Passione Gourmet Amarone Opera Prima 2023 - Passione Gourmet

Amarone Opera Prima 2023

Vino
Recensito da Angelo Sabbadin

La nuova annata

Opera Prima è l’evento di punta della Denominazione, svolto nel monumentale palazzo seicentesco della Gran Guardia affacciato sull’Arena di Verona. Qui sono stati degustati in anteprima gli Amaroni della zona Classica, di quella allargata e della Valpantena, provenienti dall’annata 2018. Alcuni sono già in commercio, altri stanno affinando in bottiglia e altri, ancora in botte, usciranno fra qualche mese, in qualche caso nel 2024.

L’Amarone è considerato il vero trascinatore della Valpolicella, in cui il vino muove un giro d’affari di oltre 600 milioni di euro, di cui più della metà grazie alle performance del rosso di punta. L’Amarone nasce da 8.600 ettari di vigna in 19 Comuni, tra la zona Classica, la Valpantena e la zona Doc Valpolicella, il cui valore nella Valpolicella Classica si aggira anche sui 500.000 euro ad ettaro.Le aziende sono 2.400, un dato molto confortante è che sono sempre più guidate da giovani (secondo il Consorzio, in 10 anni, la crescita è stata quasi del 100%, e oggi sono ben 350) e sempre più eco-sostenibili (il 33%, con gli odierni 2.873 ettari vitati green, su un totale di 8.586, contro i 212 del 2012).

Ma come si presenta la nuova annata dell’Amarone?

Dallo studio presentato quest’anno dal Consorzio di tutela, realizzato per il Consorzio da Giambattista Tornielli, professore associato di Arboricoltura generale e coltivazioni arboree dell’Università di Verona, l’annata è stata instabile, con molta pioggia in primavera, e temperature sopra la media nel periodo estivo, con un autunno di tempo stabile e soleggiato tanto da accelerare il tempo di appassimento delle uve sui graticci. Le copiose piogge primaverili hanno reidratato i terreni siccitosi ereditati dal 2017, e le temperature sopra alla media stagionale hanno permesso una maturazione nel complesso uniforme degli acini, con una buona dotazione di zuccheri e antociani, ma con livelli di acidità in alcuni casi inferiori alla media. Un autunno caldo e soleggiato (come si ripete ormai con buona frequenza) ha permesso un appassimento piuttosto rapido delle uve (iniziato con qualche giorno di anticipo), senza significative problematiche fitosanitarie. Sul fronte dei volumi, la produzione di uva è stata piuttosto abbondante con oltre 971.000 quintali raccolti, dei quali circa 335.000 messi ad appassire per la produzione di Amarone e di Recioto. Bisogna anche ricordare che l’Amarone soffre meno di altri vini le differenze climatiche dell’annata per il lavoro meticoloso che viene svolto dai produttori a monte, che parte dalla selezione delle uve, di ogni singolo grappolo, e garantisce indipendentemente dall’annata una cura meticolosa, fino all’appassimento dove si sviluppano aromi e complessità anche se il tempo ha fatto i capricci.

La 2018 viene anche considerata un’annata di equilibrio, nel senso che si sono verificate piogge nel modo appropriato: classici temporali estivi, alternati ogni 15-20 giorni, pochi picchi di caldo e molte giornate di luce hanno regalato vini con un profilo fruttato intenso e sviluppato e un tannino maturo. Un’annata che inizia a esprimersi, ancora giovane, che ha bisogno di un po’ di tempo in bottiglia e in botte per distendersi, ma le premesse sono risultati interessanti grazie anche alle nuove generazioni che si affacciano e alla loro freschezza di idee, utili per affrontare il cambiamento climatico. A questo proposito va detto che già da alcuni anni, 4-5 almeno, si sta assistendo gradualmente a un dimagrimento generale dell’Amarone in favore di vini sempre più scorrevoli e più contemporanei.

Se dovessimo tracciare una descrizione di un modello che riassume tutti i campioni assaggiati, l’Amarone 2018 presenta sul calice una veste rubino acceso, non più così carica e serrata come in passato. La parte olfattiva è sempre più sviluppata rispetto al gusto, merito dell’appassimento, che porta anche in gioventù bouquet già completi e complessi che spaziano dai frutti rossi e neri da maturi a surmaturi fino alla confettura, alle note floreali, speziate e già ampiamente balsamiche portando l’Amarone sempre al vertice fra i rossi italiani per ampiezza e profondità olfattiva. Dal punto di vista gustativo, prendendo atto dell’annata e del lavoro di snellimento dell’Amarone perpetuato da molti produttori negli anni, porta ad assaggi fini e agevoli nella beva, dal calore alcolico mai esuberante e dai tannini che deliziano il palato. Ecco proprio i tannini meritano qualche parola in più, perché mai come in questa anteprima sono risultati tanto dolci e setosi, di grande fattura, equilibrio e armonia.

