Passione Gourmet Spazio Milano, chef Gaia Giordano, Milano - Passione Gourmet

Spazio Milano

Ristorante
piazza Duomo, Milano
Chef Gaia Giordano
Recensito da Alessandro Pellegri

Valutazione

15/20 Cucina prevalentemente di avanguardia

Pregi

  • Una cucina concettualmente semplice ma altamente appagante.
  • La location, con vista sul centro città come raramente capita nelle grandi città mondiali.
  • Il servizio, discreto ed efficace pur senza manierismi.
  • L'elevato rapporto qualità/prezzo.
  • L'apertura, pranzo e cena 7 giorni su 7.

Difetti

  • La toilette esterna al ristorante, in comune con il Mercato del Duomo (ma con vista Galleria...)
Visitato il 03-2017

Il sublime tocco d’autore di Niko Romito nella splendida cornice di Piazza Duomo, a Milano

I bistrot “griffati” dagli Chef sono senza dubbio un’eccellente risorsa per la ristorazione. Per il cliente è un’opportunità ad ampio raggio di avere a disposizione un locale curato e dalla proposta gastronomica interessante, seppur con una frazione dell’impegno economico richiesto per le ammiraglie degli stessi Chef.
Per lo chef-imprenditore è invece un’ottima via per aprirsi verso un pubblico più ampio, interessato alla buona cucina ma non al punto da sobbarcarsi il sopracitato impegno economico. Non ultimo, sono una boccata d’aria fresca nel fatturato, spesso non particolarmente florido proprio a causa degli esosi stellati.

A metà tra un bistrot e un grande ristorante c’è Spazio, il lungimirante progetto di Niko Romito per inserire nel mondo della ristorazione di qualità i ragazzi formati nella sua scuola, la Niko Romito Formazione.
Da Spazio Milano il rigore e la pulizia della cucina, così come il servizio cordiale e attentissimo, sono di chiara derivazione… Reale, mentre tutto il resto del format, quali la mise en place, la carta dei vini, l’ambiente e soprattutto i prezzi, sono affini a una proposta più smart.
Una quadratura del cerchio gastronomica, che permette di pranzare o cenare proprio accanto al Duomo, con picchi qualitativi degni a tutti gli effetti di Niko Romito, spendendo meno di un qualsiasi mediocre ristorantino milanese.

E infatti Spazio funziona a meraviglia, totalizzando una media di 120 coperti al giorno e registrando spesso e volentieri il fully booked, mantenendo una qualità media davvero invidiabile.
Piatti come il Rombo con maionese alle erbe, i Cappelletti di scampi con brodo di crostacei e dragoncello, o il superlativo Radicchio e mandorla, sono veri e propri emblemi di questo stile di cucina: concettualmente semplici, realizzati con cura maniacale, con concentrazione e definizione dei sapori ammirevole. E anche i due piatti meno compiuti della carta, la Lingua brasata e la Pancetta fondente (posizionati come antipasto ma forse entrambi più affini, per concezione ed esecuzione, a un secondo piatto), restano piatti piacevoli e ben eseguiti, perfettibili ma ai quali è possibile muovere nulla più di un paio di marginali appunti.

Ed è proprio l’insieme di tali caratteristiche che rende questa cucina incredibilmente trasversale, in grado di appagare proprio tutti: il frequentatore occasionale sarà attirato dalla concezione semplice e dall’ambiente non intimidatorio, mentre il l’appassionato più smaliziato apprezzerà senz’altro la maniacalità in cucina, la tecnica, la precisione e la pulizia dei piatti.
Uno dei locali a miglior rapporto spesa/felicità della città, un progetto davvero innovativo e con ulteriori margini di crescita e miglioramento, in grado di restituire un paio d’ore di piacere a tutto tondo, come di rado capita.
Complimenti quindi a Gaia Giordano per l’organizzazione della cucina, a Fabio Catino per la gestione della sala e a Niko Romito, per aver concepito e realizzato un format che fa da Caronte tra il bistrot e l’alta cucina e che sicuramente apre le strade a quello che, ne siamo sempre più certi (e speranzosi), rappresenterà tra breve tempo un nuovo importante filone di Cucina Italiana.

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