note calde e sapide. Super vino. 94/100

Chianti Classico 2020  Riserva Castello di Cacchiano

Altro super vino, naso compresso e denso, esprime sensazioni di mora e visciola, viola, tabacco scuro, cioccolatino al caffè, bacche di ginepro, soffio mentolato. Sul palato super assaggio, poderoso incipit gustativo, densa materia appagante smorzata da tannini ben disciolti e appagante freschezza. Ott ima persistenza. 95/100

Chianti Classico 2020  Riserva Castello di Monsanto

Al naso è un’esplosione di profumi, confettura di ribes nero, frutti di bosco, lampone, viola e rosa appassita, spezie scure, tabacco, mentolo, liquirizia e sbuffi fumè. Non tradisce le aspettative al gusto entra a ritmo sostenuto con potente e vigorosa struttura, compensata dalla nobile fattezza tannica e vivida freschezza sapida e balsamica. 93/100

Chianti Classico 2020  Riserva Tenuta di Lilliano

Bagaglio olfattivo nitido, maturo e pulito, profuma di ciliegie, confettura di more e lampone, violetta appassita, spezie dolci, richiami speziati e balsamici. Registro gustativo appagante e saporito, esplode sul palato con una densa materia che avvolge una buona freschezza e un nobile tannino. Buona la persistenza. 92/100

Chianti Classico 2020  Riserva La Forra Tenuta di Nozzole

Naso di buona complessità, in evidenza note terrose, fumose seguite da pepe nero, grafite, rabarbaro, fragoline di bosco, succo di mirtillo. Al palato è ricco, con materia e tannini fusi alla perfezione e una lunga chiusura su toni tostati e speziati. 92/100

Chianti Classico 2020  Riserva La Bandecca San Giorgio a Lapi

Il naso è incentrato su toni di frutti di bosco, seguiti da note di ciliegia e floreali, sensazioni balsamiche, di erbe aromatiche e speziate. In bocca è concentrato, deciso, ricco, tannini da manuale e lunga persistenza su toni fruttati. 92/100

Chianti Classico 2020  Gran Selezione Effe 55 Capraia

Naso di grande ampiezza  e irrimediabile emozione, essenze di goudron, terrose, tostate, caffè in grani, tè nero, pelli pregiate fanno da contorno a toni di ciliegia, mora in confetture e violetta appassita. Generoso nel palato con una materia densa vellutata, sontuoso tannino, buona freschezza. Vino finissimo, di grande classe. 93/100

Chianti Classico 2020  Gran Selezione Salita Castagnoli

Corredo olfattivo dolce, succoso, terroso, balsamico. Si rincorrono ribes nero, amarena, violetta, rosa, china, resine poregiate, eucalipto, pepe nero. In bocca è impeccabile, finissimo, raffinato, tutto vellutato e di grande finezza. 93/100

Chianti Classico 2020  Gran Selezione Millennio Castello di Cacchiano

Intensità aromatica accompagnata da notevole qualità nei sentori di frutti di bosco, ciliegia nera, succo di mirtillo, peonia, erbe aromatiche, spezie dolci, accenni minerali e di pelliccia. Piena struttura gustativa ed adeguato bilanciamento fra morbidezza e patrimonio acido-tannico. Passano gli anni ma il Millennio di Cacchiano rimane un esempio di potenza e finezza di questo grande territorio. 94/100

Chianti Classico 2020  Gran Selezione Bellezza Castello di Gabbiano

Invidiabile pulizia di profumi in cui si riconoscono la mora, il ribes nero, mirto, seguono percezioni di pelle conciata, violetta, tabacco scuro, china e grafite. Vibrante, caldo e succoso sul palato, tannini ben definiti uniti a puntuale freschezza a dare equilibrio e piacevolezza. 93/100

Chianti Classico 2020  Gran Selezione 6.38 Fattoria di Valiano

Al naso è elegante, complesso, con note di amarena, more di rovo, prugna, cuoio, cacao, liquerizia, macchia marina e una bella carezza balsamica. Generoso e ricco di struttura, ha forza gustativa da rosso di classe, con tannino preciso e un lungo finale retto da abbondante freschezza. 93/100

Chianti Classico 2020  Gran Selezione Il Torriano La sala del Torriano

Naso di fine composizione, intrigante, giocato su aromi di ciliegia, frutti selvatici seguiti da intense sensazioni di macchia mediterranea, legni pregiati, spezie dolci, cuoio. In bocca è pieno, solido, potente, con una costante vena fresca ad attraversarlo. I tannini sono perfettamente maturi e la chiusura riserva una lunga scia di frutta e tocchi speziati. 93/100

Chianti Classico 2020  Gran Selezione Ricasoli Castello di Brolio

Svela un naso di grande sviluppo aromatico, si alternano frutta rossa matura, prugne, ciliegie, more, seguite da note di macchia mediterranea, eucalipto, mirto, violetta, spezie dolci. Pieno e deciso sul palato, succoso e denso ma allo stesso tempo fresco, tannini esemplari. Finale lungo su toni balsamici. Grandissimo vino. 95/100

Chianti Classico 2020  Gran Selezione San Lorenzo Castello di Ama

Olfatto dal profilo ben delineato, stratificato e molto fine, si rincorrono toni di mirtillo, mora, amarena, viola, note ferrose e pelle conciata. Ottima armonia d’insieme all’assaggio, l’acidità e il tannino a grana fine, fanno da contrappeso ad una giusta morbidezza e ad una sottile ed elegante beva. Ottima la persistenza. 92/100

Dal “Toscana in bianco” al Chianti Colli Senesi

La Lastra, fin dalla sua nascita all’inizio degli anni ottanta, si adopera e fonda il proprio pensiero nel salvaguardare l’ambiente e, con esso, “riposizionare i veri valori legati alla vita” per “dare un futuro alla nostra Terra”. Un approccio, questo, che risulta dal rispetto e dalla passione per un territorio particolarmente vocato, come punto di partenza e arrivo di una storia fatta di persone. È con Nadia Betti e suo marito Renato Spanu, diplomati all’Istituto Agrario di San Michele all’Adige e giunti a San Gimignano per completare gli studi in enologia e viticultura, che un progetto di “vita rurale” prende forma. Dopo i dieci anni di studio e consulenza in ambito vitivinicolo nella bella provincia di Siena, Nadia e Renato, affiancati da Christian Betti, Enrico Paternoster e Valerio Zorzi, nel 1994 fondano La Lastra.

Un approccio alla viticoltura responsabile, etica e sostenibile, che dal 2000 applica i dettami dell’agricoltura biologica anche all’azienda vitivinicola e olivicola “Marciano” di proprietà e nei pressi di Siena. Una filosofia – e non una moda – volta alla produzione di grandi vini che sappiano restituire uno concreta rappresentazione del territorio da cui provengono e la sua massima espressione in termini di qualità. Due le unità produttive: 7 gli ettari nel comune di San Gimignano, dove in accordo con il disciplinare di produzione si realizza l’autoctona e dorata Vernaccia e 23 gli ettari – di cui 7 votati a ulivi e altrettanti a vigna – alle porte del centro storico di Siena che concorrono alla produzione del Chianti Colli Senesi ma anche gli IGT Toscana RossoRovaio” e “Canaiolo“.

