Passione Gourmet Imago Hotel Hassler Roma Francesco Apreda - Passione Gourmet

Imago

Ristorante
piazza della Trinità dei Monti 6, Roma
Chef Francesco Apreda
Recensito da Claudio Persichella

Valutazione

17/20 Cucina prevalentemente di avanguardia

Pregi

  • Un caleidoscopio di sapori da tutto il mondo, governati da un grande chef.

Difetti

  • La chiusura a pranzo.
Visitato il 07-2017

Una seria, grande cucina fusion a Roma, con profonde radici italiane

Francesco Apreda è riuscito a ritagliarsi nel corso degli anni un solido ruolo nell’alta ristorazione romana (e non solo): alfiere di una moderna concezione di cucina cosmopolita, capace di attingere felicemente spunti dalle diverse culture gastronomiche del mondo.
Il tutto attraverso uno stile che, pur partendo da basi profondamente italiane, evade dal provincialismo della Capitale con una qualità in crescendo costante. Una cucina viva, nell’air du temps, decisamente virtuosa, senza cedere a leziosità fini a se stesse.
Sapori spesso vigorosi, ma ben governati da una sapiente e armoniosa personalità.
Una cena all’Imàgo (all’ultimo piano dell’Hotel Hassler Roma) può essere tranquillamente definita come un viaggio intorno al mondo con partenza e arrivo in Italia.
Itinerario gastronomico senza tappe obbligate, che offre il meglio delle esperienze e tecniche assimilate dallo chef. Un blend riuscito e cangiante che offre un’ampia varietà di suggestioni dall’inizio alla fine del percorso.

Viaggio di sapori tra Oriente e Occidente con maestria tecnica e senbilità

E’ buona idea, infatti, abbandonarsi al tourbillon di sensazioni ora più esotiche, ora più familiari, felicemente evocate dallo chef nei menù degustazione. Sensibilità e istinto ai fornelli, propongono ingredienti ‘lontani’, filtrati attraverso rivisitazioni e sollecitazioni degne di una grande tavola.
Un valido esempio è il pollo in due culture: l’immersione in salamoia di peperoni arrostiti, dove il pollo giace per tre giorni intenerendo le fibre e insaporendosi, è propedeutico alla successiva glassatura, dopo breve cottura, con salsa teriyaki che garantisce un risultato pregevole, testimone di una splendida sintesi culinaria tra Oriente e Occidente.
L’efficacia con cui le varie tecniche vengono applicate appare cristallina nella mozzarella di bufala, che rende quasi doveroso sottolineare la grande cura profusa anche nella partita della pasticceria da parte di Apreda.
Qui si utilizza cioccolato bianco, latte e uno yogurt di bufala che funge da caglio, al punto da ottenere la consistenza molle di una mozzarella che in verità in tutto e per tutto è un dolce. Un gran dolce.
Il tutto in una sala oggi ancora più lineare e snellita da elementi superflui, con una location che specie al tramonto, teme pochi rivali in città e nel Paese. Servizio cordialmente easy, in un contesto da grande albergo, coordinato dalla classe e dalla leggerezza di Marco Amato, eccellente padrone di casa.

La galleria fotografica:

1 Commento.

  • werner14 Novembre 2017

    Il voto è decisamente troppo basso.

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