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L’Anteprima del Chiaretto di Bardolino 2023

Vino
Recensito da Angelo Sabbadin

Corvina Manifesto

Il 2 e 3 marzo le sale dell’Hotel Caesius Thermae e Spa Resort di Bardolino hanno ospitato l’anteprima del Chiaretto 2023, una denominazione che sta volando in termini di gradimento nel pubblico ma anche nei numeri.

Chiaretto di Bardolino annata 2022:

  • 100 produttori
  • 800 viticoltori
  • 2 uve obbligatorie, Corvina max 95%, Rondinella 5%.
  • 9,9 milioni di bottiglie vendute nel 2022
  • 60% export
  • 1.000 ettari di estensione dei vigneti (su 2.600 della denominazione Bardolino)
  • 12% la media di alcol

Viene venduto principalmente in Italia e Germania ma seguono paesi nuovi e interessanti coma la Francia, Scandinavia, Regno Unito, Paesi Bassi, Stati Uniti e Canada, Giappone.

Andrea Vantini, responsabile dell’area tecnica del Consorzio Chiaretto e Bardolino ci informa sull’andamento dell’annata 2022. La vendemmia è stata anticipata di circa otto giorni rispetto alla media degli ultimi anni. La gradazione zuccherina delle uve è stata superiore rispetto all’annata 2021, mentre l’acidità totale, pur inferiore nei confronti dell’anno precedente, è stata fortunatamente supportata dalle provvidenziali piogge di agosto. Ne è derivata, per il Chiaretto di Bardolino, un’annata equilibrata, dotata, insieme, di ottima struttura e di una equilibrata freschezza e sapidità.

Negli assaggi messi a disposizione per i giornalisti queste caratteristiche si sentono tutte, vini già in ordine, pronti a conquistare palati e mercati nazionali e d’Oltralpe, vini che hanno fragranza, freschezza, profumi, sorbevolezza, quella traccia fresco-sapida-salina unica che ne fanno un vino estremamente versatile, dall’aperitivo in poi. E’ servita una vera e propria Rosè Revolution…..compiuta dal 2014 in poi, per fare del vino rosa della sponda orientale del lago di Garda un  punto di riferimento del vino fragrante, fresco e leggero che non teme il confronto con le altre zone “rosa” europee e sopratutto con il passare degli anni, le degustazioni hanno dimostrato le sua perfetta evoluzione dopo 5-6-7- anni. Il Chiaretto di Bardolino è perfetto per ogni occasione, ad ogni ora, tutto l’anno. Come aperitivo o ad una festa in piscina con gli amici, durante l’estate al mare e in inverno sulla neve, abbinato a piatti di pasta e alla pizza, ma anche ai formaggi, al pesce e alla cucina asiatica.

La versatilità della Corvina, l’uva di gran lunga più importante nella produzione del Chiaretto di Bardolino ora utilizzata fino al 95% nell’uvaggio, la selezione corretta dei vigneti, la loro gestione agronomica e la scelta mirata dei tempi di raccolta non sono mai risultati così fondamentali come negli ultimi anni, segnati da cambiamenti climatici estremi in termini di scarsità delle precipitazioni e di elevati livelli delle temperature. Nonostante il lago di Garda sia ai piedi delle Alpi, il suo clima è mediterraneo e sulle sue rive fioriscono gli olivi, i limoni e la macchia mediterranea fornendo un habitat ideale alla Corvina usata per produrre il Chiaretto. Il caratteristico colore rosa pallido tendente all’aranciato del Chiaretto di Bardolino è dovuto al breve contatto del mosto con la buccia dell’uva Corvina, notoriamente povera di antociani per cui vi è una naturale vocazione alla produzione di vini di colore chiaro.

Il nome deriva Chiaretto deriva dall’aggettivo latino “clarum”, che significa “chiaro”. Le origini del Chiaretto risalgono all’epoca imperiale romana, quando vennero istituite le province della Gallia Cisalpina, che comprendeva il Lago di Garda, e della Gallia Transalpina, che includeva la Provenza. In entrambe le province, i Romani svilupparono la viticoltura attraverso il modello agricola della “villa rustica” e l’introduzione degli antichi torchi da vino. L’uso del torchio non prevede un contatto prolungato tra il mosto e le bucce dell’uva (che contengono le sostanze coloranti), per cui i vini prodotti in epoca antica nelle due Gallie erano di colore rosa. Il più antico documento locale che menziona la parola “Chiaretto” legata al vino è l’edizione del Vocabolario della Crusca stampato a Verona nel 1806.Il Chiaretto di Bardolino ebbe il riconoscimento della DOC nel 1968 all’interno della denominazione di origine del Bardolino (il nome allora utilizzato era Bardolino Chiaretto). Nella primavera del 2021, con la modifica del disciplinare di produzione, la denominazione ha adottato ufficialmente il nome Chiaretto di Bardolino, rimarcando ancora di più la forte identità territoriale del vino rosa veronese.