La degustazione

Vernaccia di San Gimignano DOCG 2022

Da questo vitigno autoctono e dalla tradizione centenaria, 98% Vernaccia di San Gimignano e il restante 2% di Trebbiano Toscano e Malvasia Bianca Lunga del Chianti, si esprime in un giallo paglierino dai riflessi verdognoli al calice. La maturazione in acciaio e i due mesi in bottiglia ne esaltano i sentori di fiori bianchi, di erba officinale come la verbena, una nota agrumata e altrettanta balsamica del finocchietto. Un vino equilibrato, di carattere e distintivo nel suo sorso sapido che invoglia alla beva.

Vernaccia di San Gimignano Riserva 2020

La particolare attitudine all’invecchiamento di questo vitigno a bacca bianca si evidenzia nella Riserva, dall’affinamento in barrique nuove e di secondo passaggio e dal bel colore giallo paglierino intenso. Al naso si schiude in un bouquet che rimanda alla frutta a polpa gialla e all’ananas, addolcito da note mielate e di fiore di camomilla. La nota agrumata si fa più succosa rispetto all’espressione precedente, unita ad un sorso minerale, di volume, complesso ed elegante.

“Rovaio” Toscana IGT Rosso 2018

Dal blend di uve Sangiovese, Merlot e Cabernet Sauvignon provenienti dalla tenuta a San Gimignano, il Rovaio risplende nelle sue note rosso rubino carico al calice. Le note di mora e mirtillo si alternano a sentori erbacei di fieno tagliato e dolci di spezia. Nel sorso avvolgente e dal tannino fine, si dimostra un vino piacevole, scorrevole e di buona freschezza.

Chianti Colli Senesi DOCG 2020

Espressione del Chianti in assemblaggio di Sangiovese al 95%, Canaiolo nero al 3%, Malvasia bianca e Trebbiano al 2%, da uve provenienti dalle tenute di San Gimignano e Siena, veste di rosso rubino dai riflessi granati il calice. Tipico è il naso dalla forte componente fruttata di susina e gelsi neri, rivelando note speziate di tabacco e cacao. L’attacco alla bocca è morbido, dal tannino ben in evidenza, giovane ma ben gestito che prosegue con una bella nota sapida e buona struttura.

* I vini dell’Azienda Agricola La Lastra sono distribuiti da Partesa.

Collection 2023

Arrivando alla Leopolda non si può non rimanere colpiti dalla portata di questa Anteprima e dalla forza di questa Denominazione che parte da molto, molto lontano, è il Consorzio più antico d’Italia, fondato all’inizio del secolo scorso da 33 coraggiosi e lungimiranti produttori di vino che scelsero nel lontano maggio del 1924 un Gallo Nero come simbolo. Dichiara il Presidente Giovanni Manetti: “È ampiamente attestato il legame storico del Gallo Nero con le terre chiantigiane fin dal Medioevo”, è una leggenda che narra come un animale comune nelle campagne toscane sia diventato un eroe che pose fine alle contese per il territorio dell’odierno Chianti Classico, unificandolo con una pace duratura tra i due Comuni in guerra, Firenze e Siena.

Al di fuori dei confini nazionali sono milioni le bottiglie dove campeggia il Gallo Nero, amate dagli appassionati di vino di tutto il mondo. Il Chianti Classico è ad oggi una denominazione in continua crescita, in forte ripresa e in ottima forma, basta entrare nel padiglione degustazione per scorgere il lunghissimo tavolo dove campeggiano circa 3.000 bottiglie per 511 diversi campioni da più di 200 aziende divisi per denominazione e annata, dal Classico DOCG 2021 fino alla Gran Selezione DOCG 2013. Il protagonista principale come sempre è il Sangiovese che nel progetto consortile della Gran Selezione andrà incontro ad un aumento della percentuale minima ammessa passando dall’80% al 90% con i soli vitigni autoctoni come complementari. Una sfida lanciata attraverso una serie di miglioramenti tesi ad innalzare sempre più l’asticella qualitativa a cui si aggiunge la possibilità di inserire in etichetta una delle nuove Unità Geografiche Aggiuntive.

La manifestazione, nata come Anteprima del Chianti Classico nel 1993, segna un nuovo record di produttori partecipanti: sono 206 le aziende del Gallo Nero che quest’anno presenteranno le loro ultime annata di Chianti Classico annata, Riserva e Gran Selezione alla stampa e ai professionisti del settore. Lasciato alle spalle (auspichiamo) il lungo periodo segnato dalla pandemia, la denominazione del Gallo Nero continua a crescere in notorietà e valore, proseguendo il suo percorso di affermazione sui mercati internazionali. Ottima la performance delle tipologie “premium” ed in particolare della Gran Selezione. Il 2022 si è chiuso infatti con un bilancio di bottiglie vendute che segna un +6% sulla media del triennio precedente. Ma preme sottolineare che è aumentato soprattutto il valore globale della denominazione, con un fatturato totale in netta crescita, che nel 2022 ha registrato un +17% rispetto all’anno precedente e addirittura +46% rispetto al 2020 (dati Osservatorio Maxidata). Guardando ai mercati sono proprio gli USA che nel 2022 hanno registrato un boom di vendite di Gallo Nero confermandosi ancora una volta al primo posto: il 37% delle bottiglie di Chianti Classico sono state infatti vendute su questo mercato contro il 33% dell’anno precedente (+12%). Complice il dollaro forte, ma anche la continua crescita in notorietà della denominazione su questo mercato. Pressoché stabile, al secondo posto, il mercato interno dove oggi viene venduto il 19% del totale dei vini Chianti Classico commercializzati. Segue il Canada al terzo posto (10%), un mercato che negli ultimi anni ci ha regalato grandi soddisfazioni e per cui il Consorzio intravede ancora ottime potenzialità di crescita. Buona anche la performance del Regno Unito che si attesta al quarto posto (7%): un paese dove il Consorzio Vino Chianti Classico continuerà ad investire anche nel 2023 con vari eventi e attività promozionali. Poi, ancora fra i mercati consolidati, ricordiamo la Germania al 6%, un mercato che è e sarà oggetto di particolare attenzione nella strategia consortile insieme a Svezia e Francia. A seguire: Paesi Scandinavi (5%), Svizzera (3%), Benelux (3%), Giappone (2%) e Corea del Sud (2%).

