Valutazione
Pregi
- Una cucina autentica romana.
- Ambiente giovane e dinamico.
- Carta dei vini concisa ma interessante.
Difetti
- Ambiente rumoroso a locale pieno.
La trattoria contemporanea di due fratelli, a Roma
Manuel e Nicolò Trecastelli, figli di ristoratori da generazioni – la vecchia Osteria Trecca era in passato un avamposto trafficatissimo di colletti bianchi – hanno fatto tutt’altro fino a pochissimo tempo fa. Studi universitari, che gli hanno aperto mente e cuore, e che li hanno convinti che la loro strada era la riscoperta delle loro tradizioni. Prendendo quindi come modello Trippa, un punto ormai di riferimento costante, sono andati alla riscoperta della propria storia culinaria di famiglia. Hanno coinvolto la nonna, ultra novantenne, e si sono fatti raccontare la storia della cucina di famiglia, attraverso le ricette e i manicaretti che spesso incontravano in gioventù.
Il risultato? Un lento e costante recupero, attualizzato ad oggi, di ricette che rischiavano di andare perdute. Perché non esistono solo carbonara, fettuccine, rigatoni con la pajataLa pagliata (in italiano) è il termine con il quale si identifica l'intestino tenue del vitellino da latte o del bue, che viene utilizzato soprattutto per la preparazione del sugo per un tipico piatto di pasta, i rigatoni con la pajata. Si usa il secondo tratto dell'intestino tenue, denominato "digiuno". La ricetta tradizionale prevede che l'intestino venga lavato, ma non... Leggi ma esistono le fettuccine, le carbonare e tutte quelle ricette che posseggono una propria codifica, famiglia per famiglia. Ecco allora spuntare, nella amatriciana dei “Trecca Boys”, un fiume di cipolla perché la cipolla a casa loro si usava come riempitivo gustativo. E via di fettuccine tirate poco al mattarello, perchè nonna ha poca forza, ma con una ruvidezza e irregolarità tali da trasformare un difetto in un affascinante e intrigante pregio: texture che si modificano a ogni boccone, impreziosite da rigaglie di pollo e da un pomodoro da antologia. E vogliamo parlare delle stoviglie? Una bellezza vintage che va recuperata, e i Trecca lo fanno.
Così come la coda, rigorosamente in bianco, denominata “presciarola” perchè bisogna spiccarsi a cucinarla. O come er padellino, ache qui timbro di fabbrica e di famiglia. E i dolci, rigorosamente romani e presi a piene mani, ricetta e stile, dalla pasticceria di papà.
Completano il quadro un ambiente in stile rispolverato ai giorni d’oggi, un servizio celere e curato dalla mamma e dal papà dei ragazzi, una carta dei vini esclusivamente biodinamici e naturali, concisa ma completa. E anche il rumore ed il chiasso a locale pieno hanno il loro senso, qui, dai Trecca: un luogo assolutamente da visitare, se vi trovate a Roma.
[…] Treccavia Alessandro Severo 222, Roma – +39.320.0442178https://www.facebook.com/treccacucinadimercato […]