L’Accanto – Vico Equense – (NA) By Fiorillo & Cauzzi
Valutazione
Pregi
Difetti
Recensione ristorante.
Questa valutazione, di archivio, è stata aggiornata da una più recente pubblicazione che trovate qui
[F.F.] Non è uno dei “ soliti noti ” della Penisola Sorrentina, ma a quei “ soliti noti ” l’Accanto non ha nulla da invidiare, anzi. Ad iniziare dalla location, bellissima. Incastonato in un lussuoso albergo a picco sul mare, panorama mozzafiato e curata terrazza dove mangiare nelle calde sere d’estate. Poi c’è il cuoco, Michele De Leo, mediaticamente non bravo come i suoi dirimpettai, ma molto valido ai fornelli.
Il servizio, attento e professionale, è diretto da un istrionico maitre, Mario de Martino, che sovrintende le operazioni di sala con maestria. E’ chiaramente padrone della scena. In tavola arrivano i fragranti pani, usualmente di 4 o 5 tipologie, i grissini alle alghe ed i taralli napoletani con mandorle, sugna e pepe ( ottimi ) e, quale degno accompagnamento, il carrello degli olii, una decina, tra cui spiccano alcuni dei migliori prodotti nazionali. La carta è equamente suddivisa tra pesce e carne, in ogni caso, qualsiasi sia la vostra scelta, siamo certi che non rimarrete delusi.
[A.C.] Aggiungo all’introduzione di Fabio che mai mi sarei aspettato un riscontro così felice da un ristorante d’albergo. Luogo in cui, giocoforza, occorre fare concessioni alla clientela soprattutto internazionale certamente non avvezza a preparazioni gourmet. Qui troverete moderata creatività non scontata e preparazioni in cui l’equilibrio la fa da padrone, anche laddove meno ve lo aspettereste e soprattutto nei piatti apparentemente semplici e scolastici. Filo conduttore : una ottima centralità gustativa.
[F.F.] La mano in cucina è sempre felice. Interessante è l’appetizer offerto, perla di gambero rosso ripiena di caprino ed erbette di campo; l’eccessiva dose di aceto di lampone ( qualche goccia sarebbe stata sufficiente ) pregiudica, però, l’equilibrio gustativo. Notevole, invece, la triglia su scaloppa di foie grasIn francese significa letteralmente "fegato grasso" ed è definito dalla legge francese come "fegato di anatra o di oca fatta ingrassare tramite alimentazione forzata”. È uno dei prodotti più famosi e pregiati della cucina francese. Esistono tipologie di 'foie gras' non derivate da animali sottoposti ad alimentazione forzata. Spesso il fegato grasso è associato all'alta cucina francese e internazionale per... Leggi, caviale di melanzane, zucchine e frutto della passione. La veracità del pesce perfettamente si coniuga con la grassezza del fegato e l’acidità del passion fruit. Ineccepibile è la variazione di gambero rosso, con particolare menzione per il vasetto con composta di rabarbaro, profumo di limone e gambero al vapore. Tra i primi i paccheri alla plancia con carbonara di scampi e favette sono sapidi e di grande impatto. Buone e Molto golose anche le linguine di passera con pomodorini e tartare
La bistecca alla tartara (conosciuta anche come carne alla tartara, steak tartare o più comunemente tartare) è un piatto a base di carne bovina o equina macinata o finemente tritata e consumata cruda. La ricetta prevede che dopo essere stata triturata la carne deve o marinare nel vino o in altri alcolici oppure viene aggiunto del succo di limone e... Leggi di alici.
[A.C.] Intrigante la pasta Piselli ed Astice, piatto lievemente compromesso dalla tenace cottura del crostaceo. I ravioli, ripieni dei condimenti solitamente usati per la pasta e piselli e quindi guanciale e cipollotto brasatoPreparazione di carne cotta lentamente con vino, spezie e brodo. La lunga cottura del brasato privilegia le parti fibrose associate ai muscoli dell’animale, rendendole morbide e succulente.... Leggi, accompagnati da una lieve e delicata crema di piselli, incisiva e persistente.
