Passione Gourmet La Guida di Identità Golose 2022 - Passione Gourmet

La Guida di Identità Golose 2022

07-03-2022
di Passione Gourmet

Dalla presentazione in Triennale, a Milano, ecco i ristoranti d’autore che segnano la “ritrovata normalità” e i premi alle giovani stelle del 2022

La difficoltà di questi anni, e il momento storico che stiamo vivendo, trovano impegno di positività e speranza alla presentazione della quindicesima edizione della Guida di Identità Golose. Citando De Andrè, muovendo “in direzione ostinata e contraria” è dunque l’occasione per celebrare l’idea e il valore della convivialità, attorno al tavolo dei ristoranti ma non solo.

Stare fermi è un insulto nei confronti di chi soffre”, apre Paolo Marchi presentando la Guida online 2022 che quest’anno vede 1055 schede di ristoranti dall’Italia, dall’Europa e dal Mondo. Rispetto alla scorsa edizione, dalle 227 schede in meno e che si rivolgeva strettamente all’Italia, la Guida ai ristoranti d’autore di Identità Golose 2022 si riapre al Mondo, nella trentina di paesi coinvolti, e tracciando una sorta di geografia ristorativa. L’intento è quello di mirare ad affinare sempre più il concetto di fine-dining, partendo dal desiderio di far rinascere che da questi anni difficili sappia intraprendere nuovi viaggi. E abbracci, ora più che mai, un’idea di totalità della ristorazione, un mondo intero. Non v’è dubbio, le giuste mani in cui mettere il futuro della ristorazione sono quelle dei giovani e dei giovani protagonisti di molte delle schede di questa guida, di cui 19 premiati. Sono i giovani cuochi e cuoche, sommelier e maître, food writer e famiglie della ristorazione e, per la prima volta, anche bartender e barlady che si sono distinti in questo anni appena trascorso. Non solo ristoranti, dunque: 100 sono le pizzerie che si sono fatte notare e che troviamo menzionate tra le righe online. Una sorta di guida all’interno della guida per non perdere nessuna delle realtà “in fermento” che sempre più trova spazio nella ristorazione italiana e parimenti ne fa parte. Presenti anche le Storie di Gola, racconti di vari autori del panorama italiano e estero, su alcune città quali Torino, Milano, Roma, Napoli, Copenhagen, Parigi, Bruxelles, New York e Bogotà. Novità di quest’anno i cocktail bar: una sezione dedicata ai bar e ai luoghi dove la miscelazione ne fa da padrona, nelle 16 insegne che ne approfondiscono e ne esaltano quest’arte.

Di seguito i premi conferiti: “Servizio e accoglienza” va a Ludovica Rubbini e Riccardo Gaspari, del SanBrite di Cortina d’Ampezzo; “Sorpresa dell’anno” va a Richard Abou Zaki e Pierpaolo Ferracuti del ristorante Retroscena, di Porto San Giorgio (Fermo); “Identità di pasta” va al piatto “scrigno di cacio e spezie” di Riccardo Forapani de Ristorante Cavallino, Maranello; “Identità di riso” va a al piatto “Riso Rosto” di Alessandro Billi, dell’Osteria Billis di Tortona; “Contaminazioni” va a Matteo Ambrosino del 28 Posti, Milano; il “Miglior sous-chef” è Davide Boglioli, del ristorante Enrico Bartolini al Mudec, Milano; “la miglior sommelier” è Lorenza Panzera di Zelo del Four Season, Milano; “il miglior sommelier” è Carlo Salino, del ristorante Opera, Torino; “Miglior maître” è Laura Carollo, del ristorante Gagini, Palermo; “Miglior chef pasticciere” va a Roberta Merolli, del ristorante Tre Olivi al Savoy Beach Hotel, Paestum; “Miglior pizzaiolo”, va a Pier Daniele Seu, di Seu Pizza Illuminati, Roma; il “miglior food writer” è Eugenio Signoroni, Slow Food Editore; “Sperimentazione in cucina” va a Davide Guidara, de I Tenerumi del Therasia Resort, Vulcanello (Messina); “Giovane famiglia”, va alla famiglia Fais, Josto, Etto e Framento, Cagliari; il “miglior chef internazionale” è Himanshu Saini, di Trèsid Studio, Dubai; la “miglior barlady” è Sabina Yausheva, del Dry Solferino, Milano; il “miglior barman” è Matteo di Ienno, col suo Locale, Firenze; la “miglior chef” è Valentina Rizzo, del ristorante Farmacia dei Sani, Ruffiano (Lecce); e “miglior chef” sono Matteo Metullio e Davide De Pra, del ristorante Harry’s Piccolo, Trieste.