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Barcelona: la vida tapa! – Prima parte

Gaudì, Leo Messi, Adrià, Mirò, Eusebi Güell, funivia del Montjuïc, mare, sole, tapas, Camp Nou, Sagrada Familia, paella, spiaggia, ramblas, divertimento, movida, colore, integrazione, ordine, caos, orgoglio: continuate voi con tutte le parole che vi vengono in mente, per etichettare questa meravigliosa città.
Tutto qui, tutto dentro Barcellona, così grande eppure così piccola, dove tutto sembra a portata di mano, una città vivibile come poche altre in Europa: la spiaggia e il mare a due passi da un centro storico vivo, il clima, le opportunità turistiche e non solo, rendono questa meta un unicum.

Così come la gastronomia: Barcellona è uno dei poli mondiali della cucina d’autore, le novità si succedono a ruota continua ed è davvero difficile scegliere gli indirizzi da provare.
Vi abbiamo parlato e vi parleremo di alcuni dei ristoranti più famosi, quegli indirizzi a cui dedicare più tempo e, a volte, anche più soldi.
In questo articolo e nel prossimo vorremo invece fare una carrellata veloce su alcuni locali meno impegnativi ma non meno soddisfacenti: pasticcerie, tapas bar, hamburgerie, tutte sotto il grande cappello della qualità e del divertimento assoluto.
Sì, divertimento: la caratteristica distintiva di tutti i locali di successo di Barcellona.
Perché il modo di mangiare o bere non può che essere lo specchio della società in cui ci si trova: è solo un altro modo di conoscere un luogo che si decide di vivere, un modo decisamente piacevole.
¡Buen Viaje!

La pastisseria Barcelona
La pasticceria Barcelona, Barcellona
Cominciamo questo tour da una grandissima pasticceria.
Josep Ma Rodriguez Gerola, campione del mondo pasticceria 2011 in team con Jordi Bordas e Julien Álvarez, a soli 29 anni stupisce con una serie di preparazioni incredibili.
Il locale ha anche dei tavoli per la degustazione, cosa per niente scontata in molte pasticcerie di successo. I dessert sono semplicemente meravigliosi, spesso costruiti con una base croccante e una morbida mousse sopra. Il Pur chocolate resterà a lungo nella nostra mente.
La pasticceria Barcelona, Barcellona
La pasticceria Barcelona, Barcellona
La pasticceria Barcelona, Barcellona
La pasticceria Barcelona, Barcellona
La pasticceria Barcelona, Barcellona
Mojito: mousse leggera di lime e menta con crema di lime e tenera torta di mandorle.
mousse al mojito, La pasticceria Barcelona, Barcellona
mousse al mojito, La pasticceria Barcelona, Barcellona
Pur chocolate: mousse fondente di cioccolato guanaja 70%, biscotto croccante al cioccolato, glassa nera lucida.
pur chocolate, La pasticceria Barcelona, Barcellona
pur chocolate, mousse al mojito, La pasticceria Barcelona, Barcellona

Escribà
Escribà, Barcellona
Escribà, Barcellona
Una istituzione della città catalana, fondata nel 1906 al 546 della Gran Via Corts Catalanes.
I tre figli di Antoni Escribà, il “mago del cioccolato” mancato nel 2004 all’età di 74 anni, continuano l’opera dell’illustre padre, sfornando dolci di altissimo profilo.
Escribà, Barcellona
Escribà, Barcellona
Anche in questa pasticceria sono presenti tavoli per la degustazione, anche se il locale non risulta particolarmente confortevole (incredibili le dimensioni lillipuziane della toilette).
A nostro avviso le preparazioni sono leggermente inferiori a quelle di Rodriguez Gerola, ma stiamo comunque parlando di assolute eccellenze.
Da Escribà si preferisce l’abbondanza e la complessità, sovrapponendo ingredienti diversi. Tecnicamente siamo ad altissimi livelli.
E’ presente anche una succursale sulla Rambla nella splendida Casa Figueras.
pasticceria, Escribà, Barcellona
pasticceria, Escribà, BarcellonaIl pane.
pane, Escribà, Barcellona
pane, Escribà, Barcellona
Maduixots (fragole): pâte sucrée, crema di mandorle, crema leggera e fragole fresche.
maduixots, Escribà, Barcellona
Angie: spugna di cioccolato, gelatina di lampone, croccante di nocciole, crema di vaniglia e topping al cioccolato nero.
angi, Escribà, Barcellona

Bar Pinotxo
Bar Pinotxo, Barcellona, Mercado de la Boquería
Posto numero 466, Mercado de la Boquería.
Non si può venire a Barcellona e non passare di qui. Non parliamo solo dello splendido mercato, ma anche di questo food-truck che, nonostante gli elevati numeri e le frotte di turisti, mantiene una altissima qualità del cibo.
Il Mercato.
Barcellona, Mercado de la Boquería
Barcellona, Mercado de la Boquería
Barcellona, Mercado de la Boquería
Barcellona, Mercado de la Boquería
Barcellona, Mercado de la Boquería
Barcellona, Mercado de la Boquería
Barcellona, Mercado de la Boquería
Juanito Bayen, sempre lì al suo posto da tempo immemore, e suo nipote Jordi Asín portano avanti la tradizione della grande cucina di mercato. Aspettate il vostro turno e prendete posto nei pochi sgabelli disponibili (meglio evitare gli orari di punta), quindi lasciatevi guidare dalla vostra fame o, meglio, dalla vostra curiosità.
Tutto eccellente, una sosta che vi divertirà e vi farà aprire gli occhi sul significato della parola “ristorazione”.
Barcellona, Mercado de la Boquería
Barcellona, Mercado de la Boquería
Barcellona, Mercado de la Boquería
Calamaretti con fagioli.
calamaretti con fagioli, Barcellona, Mercado de la Boquería
Ceci: cipolla, uvetta, pinoli, butifarra negra e aceto balsamico.
ceci,cipolla, Barcellona, Mercado de la Boquería
Crocchette di formaggio e di prosciutto.
crocchette di formaggio, Barcellona, Mercado de la Boquería
Crocchette di formaggio, Barcellona, Mercado de la BoqueríaGamberi.
Gamberi, Barcellona, Mercado de la Boquería
Aragosta.
Aragosta, Barcellona, Mercado de la Boquería
Funghi.
Funghi, Barcellona, Mercado de la Boquería
La coda stufata.
Coda Stufata, Barcellona, Mercado de la Boquería

