Passione Gourmet Gli autoctoni di Visconti 43 - Passione Gourmet

Gli autoctoni di Visconti 43

Vino
Recensito da Angelo Sabbadin

Qualità nel calice

18 settembre 2023: questa la data in cui è andato in scena “100 vini in cantina” di Visconti 43. La cantina? Siamo in Località Erbin, a Grezzana, nella sede de La Collina dei Ciliegi.

Visconti 43 è un progetto che rientra nel gruppo Meregalli, che presenta tante eccellenze italiane e non, di produttori che puntano a una qualità senza compromessi. Quindi aziende più piccole rispetto al catalogo Meregalli, principalmente familiari, figlie di una selezione che parte dall’Italia ma spazia anche nelle zono vinicole importanti di Francia e che, in futuro, vedrà l’aggiunta anche di vini australiani e non solo. Propio dall’Italia quindi, comincia questa selezione di assaggi da autoctoni italiani in degustazione da Visconti 43: vini che mi sono sembrati degni di nota che ho trovato curiosi nel vero senso del termine, ricchi di personalità e e forieri di storia, tradizione, cultura e, non ultima, qualità. Appunto!

La degustazione

Corvina Veronese Camponi 2021 La Collina dei Ciliegi

La Valpantena è la zona più in ascesa della Valpolicella: qui, tra boschi, prati e vigneti ha sede La Collina dei Ciliegi, azienda agricola fondata nel 1925 da Armando Gianolli che solo negli ultimi anni, grazie a Massimo, ha iniziato a produrre vino valorizzando il patrimonio enologico di questo territorio. Correva l’anno 2005 quando è uscito il primo Amarone: oggi la cantina consolida la sua vocazione metteno al centro la Valpantena e le sue migliori caratteristiche anche grazie a questa Corvina fragrante e croccante, affinata in acciaio. Sprigiona al naso intense note di piccoli frutti, fragoline, ribes, ciliegie, tocco floreale di violetta e speziato. Assaggio fresco, snello, essenziale, tannino misurato e grande spinta sapida sul finale.

Armentario Castel del Monte Nero di Troia Riserva  2015 Cantina Carpentiere

L’azienda agricola dei fratelli Luigi e Vincenzo Carpentiere è ubicata nel Parco Nazionale dell’Alta Murgia , in Puglia , e si estende per 18,5 ettari di proprietà sulle colline a 450 m. di altezza, che fronteggiano il maniero di Castel del Monte, costruito dall’imperatore Federico II di Svevia e patrimonio dell’UNESCO. L’altipiano delle Murge è noto per le sue sensibili escursioni termiche e per la conformazione carsica del sottosuolo, aspetti che contribuiscono a definire le caratteristiche di tipicità dei vini di Castel del Monte. Affina in botti grandi da 26 hl di rovere di Slavonia per almeno ventiquattro mesi, che gli infondono intense e ammalianti sensazioni di rosa e viola fresca, cui seguono aromi di mirtillo, more di rovo, tocco vegetale e speziato. In bocca è corposo, ha tannino elegante e una lunga scia piacevolmente fruttata.

Brunello di Montalcino 2018 Le Ragnaie

Le Ragnaie è una piccola azienda che si estende su una superficie di 28 ettari coltivati a vigneto e uliveto nel comune di Montalcino, in provincia di Siena, appartenente dal 2002 a Riccardo Campinoti. I loro terreni, piantati quasi esclusivamente a Sangiovese, seguono i dettami della agricoltura biologica  da viti che vanno dai cinque ai quarant’anni di età. L’elevata altitudine delle vecchie vigne de Le Ragnaie comporta vendemmie posticipate rispetto alla norma di Montalcino, che vengono svolte nella seconda metà di ottobre, arrivando a produrre vini dal profilo aromatico finissimo. L’affinamento ha luogo in botti grandi di rovere di Slavonia da 35 ettolitri e si protrae per un periodo di 36 mesi. Olfatto aristocratico, intriso di note di frutti rossi e bacche, sfumate in richiami di scorze d’agrumi, per passare a più profondi sentori boschivi di corteccia e foglie secche, in accordo ad uno speziato da noce moscata. Sul palato ha corpo gentile, regala un tannino di ottima estrazione e buona rispondenza gusto-olfattiva.

Nero Baronj Terre Siciliane IGT 2018 Gulfi

Alla tradizione, ereditata dai suoi avi dal 1996, Vito Catania ha aggiunto l’innovazione, iniziando un lungo lavoro di selezione massale viticola e di attenta, meticolosa e non invasiva produzione per creare unici e prestigiosi Cru. La coltivazione della vite secondo i principi dell’agricoltura biologica è una naturale conseguenza della filosofia produttiva della cantina. La famiglia Catania, da sempre sensibile alla biodiversitá, ha selezionato e migliorato in anni di attività vitivinicola i propri grandi vitigni autoctoni come il Nero d’Avola, da vigne dai 35 ai 50 anni di età, che affina per un periodo di almeno 24 mesi in barriques e tonneaux. Questo Nero Baronj ha olfatto intenso e complesso con aromi di frutta matura, tra cui la ciliegia, la mora e il mirtillo, note floreali di fiori rossi, sentori speziati, di erbe aromatiche e vegetali che spaziano dall’eucalipto, al timo e all’origano e fino al cappero, al pomodoro secco, all’oliva e al caffè. Assaggio avvolgente, ricco di polpa, con tannini esemplari, assaggio equilibrato e persistente.