Andamento Annata 2021

Produzione: hl 265.000

L’andamento stagionale dell’annata 2021 è stato abbastanza regolare. Le piogge del periodo primaverile hanno permesso un buon sviluppo vegetativo e fornito una riserva idrica importante per affrontare i mesi estivi più siccitosi.  A livello sanitario, non c’è stata alcuna pressione da parte di malattie fungine (oidio e peronospera). L’estate è stata asciutta con solo qualche sporadica pioggia nel mese di agosto, ma le riserve idriche accumulate nel periodo primaverile hanno permesso di evitare lo stress della pianta; per quanto riguarda le temperature, l’andamento dei mesi estivi è stato abbastanza regolare senza eccessive ondate di calore. Inoltre, a partire dalla fine del mese di agosto le temperature, pur rimanendo abbastanza alte durante il giorno, si sono abbassate notevolmente negli orari notturni. Questa importante escursione termica ha, in generale, consentito un ottimale completamento della maturazione delle uve. I tempi della vendemmia 2021 sono stati in linea con quelli delle ultime annate, con l’inizio della raccolta delle uve di Sangiovese intorno al 20 di settembre. Le uve portate in cantina erano sane e di elevata qualità; presupposti, questi, per un’altra ottima annata di Chianti Classico, un vino che si prefigura già di buona struttura, con tannini fini e maturi e un interessante profilo aromatico. Dall’analisi del Consorzio si presuppone che il 2021 sia una buona annata per il Chianti Classico e, in effetti dalla degustazione emerge proprio questo, vini già in ottima forma, già completi nella parte aromatica con note fruttate e floreali intense, ma già sviluppati anche nella parte balsamica, speziata e note già che virano verso il mentolato, il tabacco, il pellame pregiato. Palati che hanno bisogno di qualche tempo di assestamento ma già godibili ed equilibrati, giocati sulla freschezza, sulla tensione e sui tannini sempre di grande piacevolezza.

(Fonte Consorzio Chianti Classico)

La degustazione

Chianti Classico DOCG 2021 Carpineta Fontalpino – Fontalpino

Olfatto preciso e piacevole, frutti rossi maturi, floreale, speziato, Sul palato caldo, ricco, piacevole e fine, tannino deciso, buona persistenza. 92/100

Chianti Classico DOCG 2021 Castagnoli

Molto raffinato, naso, piacevole frutto, marasca, ribes, note balsamiche, floreali, tabacco dolce. Bocca piacevole, fresca, fine, tannino deciso, media persistenza. Già armonico. 89/100

Chianti Classico DOCG 2021 Castellare di Castellina – Castellare

Naso sul frutto rosso croccante ciliegia rossa, lampone, tocco floreale e speziato. Caldo, piacevole, fine sul palato, presenta un tannino elegante e un buon slancio fresco-sapido. 90/100

Chianti Classico DOCG 2021 Castello di Querceto

Concentra ricordi di frutti rossi, spezie, balsamico, humus, pepe nero. Caldo, piacevole e fine al sorso, appagante, tannino piacevole. 89/100

Chianti Classico DOCG 2021 Castello Vicchiomaggio – Guado Alto

Esprime al naso frutti rossi, lampone, ciliegia, fiori rossi, spezie dolci, note minerali. Sorso ricco, succoso, materico, tannino deciso e vigoroso, buona persistenza. 89,5/100

Chianti Classico DOCG 2021 Cigliano di Sopra

Esile nelle note aromatiche di visciole e more, viola, spezie dolci, note minerali. Al gusto mette in mostra buona struttura supportata da un tannino deciso e vigoroso e buona persistenza. 89,5/100

Chianti Classico DOCG 2021 Fèlsina – Berardenga

Intenso il bagaglio olfattivo con tocchi caldi di more di gelso, ciliegia, tocco mentolato e affumicato che vira verso il tabacco. Sorso succoso, caldo e strutturato, con una buona spinta fresco-tannica e un buon allungo. 91/100

Chianti Classico DOCG 2021 Luiano

Sensaziioni di frutto dolce, more di rovo, ciliegia, fragoline di bosco, spezie scure, tabacco, concia di pellame, macchia marina, naso completo. Bocca coerente e piacevole, buona polposità integrata con un tannino pregiato, buona persistenza. 91/100

Chianti Classico DOCG 2021 Maurizio Brogioni Winery – H’amorosa

Naso complesso e invitante, frutta nera ribes, more mature, spezie, cenni tostati, pepe, china. Al palato conferma un gran carattere, ricco, piacevole, equilibrato nell’apporto acido e nei tannini ben equilibrati. 91/100

Chianti Classico DOCG 2021 Monte Bernardi – Retromarcia

Impatto olfattivo impostato su frutta scura in confettura, viole macerate, cardamomo, cacao, fumo, tabacco, speziato di pepe. Pieno e piacevole sul palato, vigoroso nel tannino e nella giusta vena acida. Buona la persistenza. 90/100

Chianti Classico DOCG 2021 Montesecondo

Frutti rossi e neri, ciliegia, mirtilli, ribes nero, tocco di violetta che aprono a note di fumo e tabacco. Sorso pieno, caldo e succoso, esprime armonia e un tannino piacevole. 91/100

Chianti Classico DOCG 2021 Principe Corsini/Villa Le Corti – Le Corti

Naso che presenta un ottimo frutto rosso e denso, con tocchi di violetta, grafite, tabacco dolce. Piacevole all’ingresso dove appare succoso, piacevole, fresco, finisce con un tannino che porta con sé un po’ di ruvidità, persistente. 89,5/100

Chianti Classico DOCG 2021 San Fabiano Calcinaia

Naso complesso, ricco, sensazioni ben modulate di piccoli frutti rossi maturi, sottobosco, tabacco, moka. Corpo appropiato, vigoroso ma piacevole, tannino ricco, buona la persistenza. 89/100

Chianti Classico DOCG 2021 Tenuta di Arceno

Lascia emergere profumi caldi e piacevoli di frutti rossi, ciliegia, lampone, con cornice di toni floreali, tabacco, pellame. Sorso equilibrato e scorrevole, ritmato da un tannino rotondo e buona freschezza. Già elegante. 91/100

Chianti Classico DOCG 2021 Tenuta di Lilliano – Lilliano

Naso complesso, unisce calde note di frutti rossi e neri, arricchiti da tabacco dolce, legni pregiati e tocco mentolato. Impatto gustativo saporito, contraddistinto da calore, sapidità e tannino vivo. Ottima la persistenza. 91/100

Chianti Classico DOCG 2021 Tolaini – Vallenuova

Naso orientato su un frutto dolce e succoso, fragola macerata, ribes rosso, spezie, fumo, macchia mediterranea. Attacco gustativo piacevole, avvolgente, deciso nel corpo, fine nei tannini e complesso. 89,5/100

Chianti Classico DOCG 2021 Triacca/La Madonnina – Bello Stento

Regala un naso fruttato, ciliegie in confettura more, ciliegie seguite da un profondo speziato, balsamico, note officinali e di moka. Bocca equilibrata e calda, mitigata dalla vena acida e dal fine tannino. Buona la persistenza. 89,5/100

Chianti Classico DOCG 2021 Villa S.Andrea

Naso elegante e vario, passa dalle note dolci fruttate alle note balsamiche, radici, liquirizia, soffio mentolato. Rotondo e piacevole all’ingresso, tannino teso ma armonizzato per un assaggio energico. 89,5/100

