Un’importante Novità
Il 2024 si chiude con un’importante novità per il panorama enologico italiano: Champagne Boizel, l’iconica Maison di Épernay, situata sulla celebre Avenue de Champagne, entrerà da gennaio a far parte del portfolio di Allegrini Wine Distribution. Una collaborazione che rafforza l’offerta del ramo dell’ azienda veronese dedicato alla distribuzione e che sottolinea l’impegno costante della famiglia Allegrini nel valorizzare il legame profondo tra uomo, terra e vite. Con l’ingresso di Boizel, si aggiunge un prezioso tassello al mosaico delle eccellenze enologiche europee, portando nel calice non solo la storia di una grande Maison di Champagne, ma anche la sua capacità di innovare e guardare con visione al futuro.
Boizel, con una produzione annuale di 500.000 bottiglie, 7 ettari di vigneti di proprietà e oltre 65 ettari coltivati attraverso storici accordi con conferitori della regione, si conferma infatti come una delle realtà d’élite nel panorama dello Champagne. Simbolo di prestigio e riconosciuta a livello internazionale, la Maison è anche celebre per le sue storiche e affascinanti cantine al 46 Avenue de Champagne, che ogni anno accolgono circa 10.000 visitatori, diventando un punto di riferimento imprescindibile per appassionati e professionisti del settore.
“Boizel – dichiara Matteo Allegrini, Export and Iconic Wines Manager di Allegrini Wines – non è solo Champagne. È storia, artigianalità e visione. Siamo entusiasti di portare nel nostro mercato un simbolo della prestigiosa regione vinicola francese. Il nostro obiettivo è rafforzarne la reputazione in Italia, puntando sulla qualità senza compromessi e sulla fedeltà alla tradizione, in perfetta sintonia con i valori di Allegrini.”
La storia della Maison Boizel
La Maison, fondata nel 1834, è guidata oggi dalla sesta generazione della famiglia, Florent Roques- Boizel nel ruolo di PDG e suo fratello Lionel in qualità di Directeur Général Délégué. I due sono anche chef de cave, avendo contestualmente ricevuto dal padre Christophe Roques il timone della cantina. Un vero e proprio cambio generazionale, che prepara Boizel alle sfide della Champagne del XXI secolo.
Oggi, Boizel mantiene con orgoglio una produzione limitata a 500.000 bottiglie all’anno, nonostante un potenziale produttivo che potrebbe raggiungere le 700.000. Questa scelta riflette un approccio rigoroso alla selezione delle uve, raccolte nei più prestigiosi villaggi Grand Cru di Pinot Noir e Chardonnay, sapientemente unite ai migliori Cru di Meunier. Si tratta di uve provenienti da circa 65 ettari di vigneti, inclusi i 7 ettari di proprietà situati nei terroir d’eccezione della Vallée de la Marne e della Côte des Blancs.
La dedizione al dettaglio si manifesta in ogni fase della lavorazione. Per i suoi Champagne, Boizel utilizza esclusivamente la prima spremitura, garantendo freschezza e purezza in ogni calice. I vini di riserva, affinati con estrema cura in serbatoi di acciaio inox e botti di rovere, rivestono un ruolo centrale nelle cuvée non millesimate, garantendo la continuità dello stile distintivo di Boizel e valorizzando al massimo qualità ed espressività. La vinificazione avviene principalmente in serbatoi di acciaio a temperatura controllata (16-18°C), mentre i vini Grand Cru destinati ai millesimati vengono fermentati in barriqueCon "barrique" si intende una piccola botte di legno adatta all’affinamento di vino dalla capacità compresa tra i 225 e i 228 litri.... Leggi, con la fermentazione malolattica sempre completata per garantire equilibrio e armonia.
Il recente ammodernamento, nel 2018, della cuverie ha incrementato la capacità complessiva a 8.000 ettolitri, introducendo una zona dedicata esclusivamente ai vini di alta qualità. Questa area comprende piccole cuvée per vinificazioni parcellari, barrique e cinque botti di grande capacità (due da 20 hl e tre da 40 hl), consentendo un approccio di vinificazione altamente specializzato, mirato a esaltare le peculiarità di ogni singolo terroir. I non millesimati riposano per almeno tre anni, mentre i millesimati e le cuvée de prestige raggiungono la loro piena espressione dopo oltre dieci anni di affinamento. Questi vini riposano nelle cantine sotterranee, situate a 11 metri di profondità, suddivise in tre ambienti distintivi – craie, pietra e mattoni – a garantirne le condizioni ideali per la maturazione. A completare il processo, un dosaggio ragionato e meticolosamente calibrato, di volta in volta, pensato per mantenere l’equilibrio e preservare la massima purezza e trasparenza nell’espressione del vino di cuvée in cuvée.
