Spazio Roma
Valutazione
Pregi
- La nuova ambasciata capitolina di Niko Romito è già un punto di riferimento cittadino.
- Spazio Pane e Caffè è un vero e proprio scrigno di eccellenza gastronomica.
Difetti
- La posizione del ristorante non è molto centrale.
Il primo azzeccato rinnovo di un avamposto della galassia Romito
Accanto al ristorante Reale a Rivisondoli Niko Romito ha inaugurato una Scuola di alta formazione e specializzazione professionale dalle cui fila sortisce, ogni anno, una leva di professionisti che allignano tra gli “spazi” inaugurati, in lungo e in largo per lo Stivale, dall’indomito chef abruzzese. Quasi come se la sua condizione di autodidatta abbia propiziato la trasmissione di una cucina libera, immune dai vizi e dai vezzi della professione, il nuovo locale Spazio Niko Romito Roma, aperto a fine Gennaio 2018, amplia e definisce meglio il precedente indirizzo, sua prima tappa capitolina all’interno di Eataly Ostiense.
Il progetto, che ha preso piede nel quartiere Parioli, è ora più articolato. Al ristorante rinnovato per l’occasione, con la distribuzione su due piani in un affascinante giardino d’inverno, si è aggiunto l’adiacente Spazio Pane e Caffè. Qui si gusta un’ottima colazione con brioche, ciambelle, o ferratelle abruzzesi o con una fetta del celeberrimo pane in abbinamento a prelibatezze dolci, come miele e ricotta, la crema di nocciole Casadonna, oppure alle uova strapazzate per un’eccellente colazione salata. A pranzo, fra le golose proposte selezionate e cucinate, domina il pane, in tutte le sue vesti – toast, panini e focacce – e in abbinamento agli intingoli a base di ragù, funghi trifolati, bufala, origano e olio e baccalà mantecatoRicetta tipica veneziana a base di baccalà (stoccafisso come viene chiamato in tutto il resto d’Italia eccezion fatta per il Veneto) che viene montato con la sua acqua di cottura, aglio, olio extravergine di oliva e prezzemolo tritato. Il baccalà mantecato viene servito comunemente tiepido o freddo con polenta morbida, fritta o tostata.... Leggi.
Spazio alle conferme
Nello Spazio vero e proprio, invece, il format sembra aver superato con slancio le pur piccole incertezze che avevano caratterizzato il suo primo esordio romano per riproporsi in tutto e per tutto come un ristorante di standard elevato. La cucina, affidata allo chef Stefano De Cesare con la supervisione di Gaia Giordano, va dritta al cuore dei sapori, alla loro essenza, conformemente a quanto professato e ricercato dal maestro. Per questo motivo, come al Reale finisce per esprimersi mediante un repertorio di ingredienti familiari, presentati nella quintessenza delle loro caratteristiche essenziali e, tramite queste, esaltati.
Della nostra visita abbiamo ancora ben impressi l’eloquenza della Zuppa di ceci, cardoncelli e castagne nel suo valore quasi didattico; il magnifico Cavolo arrosto, mandorla, olio al carbone e peperoncino e il commovente, quasi emotivo Pollo alla cacciatora, patate e funghi.
Va da sé che il livello dell’offerta non scende di un millimetro quando si passa ai dolci, come sempre curatissimi ed eseguiti alla perfezione. Bontà, golosità e benessere garantiti per un locale che si staglia netto sullo skyline gourmet della capitale.