Valutazione
Pregi
- Cucina leggera, fresca, diretta a prezzo abbordabile.
- Servizio veloce.
Difetti
- Non c'è la possibilità di scegliere alla carta.
Il microcosmo dei fratelli Escalante
Flora è un piccolo avamposto di cucina biologica tesa all’esaltazione dei vegetali e non solo, dove si collabora con micro produttori locali e dove il menù cambia, anche settimanalmente, in base alle disponibilità di materie prime. Il locale richiama la naturalezza e la luminosità della cucina, giocando sul legno, il bianco e carta da parati con motivi floreali. È il microcosmo dei due fratelli Escalante: Riccardo, lo Chef, arriva da esperienze importanti da Silvio Salmoiraghi all’Acquerello e al Quay di Sidney; Gabriele, in sala, si è formato a Villa Crespi e al Seta.
Qui esiste solo una proposta, un menù degustazione a 50 euro, che prevede sei portate principali, con una attenzione e predilezione verso il mondo vegetale, trattato con destrezza nel valorizzarlo nella sua essenza. Solitamente sono previste anche proteine animali, sia carne che pesce, ovviamente di lago, ma nel menù assaggiato erano assenti. Il Pesto di peperoni, mandorle e aglio, portato con il pane e focaccia di accompagnamento, ha un buon ritorno di gusto ed intensità. Buoni gli Asparagi grigliati, con una ottima salsa al vino bianco ridotto, coste e cipollotto fermentato e soprattutto i Funghi cardoncelli, purea di melanzane arrosto e agretti, tenuti croccanti in un bel gioco di consistenze con i funghi e un eccellente fondo.
Sono sempre molto validi i risotti, in questo caso alla Rapa rossa, burro acido e olio allo zenzeroLo zenzero (Zingiber officinale Roscoe, 1807) è una pianta erbacea delle Zingiberaceae (la stessa famiglia del Cardamomo) originaria dell'Estremo Oriente. Coltivata in tutta la fascia tropicale e subtropicale, è provvista di rizoma carnoso e densamente ramificato dal quale si dipartono sia lunghi fusti sterili e cavi, formati da foglie lanceolate inguainanti, sia corti scapi fertili, portanti fiori giallo-verdastri con macchie... Leggi che, però, aveva una deriva fin troppo dolce. Piacevole la parte dolce con un Gelato al miele millefiori, albicocca, biscotto d’avena e finocchietto e con la sempre presente, e ottima, Madeleine, servita calda come chiusura estremamente golosa.
La carta dei vini non può che essere una selezione attenta di vini naturali biodinamici, sempre di piccole realtà enologiche di nicchia, fatta da Gabriele, che ha un elegante e assolutamente spontaneo savoir faire. Una interessante proposta gastronomica, una cucina espressa, diretta, leggera, un microcosmo nel quale è decisamente intrigante addentrarsi.