La degustazione

Gli assaggi più interessanti dell’annata 2022

Valetti, Chiaretto di Bardolino Classico 2022

Si riconoscono tutte le note più tipiche, frutti rossi succosi e croccanti, tocco floreale di bocciolo di rosa, rintocchi speziati, di erbe aromatiche e di buccia d’arancia. Bocca perfetta, intensa, sul frutto, di materia, vino dinamico e piacevole, buona la persistenza.

Vigneti Villabella, Chiaretto di Bardolino Classico 2022

Bagaglio olfattivo che regala profumi floreali di bocciolo di rosa, fruttato di mela, pesca, succo d’arancio, soffio minerale e speziato di pepe rosa. Sul palato è un vino che regala energia, più teso che largo, fresco, vibrante, piacevole, bella la sensazione fresco sapida.

Le Morette, Chiaretto di Bardolino Classico 2022

Rosa chiaro di piacevole intensità, olfatto che regala note fragranti e fini di  fragolina di bosco, pesca, bocciolo di rosa, succo d’arancia, buccia di mandarino, erbe aromatiche. Bocca fresca ma succosa, una materia presente ma garbata abbraccia freschezza e salinità per un assaggio fine, intenso e piacevole.

Tenuta La Presa, Chiaretto di Bardolino 2022

Rosa intenso. Naso con toni intensi di fragola, ribes, buccia mandarino, rosa. All’assaggio si dimostra ricco, intenso, pieno, piacevole.

Guerrieri Rizzardi, Chiaretto di Bardolino Classico Keya 2022

Rosa chiaro, possiamo dirlo ora, tipico del Chiaretto. Naso dolce, delicato, elegante che mostra note di pesca, mela rossa, buccia mandarino, rosa, erbe aromatiche, macchia mediterranea. All’assaggio, è vibrante, freschezza e sapidità in prevalenza sul frutto, una amalgama che richiama alla beva.

Gorgo, Chiaretto di Bardolino Bio 2022

Rosa intenso, di buona intensità cromatica. Naso piacevole, intenso e fine. Lampone, fragola, arancio, fiori.Bocca piena, ricca, saporito e persistente. Chiaretto fine e  vivace.

Le Fraghe, Chiaretto di Bardolino Ròdon Bio 2022

Olfatto ridondante di frutti rossi maturi, melograno, fragolina, ciliegia, mela rossa che lasciano il posto a un tocco floreale di glicine e un soffio iodato. Sul palato è ricco, polposo, mostra volume ma anche mette in mostra la vena fresca, minerale, salina.

Le Tende, Chiaretto di Bardolino Classico Bio 2022

Arioso e piacevole al naso, esprime intense note di fragola, lampone, melograno, arancio, fiori rossi e un soffio minerale. Un assaggio concreto e di sostanza, mostra un bel corpo ma sa chiudere con una buona scia minerale e sapida.

Monte del Frà, Chiaretto di Bardolino 2022

Naso delicato, a rincorrersi sono le note di frutti di bosco, ciliegia e pesca con un finale agrumato e iodato. Bocca intensa, equilibrato e piacevole, freschezza e salinità accompagnano un finale dinamico e persistente.

Tinazzi, Chiaretto di Bardolino Ca’ de’ Rocchi Campo delle Rose 2022

Sul calice un bel rosa delicato e tenue. Naso che ti accoglie con un bocciolo di rosa, mandarino, fragolina di bosco. pesca,  erbe aromatiche. Bocca piacevole, ricco nella succosità del frutto, appagante l’allungo fresco sapido cge regale dinamicità, buona la persistenza.

Albino Piona, Chiaretto di Bardolino Albino Piona 2022

Olfatto ricco ed espressivo che si sviluppa su note di mela rossa, ciliegia, melograno, erbe eromatiche. Il sorso è impattante, ingresso materico, ricco, cremoso, presente, piacevole, tutto giocato sulla finezza, mostra freschezza e mineralità salina ottima, e un finale intenso e molto persistente.

Giovanna Tantini, Chiaretto di Bardolino 2022

Olfatto dolce di lampioni, fragoline ed erbe di campo. Piacevole al sorso, fresco sapido e con una buona persisitenza.

Scuola della Formazione Professionale Salesiani Bardolino, Veneto Rosè Il Savio 2022

Naso tipico e preciso, mela rossa, ciliegia, fragoline, tè alla rosa. Bocca che mette in risalto polpa e cremosità, aiutati da una verve fresco sapida che ristabilisce equilibrio.

Morando Lorenzo, Chiaretto di Bardolino 2022

Rosa intenso che vira verso sfumature salmone. Naso di lamponi, melagrana e rose. Leggero in bocca, fresco e diretto. Finale persistente  con una vena salina e minerale che solletica il palato.

