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Il Lessini Durello DOC

Vino
Recensito da Angelo Sabbadin

Durello contro tutti

Il Lessini Durello DOC, compie trent’anni dopo l’istituzione della Denominazione d’Origine, è uno spumante fresco e alternativo: affascinante, dinamico, mai banale, con un carattere vulcanico che lo rende unico nel panorama enologico mondiale. Questo vino è sempre in grado di fare la differenza, autentico per sua natura e simile solo a sé stesso. Apprezzare l’originalità intrinseca di questo Metodo Classico significa scoprire un vitigno autoctono dotato di caratteristiche molto particolari, un territorio che custodisce l’antica energia della creazione e una mentalità produttiva in cui l’innovazione non si contrappone alla tradizione, ma ne è parte integrante. Le elevate valli dei Monti Lessini, situate tra le province di Verona e Vicenza, costituiscono da sempre un ambiente ideale per la coltivazione della vite e un tesoro naturale in cui l’arte vitivinicola può raggiungere risultati brillanti. Le forme ripide dei rilievi montuosi rivelano immediatamente la loro origine vulcanica, una profonda essenza che costituisce il carattere distintivo dei Monti Lessini e che si riflette in maniera unica nel vino prodotto.

La viticoltura di queste zone dimostra chiaramente che il risultato enologico dipende strettamente dalla perfetta armonia tra il vitigno e l’ambiente circostante, così come dalle reazioni di quest’ultimo ai fattori termici, idrici, pedologici e colturali. Le colline elevate e i suoli prevalentemente di origine basaltica conferiscono ai vini caratteristiche uniche. È proprio la versatilità di questa antica varietà d’uva la chiave dell’unicità di questo spumante, che si presta a diversi metodi di produzione delle bollicine e sta conquistando i palati dei giovani grazie alla sua dinamicità e freschezza. Se l’elevato contenuto di acidità fissa è da attribuire alle peculiarità del vitigno, molti altri caratteri sono fortemente influenzati dalle condizioni pedoclimatiche. Infatti, esiste un forte legame tra i suoli vulcanici e i sentori minerali di pietra focaia, quasi come dei segni distintivi del Durello. Le pendenze e le altitudini, con le loro marcate escursioni termiche, contribuiscono a definire ulteriormente le caratteristiche di questo vino, una natura profonda che costituisce il suo carattere fondamentale nei Monti Lessini e lascia un’impronta unica nel vino, o meglio, due… Ogni singola manifestazione del Durello si distingue dalle altre anche in base alla sua provenienza geografica. Proprio per questo motivo, i Cru rappresentano macrozone da esplorare e scoprire.

Non vi è alcun dubbio che la viticoltura nell’area DOC Lessini Durello si avvalga di un forte legame di identità tra i suoi vini e gli elementi caratteristici del territorio. Da un lato, troviamo un vitigno antico e autoctono, la Durella, mentre dall’altro, un ambiente in gran parte ancora incontaminato, con un paesaggio ben conservato e ricco di angoli suggestivi ancora da esplorare. La viticoltura in questa regione dimostra in modo inequivocabile che il risultato enologico dipende strettamente dalla perfetta sintonia tra il vitigno e l’ambiente circostante. Da un lato, il territorio viticolo con le sue caratteristiche ben definite e distintive, e dall’altro, il vitigno stesso con la sua reazione specifica ai fattori termici, idrici, pedologici e colturali. Le colline elevate e i suoli prevalentemente di origine basaltica conferiscono ai vini una forte identità.

Il Durello spumante ha origine da un blend che prevede almeno l’85% di uva Durella, con possibili aggiunte di Chardonnay, Garganega, Pinot Bianco e Pinot Nero. L’elevata percentuale di acidità totale lo rende ideale per la produzione di spumanti. Con le recenti modifiche ai disciplinari di produzione, abbiamo ora due DOC dedicate ai diversi metodi di spumantizzazione: Il Metodo italiano (o charmat), ottenuto esclusivamente attraverso la rifermentazione in autoclave; Il Metodo Classico, ottenuto mediante rifermentazione in bottiglia con una permanenza sui lieviti di almeno 24 mesi; se rimane sui lieviti per almeno 36 mesi, può fregiarsi della menzione “riserva”. Il primo metodo si caratterizza per un profilo più fruttato e fragrante, mentre il secondo è più strutturato, cremoso e complesso, con la possibilità di un affinamento che può superare i dieci anni. In entrambi i casi, la freschezza e la persistenza olfattiva definiscono fortemente l’identità di questi vini. I profumi sono caratterizzati da note marine di gesso e iodio che esaltano accenti floreali di sambuco e biancospino. Lo spumante è sempre piacevole e ricco di carattere, con un aroma di mela verde e agrumi, una notevole mineralità tipica dei vini provenienti da terreni vulcanici e una consistenza tannica unica per i vini bianchi, che rende il suo perlage particolarmente stimolante.

