Sophie e Al+Ma: due bianchi del Trentino Alto Adige
Sophie e Al+Ma
Un nuovo passaggio in Trentino Alto Adige ci porta presso due cantine appartenenti a territori diversi: più a nord, Manincor, lungo la Strada del Vino, sul versante occidentale dell’Adige, fra il lago di Caldaro e il paese omonimo più a sud Maso Martis, sul versante opposto dell’Adige, salendo di quota a Martignano, poco più a nord di Trento.
Nel dettaglio parliamo di due vini bianchi completamente diversi fra loro, fra le tante etichette che contraddistinguono queste cantine: Manincor Sophie 2022 e Maso Martis Al+Ma 2022. Non è l’annata che lega questi due vini, ma il nome proprio delle loro etichette che omaggiano direttamente le rispettive proprietà.
Sophie di Manincor
Sophie è la moglie del conte enologo Michael Goëss-Enzenberg, nobile famiglia tirolese che dal 1978 ha portato avanti la storica cantina Manincor il cui stemma “Man-in-cor”, ovvero mano sul cuore, che spicca sulla facciata dell’edificio eretto da Hieronymus Manincor nel 1608, ampliato nel 2002 con l’attuale cantina ipogea. Un’azienda passata dal biologico al biodinamico certificato, che vinifica uve Cabernet, Merlot, Tempranillo e Lagrein di proprietà fra i 220-300 m d’altitudine in zona Terlano e Caldaro, fino ai 400-500 m. slm per il Pinot nero, Pinot bianco, Chardonnay e Sauvignon.
Solo l’apertura carrabile e la scultorea sala degustazioni in acciaio e vetro affiorano dalla collina verso il lago, mostrando la parte nuova della cantina in adiacenza agli edifici storici e al contemporaneo shop. Vendemmia tutta a mano, con una produzione di circa 300.000 bottiglie l’anno suddivise in tre famiglie di vini tutti fermi: Mano, che lavora la terra, per vini classici, immediati; Cuore, coltivati appunto nel cuore dei poderi, con caratteristiche di forza ed eleganza e Corona, per i vini ottenuti dalle vigne più vecchie, per una qualità senza compromessi. In totale le etichette sono 17 di cui 8 bianchi, un rosato e 5 rossi, infine un passito da uve Petit Manseng.
Sophie è un taglio con netta prevalenza di Chardonnay, intorno al 92-94% a seconda delle annate, per il resto è Viognier e in percentuale residua Sauvignon blanc. I grappoli diraspati vengono lasciati a macerare per alcune ore prima della pressatura lenta. Fermenta spontaneamente con lieviti autoctoni in botti di legno, per 9 mesi di affinamento a contatto. Svolge anche la fermentazione malolattica. Ne deriva uno Chardonnay sostanzialmente in purezza, con qualche preziosa contaminazione olfattiva delle altre due uve, che per vinificazione e affinamento riceve un’impronta che potremmo definire di bianco alla francese. È certamente un vino elegante, di grande equilibrio.
Al+Ma di Maso Martis
Per Maso Martis, Al+Ma sono Alessandra e Maddalena Stelzer; dalla vendemmia 2016 proseguono il lavoro del nonno paterno che nei primi anni ’80 acquistò questo antico maso all’ombra del monte Calisio. Dal 1990 il figlio Antonio e la moglie Roberta hanno proseguito il progetto di famiglia; la cantina che fra l’altro include una fonte naturale al centro della tenuta, è in biologico dal 2013 ed è circondata dai 12 ettari di vigne a 450 m. slm, affacciati a ovest, guardando l’Adige, a stretto contatto con i primi massicci dolomitici e tanto bosco.
Siamo nel cuore della Trento Doc, dunque il progetto principale di Maso Martis è il Metodo Classico e le uve sono quelle del taglio champenoise, pensandola alla francese, ovvero Chardonnay, Pinot nero e Meunier. Su terreni limosi-calcarei, stratificati sopra la roccia rossa trentina che affiora fino in superficie. Il risultato di questo terroir ricco di scheletro, con buone escursioni termiche, offerto alle brezze pomeridiane della Val d’Adige è la tipica mineralità di questa Denominazione. Vendemmia anche qui tutta a mano, per una produzione intorno alle 100.000 bottiglie annue, con sette etichette di spumanti in combinazioni di uve e dosaggio più un Blanc de Blancs BrutCon il termine "brut" si intende l'indicazione enologica che rivela la concentrazione zuccherina all’interno di un vino spumante. Nello specifico se contiene meno di 15 g/l di zucchero.... Leggi Nature offerto solo in formato magnum. Completano la linea le tre etichette dei bianchi fermi.

