Passione Gourmet italia Archivi - Pagina 2 di 2 - Passione Gourmet

Mappa Passione Gourmet

Un potente strumento a disposizione de lettore, una delle sezioni del nostro sito da sempre più apprezzate, è la nostra Mappa dei ristoranti, in grado di farvi trovare un approdo sicuro a tavola, in giro per il mondo.
Per ottimizzarla a dovere è stato necessario lavorarci parecchio, ma ora finalmente è di nuovo accessibile… e vi assicuriamo che l’attesa verrà ampiamente ripagata.

Dalla Home Page, il pulsante “Mappa” vi permetterà di accedere nella sezione dedicata. L’interfaccia grafica è semplicissima, e richiede soltanto le informazioni strettamente necessarie.

Mappa, Passione Gourmet

In primis è possibile dare il consenso alla geolocalizzazione (apparirà automaticamente una richiesta dal browser, non appena si aprirà la pagina), per far si che il sistema riconosca la vostra posizione e vi indichi i ristoranti in quel momento a voi più vicini.

Mappa, Passione Gourmet

Qualora invece vogliate ricercare ristoranti in una località diversa da quella dove vi trovate, è possibile utilizzare la ricerca manuale, posta sopra la mappa.

E’ sempre necessario, come prima cosa, inserire una città o un paese nel campo “Città”. Qualora la mappa non riconosca il paese inserito, provare ad aggiungere la provincia, il CAP o sostituirlo con un paese immediatamente limitrofo.
La ricerca viene effettuata di default all’interno di un raggio di 10km dalla località inserita: qualora vogliate ampliare il range, potete farlo nella tendina “Distanza”, ove troverete le opzioni 10, 30, 50, 100 o 200km.

I due campi successivi servono soltanto ad affinare la ricerca, qualora vogliate scremare ulteriormente i risultati in funzione del ristorante e del suo giudizio.
All’interno della tendina “Tipologia” è possibile selezionare i ristoranti a seconda della loro natura: “Tutti” (default), “Cucina Moderna” (i ristoranti con voto in Rosso), “Cucina Classica” (i ristoranti con voto in Oro), “Pizzeria” (le mozzarelle), “Trattoria” (le cipolle).
L’ultima tendina, il campo “Voto” è dinamica in funzione della tipologia scelta: nel caso vengano selezionati i ristoranti (moderni o classici) appariranno i cinque range di votazione (dal 14 in giù, 15/16, 16/17, 17/18, 19), mentre per quanto riguarda Pizzerie e Trattorie i range di votazione diverranno 1/2/3 mozzarelle o 1/2/3 cipolle.

Mappa, Passione Gourmet

Cliccando su uno dei mark che apparirà sulla mappa, comparirà una finestra di preview dove si troveranno il nome del ristorante, il suo indirizzo, il numero di telefono, il voto ed un link ( il pulsante “Leggi”), che reindirizza alla scheda PG più recente.

Mappa, Passione Gourmet

Contestualmente alla mappa abbiamo introdotto una semplice ma efficace versione mobile; collegandosi da smartphone al nostro sito lo switch avviene in automatico, qualora ciò non avvenga collegarsi a m.passionegourmet.it.

Mappa, Passione Gourmet

L’accesso al sito avverrà direttamente sulla mappa e, se GPS e consenso alla localizzazione del vostro dispositivo sono attivati, verranno immediatamente mostrati i ristoranti compresi nel raggio di 10km dalla vostra posizione. Se desiderate aumentare il raggio di ricerca, inserire manualmente la città ed il range (10, 30, 50, 100 o 200km) nei due campi sotto la mappa.

Cliccando sul campo “Articoli”, in alto a sinistra, potrete accedere a una lista degli ultimi articoli pubblicati su Passione Gourmet, mentre cliccando su “Site” è possibile accedere al sito tradizionale.

Per qualsiasi segnalazione in merito scrivete a webmaster@passionegourmet.it… e buon utilizzo!