Chianti Classico DOCG 2020 Castellinuzza e Piuca di Coccia Giuliano

Naso dolce e succoso, propone un bel mix di frutti rossi, floreale, macchia mediterranea e tocco fumè. Gusto fine e appagante, tannino perfetto ben integrato con la giusta freschezza. Ottima la persistenza. 91/100

Chianti Classico DOCG 2020 Castello di Verrazzano

Naso caldo, mediterraneo, tipico, frutti rossi, spezie, viola, sottobosco, tabacco, tostature, cuoio. La bocca è ricca e piena di tensione, tannino egregiamente estratto. Persistente. 89,5/100

Chianti Classico DOCG 2020 Fattoria di Montignana – Villa Montignana

Il naso è un insieme ben amalgamato di note di ciliegia, mora, bacche di ginepro, tabacco mentolato, smoky.  Sorso pieno, caldo, piacevole, preciso, buon rapporto polpa- acidità-tannino. 89/100

Chianti Classico DOCG 2020 Fontodi

Pregiato ventaglio olfattivo, con un mix di piccoli frutti, alloro, pepe, sensazioni balsamiche. Amalgama al sorso calore, materia fitta e giusta spinta fresco-tannica. 89/100

Chianti Classico DOCG 2020 Isole e Olena

Naso di grande pulizia, tipico e fine frutti neri, tostatura, liquerizia, cacao, toni di china, erbe aromatiche e cuoio conciato. Ricco e penetrante al gusto, dal tannino compatto e finissimo che gioca con una buonissima vena fresco-sapida. Persistente. 93/100

Chianti Classico DOCG 2020 Nittardi – Casanuova di Nittardi

Naso scuro che emana note di composta di more e prugna, liquerizia, cenni balsamici e speziati, china, tabacco. Gusto corposo e lineare, ricco nella densa materia, esprime ottimo equilibrio e persistenza. 92/100

Chianti Classico DOCG 2020 Querciabella

Naso fine e tipico nei riconoscimenti di fiori rossi appassiti, more e prugne mature, spezie dolci, tabacco e cuoio. Bocca vigorosa, una fitta materia si fonde all’elegante tannicità, per un vino di grande piacevolezza. 90/100

Chianti Classico DOCG 2019 Castell’in Villa

Naso tipico, disposto su piccoli frutti rossi, viola e peonia, terra bagnata, speziato e delicatamente balsamico. Sorso dinamico, sapido, avvolto da tannini finissimi e dalla garbata scia fresco-sapida. 92/100

Chianti Classico DOCG 2019 Le Cinciole

Elegante e intenso il bouquet di ciliegia, fragoline di bosco, spezie dolci, cioccolatino alla menta. Il comparto gustativo è fine e appagante con tannino e morbidezza sinuosi. 90/100

Chianti Classico DOCG 2019 Mannucci Droandi – Ceppeto

Toni di menta ed erbe aromatiche racchiudono sensazioni di frutti di bosco, liquirizia, succo di ciliegia, nuance floreali e di spezie dolci. Ottima rispondenza al gusto, materico, tannino aitante. 89/100

Chianti Classico DOCG 2019 Renzo Marinai

Naso disposto su sentori di ribes nero e more macerate, ampliato da sottili note vegetali, radice di liquerizia, humus, cenni ferrosi e cuoio.  Bocca di spessore, fresco e deciso nel tannino, ben equilibrato. 92/100

Chianti Classico DOCG 2019 Vecchie Terre di Montefili

Sentori di marasca sono seguiti da sensazioni di erbe aromatiche, poi rabarbaro e spezie fini. La bocca è marcata da calore e morbidezza, sorretta da spiccata acidità e tannini disegnati. Buon equilibrio, piacevole. 91/100

Chianti Classico DOCG 2019 Villa Mangiacane

Olfatto permeato da confettura di ciliegie, mirtilli, seguiti da mirto, pepe e sfumature chinate. Gusto caldo e robusto, bilanciato da tannini vigorosi e piacevole freschezza. 89/100

Chianti Classico DOCG Riserva 2020 Brancaia

Colpisce l’olfatto lo spessore delle note mature di more e la confettura di ciliegia rossa, ampliato da sentori di humus, bacche di ginepro, liquirizia, cenni di ruggine e grafite. Bocca ampia e concentrata, dotata di tannini energici, nitida la vena acida che conferisce equilibrio, ottimo l’allungo. 89/100

Chianti Classico DOCG Riserva 2020 Castello di Meleto

Profilo olfattivo intenso dai rilievi di viola e rosa appassita, terra umida, ciliegia rossa e composta di amarene, in fondo tabacco, cuoio e liquirizia dolce. Al gusto conferma vigore e struttura, misurato nella freschezza e serrato nel tannino. 89/100

Chianti Classico DOCG Riserva 2020 Fattoria San Giusto a Rentennano – Le Baròncole

Naso tipico e profondo, sentori puliti di lampone e prugna, territoriale di humus e fungo, chiude con rose, pepe nero e moka. Bocca sapida e fresca, ben impostata e precisa nei tannini, buon equilibrio. 91/100

Chianti Classico DOCG Riserva 2020 Le Miccine

Al naso richiama sentori tipici della denominazione, mora e ciliegia, eleganti note di viole, rose e cenni boisé e di tabacco mentolato. Bocca espressiva e calda, con buona vena acida e tannica a supporto, persistente. 90/100

Chianti Classico DOCG Riserva 2020 Maurizio Brogioni Winery

Al naso si presenta finissimo, ciliegia e prugna rossa, marcate note floreali di rosa e viola legate a sottobosco e macchia mediterranea. Chiude con toni speziati, di tabacco e bastoncino di liquirizia. Gustoso e raffinato al palato, minerale, arricchito da tannini di eccellente estrazione. Vino finissimo. 95/100

Chianti Classico DOCG Riserva 2020 Ricasoli – Brolio

Ventaglio olfattivo intenso e piacevole nelle note di ciliegie sotto spirito, more e amarena, avvolte dai toni di violetta, accenno di radici, scuro nel balsamico e finemente speziato. Gusto intenso, austero, con apporto di tannini decisi e dalla vitale freschezza. 93/100

Chianti Classico DOCG Riserva 2020 Riecine

Profumo denso sui frutti rossi, ciliegia matura, arancio venato di erbe officinali ed eucalipto. Sul palato mette in mostra un sorso caldo, piacevole, fine, persistente, tannino elegante e finale in progressione. 90/100

Chianti Classico DOCG Riserva 2019 Capannelle

Impatto olfattivo fruttato, ampliato da sensazioni di bosco, humus, tocco floreale e refoli densi di radice di china e liquirizia. Di buona struttura, vigoroso ma piacevole, fine, fresco e minerale. 92/100