Tapas24
Tapas24, Barcellona
Uno dei locali di maggior successo di Carles Abellan, lo stesso proprietario del Suculent e di altre insegne della città catalana. Su quale sia il protagonista, il nome del locale è molto chiaro: tapas, a volte tradizionali, altre volte più creative, ma sempre rilette in chiave gourmet.
Tutte di buone qualità, non si urla al miracolo (se non per il mc-foie burger, preparazione da grande ristorante) ma si sta molto bene spendendo in ogni caso il giusto.
Tapas24, Barcellona
Bravas.
Bravas, Tapas24, Barcellona
Pan y tomate.
pan y tomate, Tapas24, Barcellona
Ceviche di corvina.
Ceviche, Tapas24, Barcellona
Crocchette di prosciutto.
crocchette di prosciutto, Tapas24, Barcellona
crocchette di prosciutto, Tapas24, Barcellona
Crocchetta di pollo.
Crocchetta di pollo, Tapas24, Barcellona
Mc-foie Burger: burger con ganache al foie gras.
Mc- Foie Burger, Tapas24, Barcellona
Bikini comerc 24: sandwich con prosciutto, tartufo nero e mozzarella di bufala.
Bikini Comerc 24, Tapas24, Barcellona
Calamaretti fritti.
Calamaretti fritti, Tapas24, Barcellona

Continua…

C’era una volta la trattoria di paese. Alle volte era abbinata al bar-pasticceria, in cui si sfornavano prelibati dolci locali, in cui gli autoctoni, ma anche i forestieri di passaggio, trovavano ristoro a pranzo e cena con una cucina semplice, fortemente radicata al territorio ed al contesto, schietta, sincera, genuina. Un tempo tutte queste paturnie sul kilometro zero non esistevano. Giocoforza i prodotti erano quelli trovati lì vicino. Per ragioni economiche ma anche per motivazioni logistiche. Trattoria di paese, dicevamo, in cui non si ricercava raffinatezza ma qualità del prodotto impiegato certamente sì. Oggi il mondo è cambiato alla velocità della luce. Dal baratto ad una economia gonfiata e ricca di eccessi, in cui la stragrande maggioranza delle transazioni economiche è fatta sul nulla. Anche la gente è cambiata, ritmi vorticosi, meno radicamento al territorio, più cosmopoliti e meno contadini. E quindi la vecchia trattoria-bar-pasticceria di paese dov’è finita?
Chi ha saputo trasformarsi, adeguarsi ai tempi moderni, rivedere un vecchio ma funzionante andazzo in una veste più consona ai tempi d’oggi ha vinto ed è sopravvissuto. Sirani è il condensato di moderno e tradizionale. Ha vestito la sua pasticceria di contenuti e arredi moderni, anche le tecniche sono evolute e conseguentemente è diventato un punto di riferimento per il bresciano, e non solo. Poi il ristorante, in cui ha elaborato lo sfizioso gioco serale del giro pizza degustazione. Prodotti di elevatissima qualità, non propriamente tutti a kilometro zero (ma chissenefrega aggiungo io), con un conto finale all’altezza dei tempi moderni e della qualità espressa. Alto. Ma oggi indispensabile, soprattutto qui, giù al Nord.
Quello che abbiamo assaggiato io ed i miei commensali era tutto tra il buono e l’ottimo. Curato, semplice, non troppo elaborato. Ma certamente di alto standing, almeno nel prezzo. Poi la pasticceria è un viavai di clienti tutto il giorno, che si fermano per un ottimo caffè, due pastarelle molto curate, una brioche di grandissima qualità, un pezzo di cioccolato d’autore.
Al ristorante i condimenti sono importanti, decisi. Sale e olio la fanno da padrone, così come una materia prima di buonissimo livello. Sirani, la vecchia-nuova trattoria-bar, dove tutto il mondo è paese…

Minestrone vegetale concentratissimo…

Una eccitante focaccia con lo stracchino

Un buon patanegra…

Con il prosciuttino italico a fare da contraltare…

La patraguelica pizza da uomini veri, con acciughe, sale e olio in quantità…

Il grande cotechino, qui in assaggio…

Il panetun da 3 kg, imperioso…


Con abbinamento ardito!

Questa valutazione, di archivio, è stata aggiornata da una più recente pubblicazione che trovate qui

Recensione ristorante.

Siamo nel Bresciano. Qui Nerio Beghi, cuoco piegato per lungo tempo (e tutt’ora) alla pasticceria, ha aperto qualche anno fa un concept davvero intrigante. In una corte antica sapientemente ristrutturata ha posto una pasticceria bar da un lato, con ogni prelibatezza degustabile al momento, e un ristorante informale dall’altra parte, dove la sera si serve SOLO pizza, o meglio la Meta-pizza ispirata al buon Simone Padoan dei Tigli di San Bonifacio. A pranzo qualche snack curato (pata negra, acciughe cantabriche, qualche piatto cucinato, sandwitch e hamburger di qualità). (altro…)