Monte Alto – Ca’Rugate
Le origini del Monte Alto Soave
Ca’ Rugate è un’eccellenza veneta che, da oltre 100 anni, racconta la sua terra attraverso vini distintivi e autentici. Situata nel cuore del Soave Classico, della Valpolicella e del Lessini Durello, l’azienda ha saputo innovare senza tradire le radici, reinterpretando le tradizioni con un occhio attento alle potenzialità dei vigneti storici. La storia di Ca’ Rugate è legata indissolubilmente alla famiglia Tessari, che da quattro generazioni lavora su terreni vulcanici, proprio sulla collina delle Rugate, vicino Brognoligo, dove tutto è cominciato.
Il nome
Il Monte Alto Soave prende il suo nome dal territorio di origine, la zona di Monteforte d’Alpone, che è situata su colline alte e panoramiche, caratterizzate da terreni vulcanici e ricchi di microelementi. “Monte Alto” evoca l’idea di una viticoltura che nasce in altitudine, dove la qualità del suolo e l’esposizione contribuiscono alla crescita di uve particolarmente aromatiche e strutturate. Un nome che richiama la forza e l’eleganza del paesaggio che dà vita a questo Soave unico.
Il vino
Il Monte Alto nasce dove i vigneti migliori affondano le radici in terre vulcaniche, ricche di microelementi, calcare e un tocco d’argilla. Qui le uve non si raccolgono di fretta: si aspetta la surmaturazione, perché ogni acino guadagni spessore e complessità. È un Soave che non ha paura di osare, giocando su equilibrio e volume, con una profondità che parte dal suolo e arriva dritta al calice.
La maturazione
Il Monte Alto non si accontenta di una fermentazione qualunque. Diviso tra barriqueCon "barrique" si intende una piccola botte di legno adatta all’affinamento di vino dalla capacità compresa tra i 225 e i 228 litri.... Leggi da 225 litri e botti grandi da 20 hl, cresce su due fronti, affinando struttura e complessità. Poi si adagia sui suoi lieviti per 6-8 mesi, guadagnando profondità e sfumature intriganti. Il risultato? Un Soave che gioca tra cremosità e freschezza, con un carattere raffinato ma mai scontato. Un bianco che sa il fatto suo.
Degustazione guidata
Il Monte Alto Soave di Ca’ Rugate è la prova che il bianco può avere stoffa. Dal colore giallo paglierino carico e un naso intenso che alterna note floreali, di frutta matura, frutta secca e mandorla. Elegante ma deciso, sa tenere testa a piatti insoliti: dalla cucina di mare ai soufflé di formaggi, fino agli sformati di verdure. Nel calice, freschezza e sapidità giocano in equilibrio, rendendolo perfetto anche per un aperitivo che non si accontenta del solito calice. Un bianco con carattere, che ama la compagnia ma non passa inosservato.
Il Monte Alto Soave e…?
Quasi obbligato l’abbinamento letterario con “Il Gattopardo” di Giuseppe Tomasi di Lampedusa. Come il Monte Alto di Ca’ Rugate, questo romanzo unisce eleganza e profondità, tradizione e modernità. La freschezza del vino richiama il fascino decadente della Sicilia che cambia, mentre la sua complessità si ritrova nei dettagli raffinati della narrazione. Entrambi hanno classe, raccontano territori unici e lasciano un’impressione duratura.

* Si ringrazia per aver messo a disposizione gli spazi della propria cantina il Magna Pars L’ Hotel À Parfum di Milano.