Chianti Classico DOCG Riserva 2019 Castello di Ama – Montebuoni

Olfatto ampio e cangiante. Incisive le note di confettura di prugna, visciole sotto spirito, lampone e china, finale speziato e balsamico. In bocca regna l’eleganza, il tannino. Piacevole, fine, grande eleganza. 93/100

Chianti Classico DOCG Riserva 2019 Castello di Bossi – Berardo

Veste un rubino intenso, con aromi di ciliegie e more mature, poi timo, resine balsamiche e liquirizia. Corpo pieno e nobile estrazione tannica, arricchito in chiusura da buona scia fresco-sapida. Lungo ed equilibrato. 91/100

Chianti Classico DOCG Riserva 2019 Castello di Cacchiano

Dispensa aromi dolci, succosi di more, lamponi, poi incenso, muschio, macchia mediterranea, tabacco dolce e speziato di pepe e ginepro. Bocca energica e calda, arricchita da tannini vellutati e da una generosa scia fresca. Piacevole e persistente. 92/100

Chianti Classico DOCG Riserva 2019 Castello di Monsanto

Ricordi di erbe aromatiche, ciliegie e prugna, erbe aromatiche, balsamico e maturo e spezie scure. Bocca morbida e calda, finissimo, animato da tannini fitti e vivida freschezza. Ottimo equilibrio. 93/100

Chianti Classico DOCG Riserva 2019 I Sodi

Olfatto intenso segnato da un bouquet di fiori rossi essicati, amarene e ciliegie sotto spirito, pepe, chiodi di garofano e tabacco. Sorso bilanciato, lungo, appagante nella freschezza e determinato nel tannino. 90/100

Chianti Classico DOCG Riserva 2019 Lornano – Le Bandite

Al naso rivela sentori di more e lamponi maturi, viole, terra bagnata e cenni di liquirizia, spezie dolci paprika e ginepro. Bocca piacevole e avvolgente, lieve sapidità e tannini muscolosi, ottima intensità. 91/100

Chianti Classico DOCG Riserva 2019 Nittardi

Naso con ricordi di mirtilli, ciliegia sotto spirito e cassis a cui succedono toni di tabacco e cuoio. Al palato calore e morbidezza, fanno da contrappunto a trama tannica e freschezza di spessore, persistente. 91/100

Chianti Classico DOCG Riserva 2019 Ormanni – Borro del Diavolo

Dispensa toni di bacche rosse in confettura, viola appassita, scorza d’arancia, sottobosco, cenni di macchia mediterranea e riverberi speziati. Appagante al sorso, morbido, perfetto nell’equilibrio acido-tannico dai tannini raffinatissimi. Persistente, vino finissimo, elegante. 93/100

Chianti Classico DOCG Riserva 2019 Querciabella

Naso tipico e fine, con inizio sui piccoli frutti rossi, poi richiami di viole, rose, terra bagnata e in fondo spezie scure e tabacco mentolato. E’ caldo, con tannini compatti, dominato da una determinata scia fresca e sapida. Buono l’equilibrio e la persistenza. 90/100

Chianti Classico DOCG Riserva 2019 Tenuta di Lilliano – Lilliano

Richiami di prugna, more e ciliegia molto mature, pepe, ginepro, corteccia, note ferruginose. Sorso profondo e robusto, buono nell’estratto, fine trama tannica, dinamico nella vena fresca e sapida. 89/100

Chianti Classico DOCG Riserva 2019 Tenuta di Nozzole – La Forra

Incipit di rose appassite e viole, a seguire confetture di bosco, radice di liquirizia, rabarbaro e cenni ferrosi. Elegante, caldo, ricco, tannino mascolino, buona profondità. 89/100

Chianti Classico DOCG Riserva 2019 Terre di Melazzano – Cantinato

Al naso fanno eco fragranze di more di rovo e ciliegie, accenni di rose, erbe aromatiche e pepe nero. Elegante e fresco al gusto, setoso nel tannino e finale pulito e persistente. Vino equilibrato. 90/100

Chianti Classico DOCG Riserva 2018 Castello di Verrazzano

Naso che vira verso tocchi surmaturi, ciliegia e mora in confettura, soffio balsamico e speziato di pepe e ginepro.  La bocca è calda, scandita da tannini vellutati e misurata freschezza. Profondo e persistente. 90/100

Chianti Classico DOCG Riserva 2018 Torcibrencoli – Mariagioconda

Mix di sensazioni tipiche al naso, visciole, ciliegia nera, cuoio, viola, tocco smoky e balsamico. Grande correlazione al gusto, offre buona intensità, ricco, pieno, trama tannica d’impatto. Persistente. 90/100

Chianti Classico DOCG Riserva 2018 Vignamaggio – Gherardino

Bouquet complesso, ricco di frutti rossi e neri, cioccolato, tabacco, sottobosco, finale mentolato e minerale. In bocca corpo pieno e ricco, intenso, buon sostegno acido, dalla trama tannica ancora decisa. Buona la persitenza. 89/100

Chianti Classico DOCG Riserva 2016 Losi Querciavalle

Al naso sprigiona eleganti sensazioni di  frutti rossi, mirto, viola, corteccia, cenni di rabarbaro, pellame e spezie dolci. Palato finissimo, rafforzato da tannini importanti bilanciato nel finale da nota glicerica. 89/100

Chianti Classico DOCG Riserva 2016 Solatione Winery

Pregiata veste aromatica che apre su uno sfondo di legni antichi e fiori essiccati  per poi virare su confettura di more, spezie, erbe officinali, grafite, sottobosco. Pregevole l’assaggio, caldo e grintoso, dai tannini eleganti, finissimi e dal finale dall’ottima progressione. Ottima la persistenza. 95/100

Chianti Classico DOCG Gran Selezione 2020 Castello di Fonterutoli – Castello Fonterutoli         

Intense folate di spezie dolci abbracciano una complessa successione di mora in confettura, prugna nera, sottobosco, pellame. Sorso di grande bevibilità pur dimostrando ricchezza estrattiva, solidi  tannini. Vino finissimo e molto persistente. 95/100

Chianti Classico DOCG Gran Selezione 2020 Tenuta di Arceno – Strada al Sasso

Naso complesso, con note di confettura di ribes, mora di rovo, cacao, tabacco mentolato e soffi speziati. Assaggio di fine equilibrio, piacevole, fresco, giocato sull’eleganza, buona la persistenza. 91/100

Chianti Classico DOCG Gran Selezione 2019 Castello di Ama – San Lorenzo

Naso completo e complesso, un’intensa miscela di frutti di bosco apre a una brezza minerale, balsamica, di spezie dolci e legno di cedro. Caldo, piacevole, finissimo sul palato, offre tannino levigato e una solida scia sapida. Assaggio di fine equilibrio ed eleganza. 94/100

Chianti Classico DOCG Gran Selezione 2019 Castello di Bossi

Olfatto importante e tipico, dotato di sensazioni intense di piccoli frutti rossi maturi, sentori di viola, prugne secche, chiude con accenni balsamici e cuoio. Palato profondo e intenso, con tannini sostanziosi e mai aggressivi, lunga nella durata la persistenza. 93/100

