Tre Quarti

VALUTAZIONE

Cucina Moderna

15/20

PREGI
Una cucina che valorizza il territorio, ammodernandolo.
Rapporto qualità/prezzo.
La possibilità di scegliere la degustazione a discrezione della cucina, con notevoli agevolazioni sul conto.
DIFETTI
Alcune preparazioni, benché inappuntabili a livello tecnico, non sono all’altezza degli episodi più audaci e riusciti.
Il locale, a pranzo, è aperto solo su prenotazione.

L’evoluzione di Alberto Basso

Gli ultimi mesi hanno messo a dura prova chiunque, in ogni settore. Nel caso di Alberto Basso siamo rimasti colpiti dalla lucidità che la sua cucina è riuscita a raggiungere, rispetto ai già interessanti aspetti riscontrati durante la nostra visita precedente. Perché Basso, assistito in sala dal fidato Christian Danese, ha colto il senso più utile e pratico della “crisi” in cui tutti siamo stati coinvolti: ripensare la propria proposta per portarla a un livello successivo, apparentemente accomodante ma sottilmente profondo. Nelle belle e minimali sale del Tre Quarti, abbiamo dunque assaporato una degustazione capace di valorizzare il territorio vicentino, permettendosi sperimentazioni ludiche nelle composizioni tanto inaspettate quanto riuscite.

Un percorso rinnovato ma fedele a se stesso

Del precedente menù eravamo rimasti assai colpiti da “Salmone e caffè” che descrivevamo come “un incrocio potentissimo tra l’acidità del caffè e la sapidità della carne”. Nella nostra ultima visita la portata è stata riproposta ma in veste diversa: anziché marinare e cuocere il salmone, in questa versione il pesce è stato solo marinato e servito direttamente con la kombucha di caffè. Ne è uscito un piatto incredibilmente armonioso, dalla delicata lunghezza donata dall’acidità dell’infuso di caffè in perfetto connubio con la sapidità della parte ittica, non più irruente e verace ma, ora, armoniosa e, per certi aspetti, suadente. Un piatto ripensato e perfezionato che segna un passaggio importante: ingentilire l’equilibrio per affermare la maturità. Da ko tecnico.

Stessa sorpresa, seppur da una prospettiva diversa, per “Astice al cinema”: piatto divertente nella presentazione e intelligente nella composizione, grazie ai contrasti tra dolcezza della salsa mou, nota iodata della crema di carapace e leggera acidità del gel al lime finale a rilanciare il boccone successivo. Contrasto affermato anche nelle consistenze col pop corn a garantire croccantezza e sapidità in chiusura, alternate alla morbidezza delle carni ittiche. Ottimo.

Senza dimenticare il giusto tributo al territorio: i Gargati con rigaglie di pollo, acetosella e crema al limone lo hanno confermato senza indugio. Cottura di 40 minuti per la pasta all’uovo, tipico formato vicentino a sei rigature e dallo spessore importante, con le interiora del volatile a richiamare intensità ematiche smorzate dall’acidità del limone e dalla freschezza balsamica della parte vegetale. Un omaggio filtrato da un occhio critico e non nostalgico. Altra nota meritoria la spendiamo sul versante dolci, con “Uova e asparagi” a suggellare un percorso davvero interessante. Il vegetale è stato condito alla vaniglia e accompagnato da una ganache agli asparagi e cioccolato bianco. Ma il colpo da maestro si è avuto con l’uovo: nuovamente dolce all’esterno, ha presentato un tuorlo al mango e frutto della passione. In un solo piatto si sono susseguite rotondità, note erbacee e acidità, in un gioco persistente ed emozionante. Un ottovolante da capogiro.

Al netto di ciò, però, arrotondiamo per difetto il voto in quanto alcune portate, pur nella loro professionale esecuzione, non hanno presentato quel quid in più che ci ha appassionato in quelle citate sopra. Pensiamo, per esempio, a Spuma topinambur, ortaggi sott’olio, pomodoro, limone nero, sedano in polvere: piatto potenzialmente interessante ma nel quale la consistenza del tubero ha sovrastato gli altri ingredienti, rivelando un certo squilibrio complessivo.

Un appunto che non intacca la resa complessiva ma che, speriamo, permetterà a questa splendida tavola di migliorare ulteriormente, stupendoci e completandosi più di quanto esperito in quest’ultima occasione.

La Galleria Fotografica:

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Picture of Gianpietro Miolato

Gianpietro Miolato

Di formazione letteraria, è affamato di buon cinema e buona cucina. L’avanguardia come obiettivo primario, ma con occhio vigile sulla tradizione. Tempo libero e chilometri sono investiti nella ricerca della tavola che sappia sedurlo più della precedente.

2 Comments

  1. Denis ha detto:

    Un gustosa esperienza ogni volta diversa

  2. Passione Gourmet ha detto:

    […] Tre Quarti va in scena un piatto complesso, non certo accomodante ma assai intelligente. Acido, sapido, […]

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VALUTAZIONE

Cucina Moderna

15/20

PREGI
Una cucina che valorizza il territorio, ammodernandolo.
Rapporto qualità/prezzo.
La possibilità di scegliere la degustazione a discrezione della cucina, con notevoli agevolazioni sul conto.
DIFETTI
Alcune preparazioni, benché inappuntabili a livello tecnico, non sono all’altezza degli episodi più audaci e riusciti.
Il locale, a pranzo, è aperto solo su prenotazione.

INFORMAZIONI

PREZZI

Alla carta: sui 100 €
Menù Degustazione: 6p 70/100€; 8p 80/110€; 10p 110/140€

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