Nelle storiche cantine della Maison sono custodite, infine, le preziose vinothèque, autentici scrigni di memoria storica, alcune delle quali risalenti addirittura al XIX secolo.
Nel settembre 2018, Boizel ha completato anche un importante investimento mirato all’ammodernamento della cantina di vinificazione e alla creazione di una raffinata area di accoglienza, progettata per rispondere alla crescente richiesta di enoturismo.
La gamma di Champagne Boizel offre una selezione che abbraccia diverse espressioni di stile e profondità. Si parte dai classici come il BrutCon il termine "brut" si intende l'indicazione enologica che rivela la concentrazione zuccherina all’interno di un vino spumante. Nello specifico se contiene meno di 15 g/l di zucchero.... Leggi Réserve, il Rosé Absolu e l’Ultime Zéro, che incarnano la tradizione nei blend della Maison, per passare ai millesimati di pregio come il Grand Vintage e la Cuvée Sous-Bois. A questi si aggiungono le etichette identitarie, tra cui spiccano La Côte Blanc de Blancs 1er Cru e La Montagne Blanc de Noirs 1er Cru, fino ad arrivare ai gioielli della collezione: le Cuvée de Prestige Joyau Chardonnay, Joyau e Joyau Rosé. In Italia, la linea di Champagne Boizel sarà distribuita quasi nella sua totalità, con l’unica eccezione, per il momento, della Cuvée Sous-Bois e del Joyau Rosé, che non faranno parte della selezione destinata al mercato tricolore.
La degustazione
Brut Réserve
Pinot Noir 40%, Chardonnay 35%, Meunier 25%
Vin de réserve: 40% dei quali 4% affinati in botte grande
Dosage: 7 gr/l
Champagne di bella presenza, classico nell’impostazione e di buona completezza olfattiva nei suoi profumi di frutta secca, fiori gialli, agrumi e fine mineralità rocciosa. In bocca è spesso, salino e dall’acidità bene integrata, di ottima grana della carbonica e dall’indole seriosa, composta e rigorosa. Per un finale di asciutta persistenza salina. Champagne non impegnativo e che sa ben proporsi come un grande classico di maison, ma di rilevante personalità.
Rosé Absolu
Annata base: 2020
Pinot Noir 40%, Chardonnay 30%, Meunier 30%
8% di vino rosso di Les Riceys
Vin de réserve: 30% dei quali 4% affinati in botte grande
Dosage: 7 gr/l
Naso delicato di piccoli agrumi gialli, mandarino, ribes e fiori rossi, e gesso, che trova piena corrispondenza, e sintonia, al palato, dove il sorso diviene sapido, agrumato, affusolato, dalla bella verve acida. Incisivo e raffinato nella trama, al centro bocca è succoso di arancia e melograno, la spuma affusolata e puntiforme in grado di avvolgere, fondere e trainare senza cedimenti. Irresistibile.
Ultime Zéro
Annata base 2018
Pinot Noir 50%, Chardonnay 40%, Meunier 10%
Vin de réserve: 30% dei quali 4% affinati in botte grande
Dosage: 0 gr/l
Registro olfattivo graduale e cesellato, ma che alla compostezza predilige l’intensità e la sontuosità delle analogie: nocciola, mirabelle, agrumi, fiori e roccia spaccata. Una presenza al palato avvolgente e setosa, anche nervosa ma mai offensiva, pura, dolcemente agrumata e sapida in persistenza. Il vero biglietto da visita della maison Boizel.
La Cote – Blanc de Blancs
Chardonnay 100% (uve di Chouilly, Mesnil e Avize e Vertus)
Annata base 2020 più 20% Vin de Réserve delle annate 2019-2018
Dosage: 6 gr/l
Naso illuminante, dritto e preciso che con l’evoluzione si muove su suggestione di piccoli frutti esotici, ananas, melone bianco, carambola, aloe, mirabelle… a evidenziare tutta la bellezza e la luminosità dello Chardonnay della Côte de Blancs. Sfoggia, infine, un sorso che si lascia immediatamente amare per la trasparenza, le accensioni agrumate, la mineralità gessosa e il sottofondo acido perentorio, vibrante, per un finale dolcemente fruttato e rinfrescante, infinito. Impossibile resistergli.