Chianti Classico DOCG Gran Selezione 2019 Famiglia Zingarelli – Sergio Zingarelli

Raffinato e complesso nelle note di confettura di ciliege e prugne, amalgamate a note di tabacco cannella, cuoio e agganci mentolati.  Corpo coeso e solido, impreziosito da tannini ben disciolti. Chiude persistente. 93/100

Chianti Classico DOCG Gran Selezione 2019 Fèlsina – Colonia

Scuro nelle note olfattive che ricordano la ciliegia nera e la prugna essiccata, fiori rossi, tabacco dolce e spunti mentolati. Bocca avvolgente, ricca d’estratto, tannini ben integrati e rinfrescante freschezza. 93/100

Chianti Classico DOCG Gran Selezione 2019 Gagliole – Gallule 

Bouquet scuro e profondo, visciole, viole e rose, tocchi di tabacco scuro, china, liquirizia, moka. Giusto corpo e tensione sul palato, tannino integrato. Assaggio piacevole, ottimo equilibrio. 94/100

Chianti Classico DOCG Gran Selezione 2019 Le Miccine

Spiccano note floreali di violette, ciliegia matura e confetture di bosco, cenni vegetali e spezie balsamiche. Bocca elegante, setosa, giusta nel calore, tannini asciutti ed equilibrata freschezza, buon allungo. 93/100

Chianti Classico DOCG Gran Selezione 2019 Ricasoli – Castello di Brolio

Naso dolce e succoso di more e prugna in confettura, liquirizia, tabacco da pipa, pepe nero. Piacevole e incisivo al palato, fine, sorretto da tannino finissimo ed essenziale freschezza. 92/100

Chianti Classico DOCG Gran Selezione 2019 Ruffino – Romitorio di Santedame

Naso intenso, bellissimo, di grande finezza, prima prugne e more mature, poi humus, erbe aromatiche, eucalipto e pellame. Assaggio setoso di grande eleganza ed equilibrio, ottima la persistenza. 96/100

Chianti Classico DOCG Gran Selezione 2019 San Giorgio a Lapi – Empathia

Profuma di mora e cassis, poi una delicata sfumatura erbacea e di sottobosco, toni di china, tabacco dolce e radice di liquirizia. Gusto equilibrato, corpo pieno, buona struttura ed eleganza, segnato dalla piacevole acidità e dai tannini maturi. 93/100

Chianti Classico DOCG Gran Selezione 2019 Tenuta di Lilliano

Intenso nei toni netti di ribes nero e more macerate, rose, cenni erbacei, spezie dolci e cuoio. Bocca piacevole, di buon vigore, vellutata nel tannino, rinfrescata nella vitale vena acida. 90/100

Chianti Classico DOCG Gran Selezione 2019 Vallepicciola – Lapina

All’olfatto in sequenza sfilano more, prugne, visciole, pepe in grani, sottobosco, pellame pregiato. Bocca maestosa, profonda, grande eleganza, rafforzata da tannini calibrati e freschezza, durevole il finale. Ottimo. 95/100

Chianti Classico DOCG Gran Selezione 2018 Bindi Sergardi – Mocenni 89 

Sbuffi di spezie fini e mineralità si amalgamano a note di piccoli frutti rossi, liquirizia e china. Nitido e ben bilanciato sul palato, materia ricca e buon morso tannico, chiude con una prolungata e armoniosa piacevolezza. 90/100

Chianti Classico DOCG Gran Selezione 2018 Capannelle

Naso vivace di mora, mirtillo, humus ed eucalipto, coadiuvati da soffi di spezie e liquirizia. Dinamico e piacevole sul palato, lo caratterizza un tannino di bella presa e i prolungati ritorni balsamici. 90/100

Chianti Classico DOCG Gran Selezione 2018 Castello di Monsanto – Vigna Il Poggio

Grande intensità olfattiva, regala note di rosa macerata, marasca sotto spirito, prugna, tabacco da pipa e grafite, tocco di liquirizia e moka.  Caldo e robusto al gusto, precisa scansione tannica e virtuosa freschezza. 95/100

Chianti Classico DOCG Gran Selezione 2018 Cecchi – Valore di Famiglia

Ampio nelle note iniziali di frutta surmatura, ciliegia, ribes nero e viole, poi felce, humus, cenno boisè e spunti balsamici. Sorso pieno, ricco e avvolgente, tannini vigorosi e tenace vena acida. 91/100

Chianti Classico DOCG Gran Selezione 2018 Ormanni – Etichetta Storica 

Naso raffinato, di violetta e rosa appassita, tocchi di ribes e more di rovo, pepe, tabacco dolce e cuoio, balsamico. Al gusto ha sostanza e nerbo, ricco, pieno, tannino deciso. 92/100

Chianti Classico DOCG Gran Selezione 2018 Rocca di Montegrossi – Vigneto San Marcellino

Olfatto intrigante dai ricordi di viole appassite, sottobosco, more, visciole, felce, erbe officinali e in fondo china, liquirizia e mentolato. Palato pieno e vigoroso, egregio nella maturazione tannica e scia acida, buono l’allungo. 91/100

Chianti Classico DOCG Gran Selezione 2018 Terra di Seta – Assai 

Naso super, tocchi di viola appassita, alloro, timo poi frutti neri, prugna, liquirizia, tabacco e china. Bocca fresca, dinamica, piacevole, elegante nella veste tannica, corretto nella freschezza, minerale e sapido. 94/100

Chianti Classico DOCG Gran Selezione 2018 Tregole – Vigna degli Asini 

Sensazioni delicate di violette, lamponi e prugne, poi vira verso lo scuro di tabacco, resina, legno di sandalo e liquirizia. Corpo solido, caldo, vigoroso, invitante per la vena acida, dai tannini ben integrati. 91/100

Chianti Classico DOCG Gran Selezione 2018 Vecchie Terre di Montefili

Al naso regala un pot-pourri di frutta rossa, viole e rose appassite, erbe aromatiche, corteccia, cuoio e cenni balsamici. Bocca rigorosa e austera, di grande impatto fra raffinata tannicità, freschezza e buona spinta alcolica. Persistente. 92/100

Chianti Classico DOCG Gran Selezione 2017 Acquadiaccia

Sa di amarene, ciliegie e more assieme a tabacco, legno di cedro e resina, soffio di tabacco e moka. Fresco e caldo al palato, con tannini compatti e deliziosa scia sapida. Molto elegante. 93/100

Chianti Classico DOCG Gran Selezione 2017 Belvedere Campòli/Guicciardini – Il Tabernacolo 

Naso deciso sulle note di viola, confettura di ciliegie e more, leggera traccia eterea, terra bagnata e corteccia, spezie e soffi balsamici. Bocca ricca e calda, grintosa trama tannica e stuzzicante freschezza. Vino fine e persistente. 94/100