Cavalchina, Chiaretto di Bardolino 2022

Grande vivacità all’olfatto, incentrato su fragola, mandarino, arancio, ciliegia, pepe rosa e un sottofondo iodato. Bocca intensa, ricca, molto pacevole, finale dove risalta freschezza e salinità. Altro Chiaretto a cui non manca nulla, pronto a spaziare fra gli abbinamenti gastronomici in scioltezza.

Zeni 1870, Chiaretto di Bardolino Classico Vigne Alte 2022

Naso delicato, a rincorrersi sono le note di frutti di bosco, ciliegia e pesca con un finale agrumato e iodato. Bocca intensa, equilibrato e piacevole, freschezza e salinità accompagnano un finale dinamico e persistente.

Monte Oliveto, Chiaretto di Bardolino Classico 2022

Naso che ti accoglie con un bocciolo di rosa, mandarino, fragolina di bosco. pesca, erbe aromatiche. Bocca piacevole, ricco nella succosità del frutto, appagante l’allungo fresco sapido che regale dinamicità, buona la persistenza.

Le Masterclass

Anche nella prova del tempo il Chiaretto ha saputo cavarsela in maniera egregia. Sempre di più le aziende che hanno a listino dei Chiaretti volutamente vendute dopo 2-3 anni a testimoniare la trasversalità di questo vino e il buon lavoro dei produttori. Sono state presentate 3 annate 2014-2015-2016 di due aziende, Poggio delle Grazie e Tenuta La Presa. I 2 campioni presentati del 2014 presentavano note di evoluzione che sono le note tipiche del Chiaretto, mela rossa surmatura, arancio candito, miele, pietra focaia. Ma la sorpresa più grande è stato trovare un sorso ancora integro, piacevolmente fresco, fine, con note smoky. I 2 campioni del 2015 presentano al naso un fruttato di evoluzione, pesca gialla arancio candito, tocchi fumè e floreali. Al sorso sembra che il tempo non sia passato, freschi, piacevoli, con un tocco salino a chiudere. Nei due campioni del 2016 ho trovato ancora integri gli aromi primari all’olfatto bocciolo di rosa, mela rossa, pesca, note mielate, agrume. Anche sul palato praticamente perfetti, piacevoli, freschi, salini, conservano lunghezza e tensione, davvero sorprendenti.

La masterclass più interessante è stata quella in cui il Chiaretto è stato messo a confronto alla cieca con le tre zone vinicole più importanti per la produzione dei rosati:

Chiaretto di Bardolino VS Mosella, Rioja e Provenza

Dai campioni serviti alla cieca è stato interessante cercare di scoprire quali erano i Chiaretti e se reggevano il passo con gli altri. Devo dire con piacere che oltre ad avere retto il passo, i Chiaretti erano riconoscibili per alcune caratteristiche ormai note che sono quelle della freschezza e fragranza di aromi, con il tocco di arancio “succo, polpa e buccia” identitario della Corvina, quel tocco poi floreale e di erbe aromatiche. Sul palato l’acidità naturale della Corvina si è fatta sentire e la mineralità del suolo morenico è una firma ulteriore. I suoli collinari su cui sono posti i vigneti sono stati creati da antichi ghiacciai, che hanno eroso le montagne portando i detriti a valle. Il suolo morenico assieme alle costanti brezze del lago e all’abilità dei viticoltori, hanno permesso di creare il Chiaretto. Si dimostra ormai un grande vino territoriale da grandi uve a bacca rossa. Nella terza batteria poi è stato interessante rilevare dal confronto con i provenzali che i due Chiaretti, oltre ad essere riconoscibili, erano diversi, uno più fresco, fragrante, salino e l’altro più materico ricco, a bottiglie scoperte la prima azienda è a ridosso del lago e la seconda dell’entroterra, quindi anche il territorio lascia la sua firma. Il messaggio che mi sento di ribadire forte e chiaro è che ormai il Chiaretto, dopo anni di studi e prove, ha raggiunto un equilibrio tale da reggere il confronto con le altre zone “rosa” europee dimostrando come la Corvina, ormai in monovitigno, sia estremamente versatile e dia risultati ottimi nel primo anno di uscita ma anche dopo.

Sono stati presentati anche due Chiaretti da lungo affinamento :

Chiaretto di Bardolino Gaudenzia Villa Cordevigo 2018 Vigneti Villabella

Presenta al naso note succose di mela rossa, melograno, note di pesca, tocco floreale. All’assaggio corpo intenso, ricco, finisce con una scia fresco-sapida che lo slancia, persistente.

Chiaretto di Bardolino Gaudenzia Villa Cordevigo 2019 Vigneti Villabella

Il bagaglio olfattivo mette in evidenza piccoli frutti rossi, arancio candito, komquat, tocco floreale. Sul palato è caldo, ricco, piacevole e fine. Finisce lungo con sensazioni fresche e saline.

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