La degustazione
Sophie è poco al di sotto dei 40€, Al+Ma viene venduto intorno ai 18. Puntano a un target e ad abbinamenti diversi: più adatto a secondi di pesce al forno Manincor, più dedicato a crudità di crostacei e risotti di mare il Maso Martis.
Sophie 2022, 13,5% vol., è uno Chardonnay (con un piccolo saldo di Viognier e Sauvignon) di colore giallo paglierino chiaro, luminescente, con ancora nuances verdoline che lasciano presagire l’attuale gioventù, seppure il bouquet restituisca già lo spettro olfattivo di un vino pronto. In dettaglio prevalgono subito le note di frutta a pasta gialla matura come albicocche fresche, con anche eco di frutto disidratato, lievi note di agrume spremuto in sintonia con fiori d’acacia e mineralità lievemente grafitica, quasi a dettagliare i delicati vapori del granito bagnato dalla rugiada del mattino. Dietro, velati sentori lignei morbidi, vicini alla vaniglia e a spezie fini. Al palato il vino continua a manifestare questa mineralità dolomitica, si allarga con una parte centrale appena relativamente calda, seppure mai prevalente, per restituire un finale oltre che complesso, persistente e intenso, parzialmente salino.
Al+Ma è un monovarietale di Müller Thurgau, vitigno che ci riporta ai primi anni ’90, in cui il mercato del vino altoatesino era completamente diverso dall’attuale. La capacità di accoglienza turistica iniziava a mostrare numeri importanti, così la cucina del Sud Tirolo si stava facendo avanti e di conseguenza i suoi vini. Müller Thurgau e Gewürztraminer dilagarono, tanto negli alberghi, quanto negli acquisti del vino da portarsi a casa. Diciamo che il “gusto del folcloristico” finiva anche negli abbinamenti, con i vini semi-aromatici e aromatici. Poi a casa, magari a centinaia di chilometri di distanza, quegli stessi vini non funzionavano proprio come nella romantica baita a lume di candela. Oggi tutto è cambiato e questo Müller Thurgau di Maso Martis ribalta la storia, tracciando una idea di monovitigno contemporaneo, versatile e fresco. Nel 2022, Alessandra e Maddalena hanno acquistato due ettari di vigneto a Montevaccino, in località Pragrande e nasce di fatto il progetto Al+Ma 800, perché siamo a ben 800 m di altitudine; già questo aspetto lascia intravvedere orizzonti completamente nuovi, per un vino attuale, anche in conseguenza del cambiamento climatico. Sono vigne risalenti al 2010 su terreni di materiali glaciali misti con una significativa componente porfirica. Dopo la vendemmia segue subito la pigiatura soffice delle uve, una macerazione in pressa di circa sette ore ad una temperatura controllata di 10-12°, poi una fermentazione a 18°-20° con lieviti selezionati, conservazione in serbatoi d’acciaio, per poi venire imbottigliato nella primavera successiva.
Questo Müller Thurgau IGT Vigneti delle Dolomiti, 12,50 % Vol. (tappo a vite) si presenta di colore giallo paglierino con riflessi verdolini, delineando da subito profumi e aromi del vitigno, ma anche una invogliante freschezza di gioventù, restituita anche dalle uve coltivate così ad alta quota. Al naso un iniziale latente sbuffo sulfureo e ammoniacale riconduce a certi Sauvignon Blanc, poi svanisce a favore di sentori più morbidi e floreali, fra sambucoIl sambuco è un genere di piante tradizionalmente ascritto alla famiglia delle Caprifoliacee, che la moderna classificazione filogenetica colloca nella famiglia Adoxaceae. I fiori del sambuco trovano impiego in erboristeria per la loro azione diaforetica. Con i fiori è possibile fare uno sciroppo, da diluire poi con acqua, ottenendo una bevanda dissetante che è molto usata in Tirolo, in Carnia... Leggi e frutti a polpa gialla. Al palato è fresco e minerale, concedendo una buona persistenza in prevalenza asciutta, ancora rinfrescante. La 2022 in Trentino Alto Adige è stata una buona annata, forse non eccellente come la 2021, ma in questa regione la ricerca costante della qualità e un lavoro di selezione sapiente, portano a risultati sempre meritevoli. La fascia di prezzo dei due bianchi è diversa.