Chianti Classico DOCG Gran Selezione 2017 Castello di Radda – Vigna Il Corno

Apre a note di viole appassite, prugne e ciliegie in confettura, poi offre toni più scuri di macchia mediterranea, sottobosco, viole appassite e cuoio.  Bocca calda, ricca, intensa, grintosa trama tannica e stuzzicante freschezza. 92/100

Chianti Classico DOCG Gran Selezione 2016 Tenuta Cappellina – Canto Dieci

Ricordi netti  di frutti rossi e neri, mora e amarena, rose rosse, spezie orientali, tabacco dolce, cuoio. Pieno al palato, caldo, armonico, grande intensità stemperata dalla freschezza e da tannini  ben integrati. 95/100

Chianti Classico DOCG Gran Selezione 2016 Tenuta di Nozzole – Giovanni Folonari

Alle note iniziali di marasca e mora fanno seguito profumi di corteccia, pepe nero, menta e tocco di scorza d’arancia. Elegante al palato, fragrante nella freschezza, con tannini sottili e ben presenti. Ottima la persistenza. 92/100

Chianti Classico DOCG Gran Selezione 2016 Tenute Squarcialupi – Squarcialupi 

Regala sentori di marasche, mirtillo e sottobosco, avvolti a note scure di pepe e tabacco. Sorso caldo, misurato nel rapporto polpa-calore, misurato nel tannino. 90/100

Chianti Classico DOCG Gran Selezione 2016 Villa S.Andrea – Montelodoli 

Nette le sensazioni di ciliegie rosse, prugna matura, poi sottobosco, corteccia, viola, sottofondo balsamico, cacao, spezie dolci e fini sentori di pepe nero. Sorso soddisfacente, fine nella trama tannica, apprezzato nella freschezza e persistenza. 90/100

Chianti Classico DOCG Gran Selezione 2015 Castello di Cacchiano – Millennio

Naso caldo, ricco, un’intensa note di confettura di more e mirtilli apre a tocchi di tabacco, fumo, pellame, china, liquirizia, ematico, ruggine. Sorso di grande statura, raffinato e completo, tannino finissimo e grande persistenza.  96/100

Chianti Classico DOCG Gran Selezione 2015 Losi Querciavalle – Losi Millennium 

Folate di liquirizia e moka svelano una miscela ricca di fragola e ciliegia surmatura, spezie scure e macchia mediterranea. Assaggiodi splendida finezza, ricco, denso, tannino ancora deciso, ottimo equilibrio. 95/100

Chianti Classico DOCG Gran Selezione 2015 Pieve di Campoli – Cortine 

Svela al naso tocchi di more e fragole, viole appassite, pepe nero, erbe aromatiche e soffio mentolato. Sorso saporito e caldo, marcata da calore e vigore tannico, buono l’allungo. 92/100

Chianti Classico DOCG Gran Selezione 2015 Poggio a Campoli – Campolaia

Cattura il naso con note calde e balsamiche, ciliegia sotto spirito, fragola di bosco, viola, un bel vegetale di terra bagnata, sottobosco, tabacco e sensazioni ferrose. Assaggio ampio, calore e struttura aprono a un tannino mascolino evidenziato da freschezze e sapidità, ottimo l’allungo. 92/100

Chianti Classico DOCG Gran Selezione 2015 Scheggiolla

Ricordi di ciliegie ed amarene, scia balsamica,china, liquirizia. Gusto caldo, ricco, materia fitta, tannino perfetto, grande intensità e persistenza. 95/100

Chianti Classico DOCG Gran Selezione 2013 Tenuta Villa Trasqua – Nerento

Vino autentico, grande interprete dell’annata 2013. Scuro, austero all’olfatto, apre a note di piccoli frutti rossi e neri in confettura, sottobosco, humus, felce e terra bagnata, poi tocchi mentolati, liquirizia dolce, pepe nero. Sorso elegante, pieno, deciso nella nota fresco-sapida, tannini di estrema raffinatezza. Armonico. 93/100

L’autenticità in tavola

Ci troviamo nel Chianti Rufina, una terra d’incanto che è un tripudio di ulivi e vigneti, un angolo di Toscana incontaminato e bellissimo. L’agriturismo Podere Belvedere Tuscany è abitato da numerose specie di animali da cortile che, dopo aver goduto appieno di una vita appagante e al naturale, riforniscono la cucina di Edoardo Tilli assieme alle numerose botaniche provenienti dai campi e dall’orto. Larga parte degli ingredienti, qui, è autoprodotta, frutto di questa terra ricca e generosa. Materie prime genuine, che riflettono nel sapore la loro autenticità e che permettono allo Chef, per dirla con Annie Marquier, di “scoprire il fuoco sacro, il fuoco della sua anima. E di fare in modo che la vita intera sia l’espressione di questa anima. La cosa più bella che possa capitare a un essere umano.

Quando tutto questo accade, infatti, l’autenticità traspare in qualunque atto si realizzi. Può trovarsi nel mungere una mucca, nell’accarezzare una spiga di grano, nello stagionare un cervo o una vacca vecchia e infine cucinarla. Con il fuoco, vivo e sincero. In questa serie di atti, tanto atavici quanto contemporanei, si nasconde il talento e la verità di Edoardo Tilli. Un talento che dire poliedrico è forse riduttivo. Un talento che va dal cuocere una carne alla perfezione, dopo averla selezionata e stagionata, al creare un piatto come Coscio di daino frollato, ostrica alla griglia e vellutata di erbe amare. O come Rognone alla griglia, albicocca fermentata, acetosella, scampo laccato con strutto di vacca, bottarga di interiora di agnello. Sovrastrutture? Sovrapposizioni? No. Verità, tanta verità nel piatto. E si sente. 

Per dare la possibilità ai nuovi clienti di sperimentare i piatti più conosciuti di Belvedere, il menù “Invicta” si è di recente evoluto nel menù “Vixit“, dal latino vissuto, ossia un percorso costruito lungo le tappe fondamentali del percorso di crescita dello Chef. Accanto a questo, due nuove proposte: il menù degustazione “Fieri“, avvenire, e il menù “Omnia“, tutto, che della filosofia di questo luogo ogni cosa racchiude. Questi ultimi sono due menù che non danno risposte facili e rotonde, ma indicazioni interessanti sull’articolata, complessa e studiata opera della cucina. Una cucina che dispensa schiaffi come carezze.

Una cucina libera e priva di confini

Il benvenuto della cucina si concretizza in un Brodo di gallo nero Ayam Cemani frollato 60 giorni e cotto nel coccio sulla brace, salato con garum di pollo arrosto; una pozione benefica che favorisce la digestione delle portate che seguiranno. Nella tazza da tè, prima di versarci il brodo con la teiera, viene presentato un uovo di quaglia marinato e cotto in stile giapponese, con dei fiori di calendula essicati raccolti attorno al Podere.