A seguire, dunque, una carrellata degli assaggi più convincenti, quelli che sono apparsi già in forma e pronti da bere, che hanno superato i 90 punti.

La degustazione

Amarone della Valpolicella DOCG Classico 2018 Acinatico di Accordini Stefano

L’olfatto snocciola aromi intensi di frutta rossa in composta, humus, stecco di liquirizia, sottobosco, pepe nero. Sorso di estrema compattezza ed equilibrio, ricco di sapidità e robusto nei tannini eppure lieve, quasi impalpabile nel palato. Finale persistente.

Amarone della Valpolicella DOCG 2018 1944 M.C. Linea Appassionante di Cà del Sette Vini

Profilo olfattivo potente e complesso che oscilla fra note di frutta surmatura e note balsamiche di legno di cedro, sigaro caraibico, cuoio, soffio di spezie dolci. Tramatura gustativa fitta e nitida, disegnata da tannini finissimi, solida dotazione materica ma soprattutto da una vena fresco-sapida di inesauribile intensità.

Amarone della Valpolicella DOCG Classico 2018  Ravazzol di Cà La Bionda

Miscellanea olfattiva di prorompente intensità, confettura di amarena, menta, cioccolato fondente, sottobosco, tabacco, cannella con una nuvola finale di selvaggio, di cuoio conciato. Bocca calda, materica, finissima, una mineralità tesa vigila su tutta l’estensione del sorso, intrecciandosi a tannini sottili e a insistiti risvolti fumè.

Amarone della Valpolicella DOCG Valpantena 2018 Brolo del Figaretto di Corte Figaretto

Invade il naso con una perentoria folata di frutti rossi e neri maturi, more e marasche per poi virare su violette, foglie di tabacco, eucalipto, pepe, cannella. Morbido il sorso, nobilitato dalla grana dei tannini e piacevole nella sua vivacità fresco.-sapida. Ottima la persistenza e l’equilibrio.

Amarone della Valpolicella DOCG Valpantena 2018 (non ancora in commercio) di Costa Arénte

Naso tipico che presenta intense note di frutti rossi dolci, marasca, prugna, fragola arricchito da note li legni pregiati, spezie orientali e soffio mentolato. Ingresso nel palato dove risalta la materia ricca e l’intensità, tutti gli elementi sono perfettamente amalgamati a restituire un sorso di grande equilibrio. Da sottolineare la performance dei tannini, di eccellente estrazione.

Amarone della Valpolicella DOCG Classico 2018 Or’Jago (non ancora in commercio) di Domìni Veneti

Il naso è intenso, ricco ed evoluto che apre su toni di tabacco dolce, moka, spezie orientali, paprika, foglia di pomodoro essicata, china, terriccio, liquerizia per finire con un frutto scuro sotto spirito. Sorso caldo, ricco, materia prorompente, rivela una tannicità finissima e ben assestata. Ottimo equilibrio e persistenza.

Amarone della Valpolicella DOCG 2018 (campione da botte) de I Tomasotti

Olfatto elegante e stratificato, vi si riconoscono more, ribes nero, mirtilli in confettura, liquerizia, humus, caffè e sbuffo di cuoio, pelliccia. L’assaggio dimostra volume notevole e ricchezza di estratto, tannini disegnati, un’acidità che lo rende vivace e grande profondità.

Amarone della Valpolicella DOCG 2018 di Lavagnoli

Solletica in naso con violette, confettura di prugne e ciliegie, chiodi di garofano, cannella, scriroppo di tamarindo, legni pregiati e soffio mentolato. L’ingresso sul palato è pulito e ricco di materia, ben assestati i tannini finemente intrecciati all’acidità e agli sprazzi minerali.

Amarone della Valpolicella DOCG 2018 (campione da botte) di Le Guaite di Noemi

L’allure olfattiva è garantita da un’ampia carrellata si spezie orientali innestata in un contesto di frutta rossa e nera molto matura, anche in confettura, rabarbaro, radice di liquerizia, tabacco dolce, moka. Sorso caldo, pulito e dinamico, la vellutata tannicità e la freschezza contribuiscono alla leggerezza dell’insieme senza intaccarne la struttura.

Amarone della Valpolicella DOCG Classico Simison (vino non ancora in commercio) di Luciano Arduini

Rigogliosa e tipica la dotazione aromatica che è giocata su note di frutti rossi, mirtilli, more di rovo, ciliegie nere, spezie dolci e piccanti, humus, sottobosco. Sorso caldo, pulito, ricco ma dinamico, trae leggerezza dai toni fresco-sapidi e dai tannini di finissima caratura. Super.