La biodiversità è la caratteristica più rilevante di questo territorio. La presenza di foreste e prati, di insetti che cacciano altri insetti e favoriscono l’impollinazione, di microrganismi indigeni che vivono in simbiosi con le piante, sono elementi di grande importanza per la qualità della vita della vigna. Questo si riflette inevitabilmente nella qualità del vino prodotto. La presenza di una zona naturale protetta come il Parco Naturale dei Monti Lessini è quindi una risorsa di grande valore per l’agricoltura vitivinicola. Incentiva i produttori del Lessini Durello DOC ad adottare pratiche agricole rispettose dell’ambiente e sostenibili. I suoli derivanti da queste rocce sono moderatamente profondi, con una tessitura fine e con un contenuto di scheletro basaltico limitato in superficie ma più abbondante in profondità. I vulcani con il loro ruolo di scambio tra le profondità della Terra e l’atmosfera rappresentano uno dei sistemi ecologici più cruciali e straordinari, essenziali per la stessa vita del nostro pianeta. La loro eredità nell’ambito dell’agricoltura si manifesta nei suoli vulcanici, che sono eccezionali in ogni aspetto. Nonostante occupino solo l’1% della superficie terrestre, questi suoli forniscono sostentamento al 10% della popolazione mondiale. Sono composti da tufi e basalti, ricchi di ferro, magnesio e numerosi altri microelementi che, attraverso l’uva, si trasferiscono al vino, conferendogli una caratteristica sapidità minerale. Grazie alla loro porosità, i suoli vulcanici sono capaci di trattenere acqua e calore solare, rilasciandoli gradualmente quando necessario. Sono inoltre ricchi di nutrienti per la vite e fungono da barriera naturale contro le malattie del suolo. Per queste ragioni, l’agricoltura vitivinicola su terreni vulcanici richiede minori interventi esterni ed è quindi di qualità superiore ed ecologicamente più sostenibile.

L’Italia è il paese vitivinicolo che vanta la maggiore varietà di territori vulcanici, eppure quelli storicamente dedicati alla viticoltura si possono contare sulle dita di una mano. Tra questi, l’area dei Lessini, adiacente al Soave, è senza dubbio una delle più affascinanti del Nord Italia. Cosa rende la Durella diversa dagli altri vitigni e perché è ideale per la produzione di spumante? L’alta acidità e i tannini presenti nella buccia sono solo alcuni degli aspetti più distintivi. Il nome “Durella” deriva dalla consistenza dura o compatta della buccia e dall’elevata acidità totale che contraddistingue il vino, conferendogli una notevole longevità e risultati eccellenti nella spumantizzazione. Il vitigno Durella predilige esposizioni favorevoli, ma richiede soprattutto una buona circolazione dell’aria nel vigneto, una consapevolezza che i viticoltori hanno sviluppato nel corso del tempo. Grazie alla sua produzione costante, alla sua resistenza alle malattie, alla sua predisposizione alla spumantizzazione (grazie all’alto contenuto di acidi) e alla sua vigorosa vitalità (adatta alle generose precipitazioni delle colline orientali di Verona e Vicenza), la Durella ha trovato nell’area le condizioni pedoclimatiche ideali per ottenere risultati qualitativi eccellenti e per affrontare le sfide estreme. La Durella rappresenta l’autenticità per eccellenza, essendo presente sui Monti Lessini almeno fin dal Medioevo e vantando quindi mille anni di adattamento a questo territorio.Mille anni per esprimere appieno la sua essenza e per conferire agli spumanti Lessini Durello DOC la tipica mineralità vulcanica dei suoi suoli. I grappoli della Durella sono di medie dimensioni, con forma piramidale, compatta e alata; gli acini presentano una buccia piuttosto spessa, coriacea e ricca di tannini.

Può davvero il Durello Metodo Classico giocarsela con i Metodi Classici italiani e non solo?

Alla presentazione avvenuta presso l’Azienda Agricola Dal Maso delle due nuove riserve sono stati confrontati alla cieca con gli altri per un confronto didattico sulla qualità dei vini ma sopratutto sulla loro riconoscibilità. Alla fine le due nuove Riserve a base di Durella se la sono giocati alla grande risultando ottimi dal punto di vista organolettico e di piacevolezza e staccando degli ottimi punteggi alla cieca. A carte scoperte poi sono risultati essere i due con le note saline e minerali in evidenza che conferiscono verticalità e bevibilità. Promossi a pieni voti quindi queste due nuove riserve che risultano un’ottima alternativa ai Trentodoc.