Seguono le intramontabili Olive finte; un rimando all’ubicazione di Belvedere, circondato dall’oliveta. Per realizzarle si utilizza lo stampo di un’oliva Santa Caterina toscana colmato di yogurt di kefir, marmellata di fichi e olio di alloro; tutti ingredienti rigorosamente autoprodotti. Si prosegue con il Tartufo finto, un boccone formato da un tuorlo d’uovo svuotato della sua parte liquida e ricolmato con una fonduta di Parmigiano Reggiano 60 mesi al tartufo, impanato con carbone vegetale e farina di riso e finalmente fritto. E ancora le Polpettine di recupero, per le quali ci si serve del lampredotto rifatto e della testina di cervo. La cialda a farfalla di senape, miele e pomodoro giallo con semi di senape marinati nel tosazu e polvere di frutti, pomodoro e limone. Interessante il Koji arrostito con shoyu di cannellini, che sviluppa sentori simili a quelli della carne. Infine la vellutata di rapa rossa con miele di castagno, acetosella e uova di trota marinate in un garum di lievito e il Bao.

La prima portata consiste in un Boccone di anguilla alla griglia laccato al tavolo – così che la laccatura non diventi eccessivamente coprente – con una teriyaki fatta con garum di anguilla di recupero e wasabi grattugiato al tavolo da radice di 3 anni. Un boccone semplice e molto piacevole, ma di elevatissima qualità e artigianato.

La Tartare viene servita nella sua essenzialità. Il piatto vuole presentare la carne nella sua estrema essenza che, tuttavia è assai preziosa. La carne viene infatti frollata per quasi tre mesi prima di essere reidratata con un fermentato di selvaggina e un goccio di olio di oliva. Il risultato è un sapore intenso e complesso. La frollatura fatta in alta umidità rende elegante la carne e fa sorgere e percepire dei sentori vegetali variegati. La Crêpe di sangue di maiale con pesto di finocchietto selvatico, diverse varietà di senapi con i propri fiori, rifinita con una salsa di koji lattofermentato, è un’accentuazione e riproduzione di quel sentore vegetale che si scopre nella tartare.

L’incontro tra terra e mare si presenta sotto forma di un boccone di Coscio di daino frollato in alta umidità, così da tirare fuori sentori salmastri, con ostrica alla griglia, ricoperto con una vellutata di erbe amare. Un infinito di ostrica. Un altro piatto di incontro gustativo e olfattivo tra terra e mare è il Rognone alla griglia, con albicocca acida (fermentata), acetoselle, scampo laccato con dello strutto di vacca e zucchero di canna, lievemente arrostito. Al tavolo viene aggiunta della bottarga di interiora di agnello, che all’odore ricorda la vera bottarga, mentre in bocca esprime l’intensità della carne.

Si prosegue con il Carpaccio di colombaccio alla griglia con mix di spezie e sugo d’interiora; Cosce con marmellata di fichi e olio all’alloro; Filetto marinato nel suo garum e cotto appena da un lato; spiedino di petto laccato con salsa di miso e aceto di riso tosazu; due fette di salamino di colombo maturo e, infine, il brodo ghiacciato con erbe fresche aromatiche, ad accompagnare la coscia affumicata e impanata nella polvere di fiori di sambuco con fiori freschi di erba aglina. Quindi il Musetto di maiale cotto nel latte in pressione e i suoi succhi di rilascio fatti a crema con mandorle tostate, brodo di limoni, burro bruciato, scalogno e senape.

Si procede con il turno della griglia, un trittico inaugurato dalla Bistecca alla griglia, che in realtà presenta pezzi di diverse età, di diversi muscoli e di diverse frollature. Dalla Frisona di 10 anni con 300 giorni di frollatura, alla Jersey di 5 anni con 110 giorni. Segue una fetta di Cecina di bue stagionata per due anni e mezzo, servita con peperone corno sottaceto.

La Faraona alla griglia con miso di ceci, crema di sesamo tostato e zucchero filato è succosa come non ci si aspetterebbe da una carne di questo tipo alla griglia. Essa viene cotta, coperta, ad una distanza di 40 cm sopra la griglia, lentamente, così da mantenere il calore e il fumo. Lo zuccherò rende molto appetibile il boccone, lo bilancia, lo contiene. Il Capriolo alla griglia scuoiato al tavolo, frollato 60 giorni, presentato con il suo fondo, nocciole leggermente annerite e pancetta di Mangalica, si scioglie in bocca esprimendo eleganza e delicatezza, tutto ciò che non ci si aspetterebbe dalla selvaggina.

Infine il Sottobosco, un risotto acido con mela sciroppata, polvere di cipresso, funghi e lamponi gelati e la Tagliatella al ragù di cervo vecchio, con garum di cervo e miele di cipresso. Un grande lavoro di arrostitura e rifinitura, con il garum a rendere il piatto imponente nel sapore, ma mai esagerato in termini di pesantezza.

A conclusione del percorso vengono serviti una Panna cotta con burro di capra, lemongrass e Caviale Calvisius Siberian italiano; un Lime muffato, dove il lime viene sbollentato, svuotato, inoculato con spore di aspergillo e completato con mousse, crumble e marmellata di fichi; una Girella di sfoglia, timo e sale Maldon con crema inglese al rhum e fava tonka.

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L’eleganza del desco chiantigiano

Se non fosse per la bellezza incontaminata del paesaggio, di fama mondiale, del Chianti, difficile sarebbe individuare sull’atlante Villa a Sesta. Un minuscolo gioiello di 40 anime fortunate, che vivono circondati da colline su cui scorrono interminabili i filari delle viti. Su questo palco va in scena la performance gastronomica de L’Asinello dello chef Senio Venturi e della moglie Elisa Bianchini, donna di sala dal tocco discreto e premuroso. Ricavato da un’antica stalla per gli asini, questo ristorante sembra aver conservato la testardaggine, positiva, dell’equide: la tenacia nel far scoprire, e valorizzare, lo scrigno delle tradizioni e dei prodotti locali.

L’ambiente caloroso richiama immediatamente la classica allure toscana, carica di storia e calore rurale. Pochi coperti per un percorso che mostra scorci di solido classicismo tecnico e territoriale. Tra i piatti che ci hanno maggiormente colpito, la zuppa di funghi e vitello, dove il capovolgimento di consistenze tra la carnosità del fungo e la fondente morbidezza della tartare di vitello nel suo fondo esprimono un intrigante equilibrio. Oppure gli ottimi ravioli cacio e pepe, ragù di agnello, pere e zafferano sembrano distillare in maniera inequivocabile gli ingredienti iconici raccontando, in golosi bocconi, il bucolico toscano circostante. Peccato per il risotto fagiano e mandorle, da cui ci saremmo aspettati una spinta molto più marcata sulla timbrica della cacciagione, autentico feticcio regionale, in questo caso ulteriormente indebolito dalla delicatezza della mandorla.

Ciò detto tutto il percorso esprime, a L’Asinello, grande calore, specchio della cura e della dedizione che Senio ed Elisa dedicano ad ogni ospite, in perenne omaggio al loro territorio: le colline del Chianti.

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