Amarone della Valpolicella DOCG 2018 (campione da botte) di Massimago

Excursus olfattivo di straripante varietà e tipicità che allinea note di marasca, lampone, rosa, violetta, tabacco alla cannella, legno di sandalo e cioccolatino alla menta. Nel palato si avverte materia e calore, un ottimo equilibrio fra le parti morbide e i tannini docili e finissimi, con un finale minerale e persistente.

Amarone della Valpolicella DOCG 2018 Monte Zovo di Famiglia Cottini

L’olfatto è inaugurato da note di ciliegia macerata nell’alcol, confettura di more e mirtilli, ferro, grafite, humus, spezie orientali, tabacco alla menta. Sul palato la ricca densità è sostenuta da una mineralità dilagante in cui si innestano tannini di esemplare estrazione. Lunga la persistenza.

Amarone della Valpolicella DOCG 2018 (non ancora in commercio) di Roccolo Grassi

Il raffinato melange olfattivo è tracciato da frutti rossi, mirtillo in confettura, tocco floreale poi tabacco, moka, china e tocco mentolato. Bocca austera resa piacevole dalla carezza alcolico-glicerica e dai tannini di buon lignaggio. Molto persistente.

Amarone della Valpolicella DOCG 2018 (non ancora in commercio) di San Cassiano

Naso scuro che concede aromi di ciliegia matura, ribes nero, cannella, pepe, cardamomo, liquerizia e balsamicità.  Al palato sprigiona calore e materia, tannino piacevole di ottima fattura con scia fresco-sapida che lo slancia nel lungo finale.

Amarone della Valpolicella DOCG Classico 2018 (campione da botte) di San Rustico

Bouquet che apre a note di frutta surmatura, prugne, ciliegie sotto spirito, si arricchisce poi di note balsamiche, tabacco dolce, liquerizia, china, pepe, cannella. Bocca finissima, equilibrato e cremoso all’ingresso, denota freschezza e un tannino già ben integrato. Profondo e persistente.

Amarone della Valpolicella DOCG Classico 2018 Fiori del Pastello Selùn di Marcon Luigi

Schiude intensi profumi di piccoli frutti rossi e neri, cioccolatino alla ciliegia, tocchi fumè, china, spezie e soffio mentolato. In bocca è pieno, rispondente, gratificante, con la materia densa tenuta a bada dalle doti di freschezza e mineralità.

Amarone della Valpolicella DOCG 2018 Cà dei Rocchi di La Bastia Tinazzi

Olfatto riccamente intessuto da aromi di frutta matura, marasche, confettura di more, spazio poi a tocchi balsamici di legno di cedro, liquerizia, moka e soffio di noce moscata e anice. Sorso scalpitante, ricco, caldo, fitta trama tannica che lo spinge in un finale lungo e ammandorlato.

Amarone della Valpolicella DOCG 2018 (non ancora in commercio) di Torre di Terzolan

Naso intenso, fine, tipico declinato da marasche e mirtilli maturi arricchiti da tocchi di tabacco al mentolo, corteccia, grafite. L’ingresso sul palato è trionfale, intenso ed elegante, polposo e finemente tannico, buona la dose di acidità che dona perfetto equilibrio. Super, da manuale.

Amarone della Valpolicella DOCG Classico 2018 Riserva Virgo Moron Biologico (non ancora in commercio) di Azienda Agricola Vigna ‘800

Sviluppa intensi aromi di frutti rossi, kirsch, more virando poi verso il balsamico di liquerizia, salmastro, erbe officinali. Gusto caldo e strutturato, finissimo, piacevole, senza eccedere, tutto in equilibrio, con gustosa scia sapida nel finale molto persistente.

Amarone della Valpolicella DOCG Classico 2018 Vigne Alte (vino non ancora in commercio) di Zeni 1870

Rubino acceso. Ciliegia, vaniglia, legno di cedro, tabacco biondo fanno da sfondo a tocchi speziati e di rose selvatiche.  Assaggio saporito, polposo, trama tannica presente ma ben integrata con la materia, allungo completato da tocchi minerali e floreali.

Amarone della Valpolicella DOCG Classico 2018 di Zymè

All’olfatto si presenta intenso, profondo composto da aromi di frutta rossa sotto spirito, prugne essicate, terriccio, tabacco biondo, moka, cioccolato. Sorso ricco di sostanza, caldo e vellutato ma anche agile e scorrevole. Ottima la persistenza.

2 Commenti.

  • Passione Gourmet5 Ottobre 2023

    […] l’Amarone, il Recioto e il Ripasso beneficiano ciascuno di un disciplinare specifico e si legano strettamente […]

  • Passione Gourmet29 Novembre 2023

    […] l’articolo sulla presentazione dell’Opera Prima Amarone annata 2018, che si è svolta il 4-5 febbraio 2023, […]

Lascia un commento

La tua email non sarà pubblicata. I campi obbligatori sono contrassegnati *