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Brugal 1888: una leggenda sempre al passo con i tempi

di Passione Gourmet

Nuove frontiere di degustazione per Brugal 1888: il ron dal doppio invecchiamento dalla storia ultracentenaria

Un marchio che è riuscito a diventare un mito affrontando, in oltre 130 anni di storia, le sfide del progresso e della produzione su larga scala, senza mai mettere in discussione il rispetto di solide e rigorose tradizioni famigliari. Tutto questo è Brugal 1888, il ron simbolo della Repubblica Dominicana, il più venduto nell’intera zona dei Caraibi e in Spagna, nonché il terzo in assoluto. 

Il rilascio, in veste rinnovata, dell’esponente più rappresentativo dell’intera gamma, Brugal 1888 Gran Reserva Doblemente Añejado, ha costituito l’occasione per un coinvolgente virtual tasting (sotto la guida del brand specialist Matteo Melara), avente lo scopo di illustrare nel dettaglio le peculiarità del prodotto, nonché di saggiarne le caratteristiche organolettiche sul doppio binario dell’assaggio autonomo e in miscelazione; quest’ultima, un volano sempre più efficace per il rilancio e il rinnovamento del mondo dei distillati.

Oltre a ricordare l’anno di fondazione dell’azienda da parte dello spagnolo don Andrés Brugal Montaner in quel di Puerto Plata, la denominazione di questo iconico ron illustra proprio la sua caratteristica unica e distintiva: il processo di doppio invecchiamento. La sua trama complessa e accattivante si delinea, dapprima, in un lasso di tempo che va dai due agli otto anni, in cui il distillato sosta in botti di quercia americana che, in precedenza, avevano ospitato bourbon. Successivamente, viene creato un blend di liquidi dalla diversa maturità, che proseguirà poi il cammino in botti di quercia europea ex sherry oloroso, per un ulteriore periodo che va dai quattro ai sei anni. 

La selezione accurata delle singole botti, la scelta di tempi e le modalità di assemblaggio sono demandati all’esperienza e alla sensibilità dei Maestros Roneros, rigorosamente membri della famiglia fondatrice, ora appartenenti alla quinta generazione. Un viaggio puntigliosamente programmato in ogni singola tappa, la cui meta finale vuole essere un ron che estrinsechi nel bicchiere, con il miglior equilibrio possibile, il contributo di entrambe le tipologie di legno e dei loro ospiti originari.

L’olfazione e l’assaggio sanciscono che l’obiettivo è stato raggiunto. I caratteristici sentori vanigliati, di frutta secca, di tostatura che vira verso un leggero tabacco, rilasciati dal rovere americano, ben si fondono con le più esuberanti reminiscenze dello sherry, quali ciliegia sotto spirito e cioccolato. Il sorso rivela una delicatezza e una freschezza non scontate, per una maturazione di questa lunghezza e impostazione, e la bocca ne esce nettata da un finale leggermente affumicato ed erbaceo.

Ospiti d’eccezione del virtual tasting sono stati tre famosi bartender italiani, che hanno creato, e realizzato in diretta, tre signature cocktail a base di Brugal 1888: Francesco Bonazzi (Caterina goes to Puerto Plata), Alexander Frezza (Mr.88), e Guglielmo Miriello (Midnight Old Fashioned). L’interazione fra il ron e altri pilastri del mondo della miscelazione (fra cui bitter, vermouth e angostura) offre prospettive assai affascinanti in termini di complessità e di connubio fra sensazioni differenti, e talora opposte, lasciando campo sempre più aperto alla fantasia e alla sperimentazione.

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