Le due nuove Riserve sono:

Cuvée Augusto Spumante Metodo Classico Lessini Durello Doc Riserva Tenuta Corte Giacobbe

Dedicato al fondatore dell’azienda è il frutto della grande passione per il metodo classico dei fratelli Dal Cero. L’uva Durella è un’uva molto acidula e necessita di lunghi affinamenti per essere “domata”, da qui il lungo affinamento sui lieviti di Augusto, uno spumante metodo classico dalla bollicina fine, lunga e persistente. Fermentazione in botti di Rovere, tonneaux e barrique a temperatura controllata, affinamento dei vini in botte di rovere Austriaco e Barrique Francesi. A primavera successiva il vino viene assemblato con un tocco di “vin de reserve”, dopodiché si procede con il tiraggio per la seconda fermentazione in bottiglia. Affinamento in bottiglia per minimo 50 mesi. Dopo il degorgio riposa per ulteriori 6 mesi circa.

Lessini Durello Cuvée Serafino Dal Maso

La vigna si trova a Santa Margherita di Roncà, vecchi ceppi di Durella allevati a pergola vicentina su suolo basaltico argilloso di origine vulcanica. Questo spumante viene ottenuto tramite una pressatura soffice delle uve, seguita da una presa di spuma con metodo classico e un affinamento sui lieviti per ben 80 mesi in bottiglia. Questo processo artigianale e attento garantisce un vino di grande eleganza, pienezza e persistenza.

La Degustazione

Vini degustati alla cieca salvo i primi due che erano le basi 2022 che andranno a formare le riserve.

Base Dal Maso annata 2022

Vigneti a 450 m., zona classica vulcanica, piante di 40 anni di età allevate a pergola. Olfatto che esprime note fresche, frutta a polpa bianca, pera, mela, pesca, note rocciose, minerale, di sasso. Sul palato fresco, salino, piacevole, persistente. Un ottimo vino bianco vocato alla verticalità ma completo nel suo essere, con una buona persistenza.

Base Cuvée Augusto Dal Cero annata 2022

85% derivante dall’annata 2022, il restante 15% da 4 annate di riserva. Fermentanzione e affinamento in rovere. Note croccanti di mela e pera, tocco floreale, smoky. Sul palato buona materia, piacevole, fresco, sapido. Altro vino bianco dalla spiccata freschezza e salinità ma si ha la sensazione di trovare più ricchezza e spessore.

Champagne Blanc de Blancs Grand Cru s.a. Bruno Paillard

Naso soffice, fine e sussurrato che propone frutta matura, ricca, assieme a note calde, di pasticceria, note minerali.  Al gusto ha carattere, piacevole, fresco, salino, scorrevole, piacevole, ottimo. 92/100

Alta Langa DOCG 2019 Luigi Coppo

Naso complicato, ostico, poco presente il frutto, si avvertono note minerali, gessose. Bocca teso, salino, verticale, stretto, scomposto, poco equilibrato. 89/100

Trentodoc Perlè Bianco Riserva 2015 Ferrari

Al naso porge complessità, frutta, carnosa, tostature, tocco fumè e floreale. Abbraccia il palato con la sua cremosità, sapido, teso, ricco, piacevole e persistente. 92,5/100

Champagne Terre de Vertus Premier Cru Larmandier Bernier

Olfatto che evidenzia in apertura note di tostature, fumè, frutta matura,  minerale, note di agrume. In bocca rivela un sorso agile e snello, nervoso, teso ma piacevole, fine, salino, persistente. 92/100

Durello Lessini Doc Cuvée Serafino Metodo Classico Dal Maso

Esordio olfattivo intenso, frutta matura, mela golden, pesca, note floreali, agrumate, di tostatura, importante tocco gessoso e minerale. Sorso espressivo, lungo, ricca, piacevole, fresco, salino, profondo, persistente. 93/100

Cuvée Augusto Spumante Metodo Classico Lessini Durello Doc Riserva Tenuta Corte Giacobbe

Naso di grande complessità, ricco e denso, grande dimensione, note di tostatura, fumè, minerale, spezie dolci che accompagnano una frutta gialla e tropicale densa e matura. Bocca con grande vigore, ricco di sapore, finale salino, teso, grande energia. 94,5/100

Champagne Blanc de Blancs Grand Cru Billecart Salmon

Bouquet finemente orchestrato su toni di frutta bianca, mela, pera, tocco agrumato, di pasticceria. Il sorso è raffinato, piacevole, fine, finale, minerale. 93,5/100

Lessini Durello Metodo Classico Dal Maso (etichetta classica)

Note di frutta bianca, note vegetali, minerali, gessose, tocco sottile di tostatura. Fine, teso, minerale, piacevole, fine, salino, persistente. 92,5/100

Cuvée Augusto Spumante Metodo Classico Lessini Durello Doc Riserva Tenuta Corte Giacobbe (Annata precedentre)

Naso intenso e stratificato, frutta matura, malto, biscotto, brioche, burro di arachide, soffio floreale e speziato. Bocca calda, ricca, piacevole, tutto in equilibrio, persistente e salino. 93/100

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