La Montagne – Blanc de Noirs
100% Pinot Noir (uve di Mailly, Chiny Les Roses, Cumieres)
Annata base 2020 più 20% Vin de Réserve delle annate 2019-2018
Dosage: 6 gr/l
Analogie olfattive che oscillano tra il fiore (rosa, verbena), i frutti rossi (papaya, lampone) e una mineralità di stampo gessoso-iodato con l’evoluzione. La bocca è vellutata e saporita ma anche tenace, flessuosa e precisa, quasi cesellata nella trama gustativa. In chiusura arancia sanguinella e sale, ma anche una scalpitante verve acida, a richiamare un altro sorso. Sostanza e piacevolezza.
2015 Grand Vintage
Pinot Noir 55%, Chardonnay 45%
Vinificazione in Inox
Dosage: 4 gr/l
Profumi di brioche al burro, frutta secca, crema di limone, spezie dolci, cedro, tostature e refoli iodati con l’evoluzione. Una bocca seriosa e saporita, materica ma anche verticale, di buona espansione gustativa. Un sorso pieno e di ottima dimensione ma sempre ben contrastato dall’acidità e dalla carbonica. Per aperitivi di classe.
Joyau Chardonnay 2007
Chardonnay 100% (Avize, Chouilly, Mesnil, Oger, Chigny-les-Roses)
Vinificazione in Inox
Dosage: 5 Gr/l
Bottiglia in grado di miscelare con grazia rara potenza e leggiadria, mineralità gessosa e purezza floreale, evoluzione e integrità fruttata. Un naso in cui si intrecciano note di burro, fiori, nocciola, gesso, torrefazione per un impianto gustativo cremoso, denso ma reso luminoso e slanciato da un’acidità agrumata e una trama sapido-gessosa fine, cesellata, raffinata. Infine, la carbonica: carezzevole e puntiforme. Merita un calice importante.
Joyau 2008
Pinot Noir 60%, Chardonnay 40%
Vinificazione: 10% in barrique
Dosage: 3 gr/l
Frutto ammiccante al naso (ribes rosso, papaya, agrume) che sfuma su note di fine pasticceria ma anche roccia, nel finale, e uno sviluppo gustativo omogeneo e goloso, generoso e vispo, in grado di esprimere definizione e vivezza fino in chiusura. Per un finale che vibra su note agrumate e sapide, a richiamare il suo terroir. Magnifique.
Joyau Rosé 2012
Pinot Noir 65%, Chardonnay 35%
Vinificazione: 10% in barrique
Dosage: 3,5 gr/l
Una delicatezza di fondo che si accompagna a un disegno olfattivo di stampo classico, arancia rossa, lampone, verbena e roccia per un sorso cremoso e compiuto, in grado di trattenere la purezza dell’agrume e una beva agilissima succosa e salina, di rara raffinatezza. Carbonica precisa e fine, e finale composto, quasi trattenuto, a completare il sorso.
Cuvée Sous-Bois 2009
Pinot Noir 40%, Chardonnay 60%
Vinificazione: 100% in vecchie barrique
Dosage: 4 gr/l
Al naso è ostinatamente focalizzato sulle note di nocciola, caffè, crema, per poi sfumare su un floreale di verbena, peonia, ribes, cenere, tabacco, sandalo. In bocca, il tratto elegante dello Chardonnay plasma un sorso in grado di mostrare slancio e vibrazione, mentre il Pinot Noir rilancia l’agrume, al centro bocca, per uno sviluppo denso, minerale, agilissimo. Infine, una bollicina fine e carezzevole, una smagliante purezza sapida e una materia ricca ma mai saturante, bensì agile e articolata, culminano in un finale dalla lunga persistenza. Coup de coeur.
Scusate ma non mi capisco la corrispondenza tra il punteggio attribuito al Rosé Absolu e la sua descrizione che a mio avviso sono divergenti
Buongiorno Sandro, a mio avviso il punteggio e la scheda sono assolutamente coerenti… cos’è che non le quadra? Saluti, Vania
Gentilissima Vania, non discuto sulla coerenza, forse mi sono espresso male, una bottiglia con valutazione 90 probabilmente non la riterrei "irresistibile", descrizione direi più aderente alla Joyau Rosé 2012 che ho bevuto anch'io (pur parlando ovviamente di uvaggi, dosaggi e annate differenti). Tutto qua, comunque sono curioso di assaggiarla. Leggo con piacere questa testata che reputo una delle poche ancora realmente "critiche". Grazie e un saluto, Sandro M.
La ringrazio Sandro per la sua utile osservazione, che terrò in considerazione. È importante mantenere coerenza tra la descrizione e il punteggio assegnato, poiché anche un aggettivo non propriamente indicato può compromettere questo delicato equilibrio. La ringrazio anche per la stima espressa nei confronti della testata. Un caro saluto, Vania