Girovagando per Parigi alla ricerca del bello e del buono
Per poter sopportare i grassi saturi e insaturi ingurgitati durante le splendide cene parigine occorre tanto moto e un pranzo leggero, ma senza farsi mancare il gusto. Poi, capita di andare a trovare un manico vero, anzi due, nei loro rispettivi ruoli e forse la pausa veloce e leggera che ti eri immaginato lo diventa un po’ meno. Ma, come sappiamo, la testa in questo caso fa molto, ed ecco quindi una interessante, e per certi aspetti, diversa prospettiva per una pausa pranzo alternativa a Parigi … con tanto, tantissimo gusto!
Restaurant Passerini
Giovanni Passerini, seppur quarantenne, è già un cuoco e un imprenditore maturo. Ha creato un luogo d’elezione vicino alla Bastiglia che è il regno dell’italianità più spinta. Un pastificio di fianco al ristorante, ormai sempre più marcatamente un avamposto della cucina italiana a Parigi. Semplice, ma non per questo non ricercato. Il puntiglio e la maniacalità, nonché la tecnica e il senso del gusto, del grande cuoco romano si sentono. Eccome se si sentono. Se poi deciderete di andarci a pranzo, avrete dalla vostra anche uno scontrino incredibilmente economico.
- Dettagli.
- Crema di piselli secchi, ceci, cavolo e conchiglie.
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Budin noir al mole
Densa salsa di accompagnamento tipica della cucina messicana. Ne esistono oltre quaranta varianti, la stessa infatti può contenere fino a trenta diversi ingredienti. Il "mole verde", ad esempio, viene preparato con varie erbe e tomatillo; il "mole negro" con peperoncino, spezie, hoja santa e cioccolato fondente. Leggi e mela verde.
- Stupenda improvvisazione: spiedino di lumache e cuori di lepre.
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Pasta mista mischiata, gamberi e bisque
E' una ricetta della cucina francese tipicamente basata sul brodo di crostacei (aragoste, astici, gamberi di fiume). Si tratta di una zuppa che può essere servita in purezza oppure utilizzata come fondo di cottura per la preparazione di altre pietanze. È da considerarsi a tutti gli effetti un fondo bruno a base di crostacei. Per preparare la bisque è necessario... Leggi: un tripudio!
- Ravioli ricotta e spinaci, semplicemente sublimi.
- E per dolce ? La trippa bien sure.
Cedric Grolet
Trentadue anni, oltre 1 milione di followers su Instagram, pastry-chef star e uomo del momento a Parigi. Capo pasticcere de Le Meurice, premiato come miglior pasticciere dell’anno 2018 dalla The World’s 50’s Best Restaurants, Cedric Grolet ha aperto la sua pasticceria, in collaborazione con Le Meurice, in cui allieta, tutti i giorni tranne il lunedì, i palati raffinati dei parigini. Famosissimo per i suoi dessert “trompe l’oeil”, prepara anche un’ampia gamma di prelibatezze che, frigorifero in camera permettendo, si possono degustare in un paio di giorni. Tanto belle quanto incredibilmente buone.
- Collaboratrice all’opera.
- La vetrina.
- La sua celebre creazione: la torta di mele a forma di fiore.
- Il famosissimo cubo di Rubik.
- Un grande classico, la St. Honorè.
- Le mignon.
- Tutto curatissimo, anche le confezioni.
Per gustarsi Grolet in tranquillità consiglio il tea-time al Dalì presso Le Meurice, cubo solo su prenotazione almeno 48 ore prima e prepagato (ne vale la pena e l’investimento). Passerini non mi ha entusiasmato ma sono contento del suo successo. Meglio la pausa pranzo da Nasti alla pizzeria Bijou.