Passione Gourmet Il Chiostro di Andrea Archivi - Passione Gourmet

Grand Royal

Un ristorante d’albergo, e molto di più, a Courmayeur…

Andrea Alfieri, chef del Grand Royal e del Bistrot annesso, è una nostra vecchia conoscenza. Il suo locale di Milano, Il chiostro di Andrea, funziona così a pieni giri che, da ormai due stagioni, il cuoco meneghino officia regolarmente qui, nella mondana Courmayeur.

In un ristorante d’albergo, che si occupa dalle colazioni alla cena dei suoi ospiti, certo, ma che non disdegna di concedersi anche a quelli esterni e con una carta davvero interessante, sia nel prezzo che nelle opzioni dell’offerta. Due menù degustazione, da cui si può attingere anche alla carta, e un breve menù che cambia in continuazione. Il risultato? Più che ottimo, e questo sebbene il voto che, benché arrotondato per eccesso, è specchio di una cucina golosa, ben risolta, curata, coi giusti contrappunti e in grado di rendere felice un ampio spettro di commensali, potenziali e non.

Grand Royal: una cucina armonica e golosa

Durante la nostra degustazione siamo stati attorniati dai molti clienti abituali, anche esterni. E trascorriamo il nostro percorso degustazione felici e piacevolmente cullati dalle note armoniche del foie gras, gambero e pesche noci, delle golose lumache fritte, dell’intrigante risotto al pino mugo, con lo sprint del lampone, a fare la differenza. Buono, anche se lievemente tenace, il cinghiale e ottimi i dolci, come quelli della colazione, pensati e realizzati dall’executive chef e chef del ristorante gourmet Paolo Griffa.

Un plauso alla sala, capitanata dalla moglie dello chef, Samantha Serafini e, alla cucina, certamente ad Andrea Alfieri e al suo braccio destro, da sempre, Roberta Zulian.

Bravi, bravi, bravi davvero.

La Galleria Fotografica:

Un chiostro quattrocentesco a Milano dove degustare curiosi assaggi gourmet

Andrea Alfieri, tra una consulenza e l’altra sta per cominciare una collaborazione con il Grand Hotel Royal di Courmayeur e intanto ha il suo buen retiro in questo chiostro quattrocentesco nel pieno centro di Milano, di fianco al Tribunale, sede e proprietà dell’Humanitas. E qui Andrea ha avviato una brigata giovane ed efficiente a cui lascia ampio spazio di manovra. Ma il suo timbro c’è, tutto e per intero.

Una visita gustosa nella Milano più nascosta e affascinante

E qui c’è il significato di una cucina golosa, rotonda, a tratti anche stimolante. A leggere i piatti e gli ingredienti, si rimane decisamente colpiti dall’ardire. Poi il risultato nel piatto, seppur piacevole e goloso, vira spesso verso note dolci e rassicuranti financo ruffiane, pronte ad accontentare tutti. Forse è giusto così. E al netto di questo piccolo dettaglio ci sentiamo di consigliare vivamente questo luogo, sopratutto nella bella stagione, perché avrete occasione di degustare piatti interessanti in un chiostro del quattrocento. Con un conto finale che vi farà sorridere piacevolmente, aspetto non scontato nella odierna Milano da bere e da gustare.

Ottima la variazione di carciofo denominata Carciofo: arrosto ripieno di formaggio di capra al limone candito, brodo e flan, così come sono intriganti i Ravioli di parmigiano liquido, crema di fave e cappuccino al pepe nero e lardo, ottimi anche i secondi e gli altri antipasti, tutti degustabili in porzioni seppur ridotte comunque dignitose, le foto sono qui di seguito a mostrarlo.

Completano il quadro un ottimo e attento personale di sala e una carta dei vini, seppur stringata, con alcune interessanti ed originali proposte.

Il chiostro di Andrea, una visita nella Milano più nascosta e affascinante.

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