Vermentino di Sardegna 2022 Isaquas

Tenuta Isaquas, di proprietà della famiglia Argiolas, si trova in provincia di Cagliari, a Serdiana, comprende 49 ettari, 28 dei quali coltivati con la varietà tradizionali sarde: Vermentino, Cannonau, Nuragus, Bovale, Nasco e Moscato.  Le vigne hanno un’età compresa tra i 5 e 20 anni e danno vita a vini identitari e territoriali in ogni aspetto, fieri rappresentanti dei dettagli della loro terra. Al naso mette in mostra intense note di frutta tropicale, arricchite da profumi di erbe aromatiche e tocco agrumato e di pepe rosa. Al gusto risulta in perfetta sintonia con l’olfatto, fresco, equilibrato, con un piacevole tocco sapido.

Barolo Brunella 2018 Boroli

Silvano ed Elena Boroli iniziano a produrre vino negli anni ‘90 nel cuore del Barolo, a Castiglione Falletto. Cascina Brunella era conosciuta da metà del 1600 per la sua posizione di prestigio, circondata da terreni dedicati alla produzione di “grandi uve per grandi vini”. Oggi la cantina è composta da 8 ettari vitati e trova la sua espressione in Achille, il terzo dei quattro figli di Elena e Silvano. Vogliamo che i nostri vini siano indimenticabili, accogliendo tutto ciò che la natura ci offre. Il vigneto si trova nel territorio di Castiglione Falletto, il terreno è argilloso e calcareo. Affinamento in botti grandi di rovere (1000-1500 litri) per 18 mesi. Olfatto molto espressivo, denso di delicati profumi di bosco freschi e sentori di menta, liquirizia, pepe nero. Al gusto spicca per solidità e sapore, eleganti i tannini, finale persistente e vellutato.

Schioppettino Colli Orientali del Friuli 2018 Ronc dal Diaul

ll ponte del Diavolo è uno dei simboli di Cividale del Friuli. Poco lontano da questo simbolo cittadino nasce Ronc dal Diaul (in dialetto friulano Ronc è la parte meglio esposta di un vigneto), progetto che vede la complicità di Joe Bastianich e del Gruppo Meregalli. L’azienda è costituita da 10 ettari di vigneto sui Colli Orientali del Friuli, in due zone distinte della DOC. Tutta la produzione è in biologico nel pieno rispetto di un’agricoltura sostenibile e integrata. Affinamento post-malolattica per un 20% in botte di legno e per il restante 80% in vasche di cemento non termo-condizionate per 18 mesi circa. Si apprezzano al naso intense note di frutti rossi di bosco come fragoline e lampone che si fondono con note di arancia rossa e note speziate di pepe bianco e vaniglia, Al gusto è agile, snello, fresco, dal tannino ben integrato.

Terrano Carso Doc 2016 Castello di Rubbia

L’azienda sorge nel paese di San Michele del Carso e trae il nome dall’antico castello di Rubbia. Dalla fine degli anni Novanta la nostra famiglia si dedica alla coltivazione delle varietà autoctone del Carso: Vitovska, Malvasia istriana e Terrano, in campagna adotta il metodo “Simonit & Sirch”, mentre in cantina vinifica seguendo le regole della natura: macerazioni sulle bucce, fermentazioni spontanee e lieviti autoctoni, il tutto nel rispetto di ciascuna varietà e del territorio. Affinamento di almeno 12-18 mesi sui lieviti. Imbottigliamento dopo tre anni, senza filtrazione. In base all’evoluzione naturale del vino può svolgersi una parziale maturazione in barrique usate di rovere di Slavonia, che gli conferisce profumi tipici di lampone e mirtillo, humus, funghi e sottobosco. Sorso intenso, vibrante ed equilibrata l’acidità, considerati i 4 anni di affinamento.