[F.F.] Nessuna flessione anche sui secondi, siano essi di carne che di pesce. Buona la gallinella in crosta di tapenade di olive, inutile orpello i carciofi ( non è stagione! ) al vapore.
[A.C] Semplice e primario il dentice con trippetta di baccalà, goloso ed appagante così come piacevole la rana pescatrice con verdure grigliate e salsa al pesto di rucola.
[F.F.] Dolci molto articolati sulla carta, più semplici al palato. Davvero buono come pre dessert lo stecco di sorbetto al lampone ricoperto di cioccolato e scaglie di cocco. Goloso il cioccococco con duplice mousse di cioccolato (al 45 ed al 70%), cocco e frutta secca sablè; adeguati al livello del locale i petit fours. De Leo è bravo, dunque, ha dato in passato ( Buco di Sorrento) e sta dando ora ampia dimostrazione del suo valore. I suoi sono piatti articolati, molti gli ingredienti, ma sempre equilibrato il loro connubio. Non è decisamente un cuoco banale. La strada intrapresa è quella giusta, se la proprietà (Grand Hotel Angiolieri) gli fornisce adeguato sostegno, non dovrebbe avere difficoltà a scalare I vertici nazionali.
[A.C./F.F.] Nota di servizio : Il nostro percorso è stato leggermente sottotono rispetto al voto riportato, va però riconosciuto che nei molteplici passaggi l’Accanto non ha mai deluso le aspettative riscontrando sempre elevata qualità di preparazioni e materia prima. Confermiamo quindi la valutazione di 16/20, in rosso .
Alcuni prezzi praticati alla carta:
Antipasti da 20 a 28 Euro
Primi da20 a 23 Euro
Secondi da25 a 28 Euro
Dolci 12 Euro
Alcuni piatti in immagini:
Amuse bouche di gambero crudo.
Variazione di gamberi
Pescatrice…
Linguine di passera …
Paccheri alla plancha
Pasta, piselli e astice
Gallinella, carciofi, tapenade…
Dentice
il pregio : Una location impareggiabile ed una cucina che sta al passo, pur con qualche compromesso.
il difetto : Carta dei vini troppo scarna.
Accanto dell’Hotel Angiolieri Palace
Via Santa Maria Vecchia, 2
Seiano di Vico Equense (NA) – Penisola Sorrentina
Tel +39 0818029161
Numero coperti 45 – 50
Chiuso : Martedi e dall’Epifania a metà Febbraio
Prezzi: alla carta 80 – 100 euro
Menù degustazione :70, 85, 110 euro
http://www.grandhotelangiolieri.it/
Visitato nel Luglio 2009
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Fabio Fiorillo & Alberto Cauzzi
Il pranzo è stato accompagnato da una piacevole scoperta. il Fiano Exultet 2006 di Quintodecimo (qui in foto un altro prodotto della stessa azienda, la falanghina via del campo, per mancanza di foto originale) . Nel rispetto delle caratteristiche proprie della zona questo prodotto ci ha donato note vegetali, minerali ed aromatiche che, a costo di passar per blasfemi :-), ci hanno trasportato lungo tutto lo stivale sino in Alsazia. Non invadente e delicata la nota fruttata, forse un pochino marcata dal passaggio in legno, di albicocca e frutti esotici. Un vino del sud, e si sente, ma comunque connotato da una nota piacevolmente fresca che lo ha reso, alla giusta temperatura, un buon accompagnamento ai piatti degustati.
Intanto complimenti per l'iniziativa molto bello il tutto e molto interessante, sono altresì contento che abbiate trovato interessanti due ristoranti facenti parte di CHIC. Ciao Flavio.
Finalmente possiamo tornare a leggere belle recensioni, e come dite voi non dei soliti noti. Ahime noi purtroppo Fabio Fiorillo da tempo si era defilato da GR forum e Albuz bisognava cercarlo, dopo la chiusura del GastronomoRiluttante. Non sarebbe male se alla vostra "squadra" si aggiungessero altri "gastronomi". grazie Peppe
In Lucania?
In Lucania, certo. Si andrà un po' dappertutto . Cosa ci puoi consigliare da quelle parti?