Valutazione
Pregi
- La solida cucina di un cuoco con grande esperienza nella selezione della materia prima.
Difetti
- La selezione delle bollicine in carta, carente sul versante francese.
Un solido cuoco austriaco a Taormina
Andreas Zangerl è uno chef carinziano. A differenza dei turisti austriaci, però, non è di passaggio. Ormai trapiantato nel gioiello sospeso tra l’Etna e lo Jonio dai tempi gloriosi del Casa Grugno, ovvero quando, a metà anni novanta, i ristoranti della zona (per non dire della Sicilia tutta) non presentavano offerte ricercate e Casa Grugno fu, appunto, un pioniere.
Proprio da quell’esperienza lo chef ha consolidato l’esperienza e la meticolosità nella selezione della materia prima locale unendo le stesse alla precisione mitteleuropea e alla passione per le ricette della tradizione siciliana. I suoi crudi di pesce, già a quei tempi, erano famosi e, ancora oggi, lasciano pienamente soddisfatti per la qualità espressa.
Oltretutto, oggi Andreas ha un’attività tutta sua, e di assoluto valore paesaggistico, per giunta, dato che è collocata di fronte ai meravigliosi giardini della Villa Comunale di Taormina sul terrazzamento che affaccia sulla costa dei Giardini Naxos.
Ed è bello ritrovare una grande mano che reca rispetto assoluto alla materia prima, tanto che già il suo crudo di pesce e crostacei con olio d’oliva affumicato ci ha pienamente soddisfatto. Ottimi, per semplicità e freschezza i paccheri di Gragnano con pesce spada e mentuccia o lo spaghetto con gamberi di Mazara del Vallo e pomodorini (al quale recriminiamo soltanto qualche istante di troppo nella cottura della pasta). Il tatakiCon tataky si intende una tecnica di preparazione del pesce o della carne tipica della cucina giapponese, in cui la carne o il pesce vengono scottati rapidamente su una padella rovente, marinati in aceto, affettati e ricoperti spesso di gomasio o sesamo.... Leggi di tonno rosso del Mediterraneo è poi un must della casa, consigliatissimo per la qualità del pescato.
Anche sulla carne, lo chef, sa il fatto suo presentando una cottura perfetta del filetto di maialino con pere e verdure al vapore. Ma ci sono anche incursioni comfort, con panini caldi di diverse tipologie. Per i dolci segnaliamo un grande strudel di mele, col quale lo chef sembra avere molta familiarità, come del resto vale per ogni suo piatto proposto.
La cantina è incentrata sulle migliori etichette locali ed è ben impostata. Peccato solo per la risicata scelta di bollicine francesi importanti.
Il servizio, non velocissimo a serata inoltrata e locale pieno, è però cortese e sa ben consigliare.