Granaccia Riviera Ligure di Ponente 2020 Cian di Previ Tenute MFR

Dalla collaborazione tra Cantine SanSteva della famiglia Risso e Poggio dei Gorleri della famiglia Merano, nel 2022 nasce Tenute MFR, una realtà che porta avanti le eccellenze del Ponente Ligure. Pigato e Vermentino sono i protagonisti assoluti nei vigneti, che godono di una posizione unica, e sono accarezzati dalla brezza marina, ma si punta anche sui vitigni della provincia di Imperia, con un’attenzione particolare al Moscatello di Taggia, antico autoctono ligure. Originaria della Spagna, viene introdotta in Italia passando da Roussillon e Sardegna. Si hanno notizie di coltivazione a Ventimiglia a inizio ‘800. Oggi è coltivata soprattutto in provincia di Savona e nella parte orientale della provincia di Imperia. Qui l’olfatto è modulato sulle note di piccoli frutti rossi, ciliegia matura, tocco fumé e di pepe nero. Profilo gustativo di solida impronta, confortato da tannini vivi  e ben espressi.

Rosso Mediterraneo Costa Toscana IGT 2019 Fattoria delle Ripalte

Arroccata su un promontorio situato nell’estremità sud-orientale dell’Isola d’Elba, a ridosso di un’impervia scogliera, troviamo Tenuta delle Ripalte. Su terreni ricchi di minerali e di ferro, filari vitati si snodano lungo terrazze naturali affacciate direttamente sulle acque del Tirreno, seguendo una filosofia ben precisa, volta ad ottenere vini dalla chiara impronta territoriale per questo motivo la produzione agronomica segue i dettami dell’agricoltura sostenibile. Prodotto con uve provenienti da i vigneti del Gorgaccio, a Capoliveri, Isola d’Elba.  Il vigneto è il piu vecchio vigneto di Alicante (Grenache) dell’Azienda. Affinamento per un periodo di 6 mesi in tonneaux di rovere francese di secondo passaggio. Olfatto marcato da precisa mineralità, disegnato da variegate pennellate di ginepro, piccoli frutti macerati, mirto, lavanda, spezie. Assaggio intenso e piacevole, ben bilanciato da una rinfrescante acidità di fondo e tannini ben espressi.

Moscatello di Taggia  2022 Riviera Ligure di Ponente doc Cantine Sansteva

Dalla collaborazione tra Cantine SanSteva della famiglia Risso e Poggio dei Gorleri della famiglia Merano, nel 2022 nasce Tenute MFR, una realtà che porta avanti le eccellenze del Ponente Ligure. Pigato e Vermentino sono i protagonisti assoluti nei vigneti, che godono di una posizione unica e sono accarezzati dalla brezza marina, ma anche sul Moscatello di Taggia, antico vino del ponente ligure (la sua storia risale all’epoca medievale) che era andato perduto. Grazie e una paziente ricerca sul territorio sono state trovate alcune piante superstiti e da queste è stato recentemente recuperato. Esplosivo nelle note fragranti di cedro, scorza di pompelmo, mentuccia, rosa, salvia, frutta tropicale. Assaggio di raffinata espressione, dove le componenti di morbidezza contendono la scena ad un’invidiabile freschezza.

Moscato d’Asti DOCG 2022 La Caliera Borgo Maragliano

Una famiglia, vigneti ad alta quota, il Metodo Classico come stile di vita: sono pochi, semplici ma essenziali, gli ingredienti che fanno di Borgo Maragliano uno dei più significativi produttori della Langa Astigiana. La cantina si trova a Loazzolo, ha radici che risalgono a metà Ottocento, quando Giovanni Galliano, antenato di Carlo Galliano oggi alla guida dell’azienda, acquistò qui alcuni vigneti. Oggi le vigne sono poste tra i 450 e i 600 metri d’altezza. A questo si unisce un terreno unico, sabbioso, tufaceo e calcareo, che permette di ottenere spumanti di altissima qualità. Un Moscato d’Altura, vigneti a 360 metri s.l.m, emana profumi aromatici di agrumi, limone, pompelmo che sfumano su note floreali, di marzapane, di torrone. Sul palato dolce, soffice, cremoso, a bilanciarlo un’ottima freschezza che avvolge il palato,

Aglianico Kapnios Beneventano IGT 2018 Masseria Frattasi

La Masseria Frattasi è un edificio del Settecento, perfettamente conservato dai proprietari, la famiglia Cecere Clemente titolare dell’azienda. Attorno alla imponente costruzione in pietra calcarea bianca crescono i vigneti di Falanghina e di Aglianico, i primi sotto i 380 metri sopra il livello del mare, l’Aglianico cresce a quote immediatamente superiori, su terreni inerbati e con sistemi di coltivazione biologica. Uve selezionate sei volte tra vigna ed essiccazione per un prodotto particolare, che prevede che “le pigne” di Aglianico siano appese ad essiccare fino a gennaio e poi pressate, quindi sottoposte a fermentazioni lunghissime, fino ad aprile, poi barriques nuove per 18/24 mesi. All’olfatto si esprime su note intense di piccoli frutti di bosco maturi, ciliegie nere, sottobosco, violetta, pepe nero, cuoio, moka e cioccolato. Morbido ed elegante al gusto, è sorretto da tannini asciutti e da una delicata freschezza, ottima la persistenza.

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