Un cuoco in forma smagliante
Il ristorante Abocar due Cucine di Mariano Guardianelli e Camilla Corbelli è un caposaldo di originalità in Romagna. Una Rimini a trazione turistica ma che fortunatamente ospita luoghi come questo (e non l’unico), ricchi di estro e ispirazione, divertimento e dinamicità, finanche contaminazioni internazionali, frutto delle origini argentine dello chef e delle successive esperienze cosmopolite. Tra proposte di terra o di mare, poco importa. Al resto ci pensa la sala, capace di esprimersi con disinvoltura e rendere ambiente e servizio divertenti, tra musiche contemporanee dal mondo, cocktails e quello spirito di vivacità e convivialità tipico di queste terre ma affatto invadente. A corollario, anche il gusto degli arredi, curati e con verve, ancora una volta, internazionale.
L’ispirazione, tra vegetali e spinte gustative
La padronanza e la spinta dei sapori, è una caratteristica che qui suscita un crescente interesse per un pubblico di tutte le età, scusate se è poco. Di conseguenza, l’“incontro” (traduzione spagnola di Abocar), inteso quale avvicinamento allo stile di Guardianelli non lascia indifferenti. Anzi. Le profondità gustative giocano su contrasti, allunghi amari, piccantezze, consistenze e temperature, sempre in armonia tra loro in uno stile originale. Nei menù, modulabili tra loro, assumono vesti da comprimario i vegetali. Ed è qui che si inserisce la portata piselli, cocco e salvia, in doppio servizio, crudi e cotti, proprio per andare a distillare la differente masticazione di una grande pianta erbacea, protesa nella sua setosità e nelle delicate consistenze, per una espressività ai massimi, così come nel futuribile e più dolciastro-amarognolo asparago, capperi e dragoncello. Sensazioni, infine, più terrose nel grigione (maiale brado del Montefeltro) oliva e origano, sorta di fulgida ricostruzione di una immagine del passato di un più ampio territorio interno, potenziata con raffinatezza nelle punte di grassezza poi riassestate dalla componente sapido-acida del pesto (fatto con le olive). La gustosa e creativa prosecuzione della parte dessert – fresca e acidulante (segnante il kiwi, tè verde e peperone cruscoPeperone dolce, rosso e a forma conica tipico della Basilicata sottoposto a un particolare shock termico. Prima viene fritto in olio d’oliva e poi posto in freezer o, in inverno, all’aria aperta a raffreddare. Questo processo rende il peperone crusco croccante e conservabile più a lungo, motivo per il quale è presente in molti piatti lucani. Non è da confondere... Leggi) – ci induce ad arrotondare la valutazione di Abocar due Cucine, divertente e solida insegna romagnola, intrisa di acuta quanto originale armonia gustativa dei piatti, coerente ad ogni passaggio del menù, che si rivelerà poi, un coinvolgente racconto.
IL PIATTO MIGLIORE: Piselli, cocco e salvia.
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