520

Le grandi qualità imprenditoriali di Oscar Farinetti sono evidenti. E’ stato il primo ad aver compreso come sfruttare commercialmente su larga scala, e al meglio, l’enorme potenziale del patrimonio enogastronomico italiano rendendolo accessibile e, soprattutto familiare, a tante persone dentro e fuori dei confini nazionali.
Il risultato è un piccolo impero fondato con coraggioso spirito mercantile, che rappresenta, pur non essendo tutto dello stesso livello qualitativo, una solida realtà e una prestigiosa vetrina per il nostro paese.
Tra le diverse succursali, quella capitolina, aperta da poco più di un anno, è davvero di dimensioni considerevoli.
Oltre ai tipici ristorantini dall’approccio molto easy, ciascuno dedicato a una specifica branca dell’universo gastronomico, e alla miriade di articoli dislocati ai vari livelli dell’edificio, è presente al terzo e ultimo piano il fiore all’occhiello della struttura.
Si tratta del ristorante di punta, pomposamente chiamato Italia, vero e proprio sunto di tutto quanto presente ai piani inferiori.
La bella sala ampia, molto accogliente, con luminosa vetrata a giorno e ormai “regolare” cucina a vista, funge da scenario ideale per tre opere originali di Modigliani, a testimonianza del mai troppo celebrato nostrano estro artistico.
Il menù è rigorosamente suddiviso in venti pietanze, cinque per ogni portata, ciascuna campione, ciclicamente, di un piatto regionale.
Il nostro paese è così interamente rappresentato da ricette eseguite, più che interpretate, con cura professionale anche se, a dirla tutta, lo spirito del progetto necessiterebbe di una versatilità che sembra piuttosto latitante.
Il proposito, infatti, è quello di essere rappresentativi a 360°, col risultato che la cucina di alcune regioni è riprodotta più felicemente, quella di altre meno.
Nel primo caso possiamo senz’altro annoverare un cervo marinato con rapa rossa, mela e rafano assai convincente e gustoso, oltre agli agnolotti del plin al sugo d’arrosto ineccepibili per fattura ed esecuzione.
Maggiori perplessità hanno destato il risotto alla marinara, penalizzato da cottura e mantecatura perfettibili, mentre un po’ greve e dominante è apparso l’accompagnamento di peperoni arrosto e cipolla per quanto riguarda un’orata peraltro ben cotta.
Si resta confusi perché sembrano quasi esserci due mani distinte in cucina, che rendono l’offerta non uniforme e piuttosto oscillante.
I dolci non vanno oltre la diligente attuazione di elementi base della pasticceria senza particolari guizzi né errori manifesti.
La cantina è fedelmente legata al nostro territorio con escursione in Francia attraverso una discreta varietà di champagne.
E’ presente anche, e sembra doveroso segnalarlo, una lista internazionale di vini biologici che permette di scegliere bottiglie interessanti dai ricarichi abbastanza ragionevoli.

Mise en place
520
Amuse-bouche: tartare di pezzogna con pesca e cipolla rossa.
520
Cialde con semi di papavero.
520
Pani.
520
Arrosto di cervo marinato, marmellata di rapa rossa, mela e rafano.
520
Goloso il “Bacalà” alla vicentina con soffice di patate.
520
Crudo di seppia con scarola alla romana.
520
Risotto alla marinara, abbastanza deludente.
520
Onesto minestrone su pesto di guanciale croccante, patate e pan grattato.
520
Agnolotti del plin al sugo d’arrosto di manzo, maiale e coniglio, forse in quantità un po’ troppo generosa.
520
Convincenti scampi alla busara su polenta bianca.
520
Orata con peperoni arrosto e cipolla bruciata.
520
Molto buono il pollo alla birra e zafferano su salsa di asparagi.
520
La grolla: cremoso al cioccolato, crumble di caffè, nocciole, gelatina di grappa e granita al Genepy.
520
Fragole con cotto di fichi, gelatina di aceto di lampone e gelato alla crema.
520
Soufflè al cioccolato, gelato al pampepato e marmellata di albicocche
520
Petit fours
520
Dall’interessante e apposita lista di produttori “triple A” ecco l’elegante Anjou blanc di Ferme de la Sansonniere.
520
L’italianissimo friulano di Le Vigne di Zamò.
520
Sala
520
Particolare del terzo piano.
520
Eataly…
520

Non vorrei proprio fare lo strizzacervelli da quattro soldi, ma un’analisi di qualsivoglia tipo è la mia stessa mente urlante che me la richiede. Anche a rischio di prendere qualche cantonata, ma il mio pensiero ha voglia di fluire e fa scorrere veloci le dita su questa vecchia tastiera.
C’è stato un oggi nella storia dell’Osteria Francescana in cui tutto è cambiato: non so quando esattamente sia avvenuto e non so nemmeno cosa sia frullato nella testa di Massimo Bottura in quel dato momento. Ma c’è stato un prima e un dopo, ed è da quel punto che è iniziata la cavalcata senza fine del locale di Via Stella. (altro…)