Cima Caponiera di Ca’Rugate
Le Origini del Cima Caponiera
Sull’uscio di Ca’ Rugate campeggia una frase che racconta l’anima dell’azienda: “Cent’anni d’amore per la terra, non fanno crescere soltanto l’uva.” Un legame profondo con la terra che affonda le radici nella famiglia Tessari, oggi alla quarta generazione di vignaioli. La storia di Ca’ Rugate è indissolubilmente legata alla collina delle Rugate, nel cuore di Brognoligo, dove tutto ebbe inizio. Specializzata nella produzione di vini che esprimono in modo autentico il territorio, l’azienda è conosciuta per i suoi Soave Classico, Valpolicella e Lessini Durello. Forte di una tradizione secolare, Ca’ Rugate ha saputo guardare al futuro, investendo in vigneti selezionati e reinterpretando le tradizioni vitivinicole con un approccio innovativo.
Il nome
Il nome Cima Caponiera non è casuale, ma rimanda a un immaginario militare che si fonde con la geografia delle colline di Soave, dove si trovano i vigneti di Ca’ Rugate. Una “cima” è una vetta, un punto elevato, mentre una “caponiera” era una fortificazione strategica. Così come una fortezza protegge l’ingresso, queste terre, alte e panoramiche, difendono la qualità delle uve, coltivate in un microclima unico. Il nome, quindi, evoca non solo una posizione privilegiata, ma l’essenza stessa di un vino che nasce da un terroir potente e prezioso.
Il vino
I vigneti si adagiano su terreni sciolti e ciottolosi, ricchi di scheletro, dove le uve maturano al sole fino alla seconda metà di settembre. La raccolta, rigorosamente manuale, avviene con una cura quasi rituale: i grappoli vengono adagiati in cassette, evitando ogni sovrapposizione per favorire l’arieggiamento degli acini. È qui che prende vita l’equilibrio perfetto tra Corvina (45%), Rondinella (15%) e Corvinone (40%), l’anima stessa di un vino che racchiude la forza della tradizione veneta.
La maturazione
Dopo la vendemmia, l’uva affronta un delicato processo di appassimento in fruttaio, dove, perdendo acqua, concentra zuccheri e composti fenolici. Solo nell’inverno successivo viene pigiata, trasformando ogni grappolo in un mosto ricco e prezioso. La fermentazione completa il suo corso, ma la vera magia avviene nei successivi quattro anni di affinamento in grandi botti di rovere da 2000 litri, dove il vino sviluppa complessità e profondità, diventando un capolavoro di pazienza e artigianalità.
Degustazione Guidata
Il Cima Caponiera 2017 di Ca’ Rugate è un vino che si esprime al meglio in abbinamento a piatti robusti e saporiti. La sua struttura e complessità lo rendono ideale per accompagnare carni alla brace, brasati e formaggi stagionati, oltre a piatti a base di selvaggina, dai sapori intensi e decisi. Questo vino, frutto di un equilibrio perfetto tra le varietà Corvina, Corvinone e Rondinella, offre al palato un’armonia che si rivela nei suoi aromi fruttati e speziati. Al naso, emergono sentori di frutti rossi maturi, come ciliegia e prugna, arricchiti da delicate note di spezie dolci e erbe aromatiche. In bocca, si presenta con un corpo pieno e vellutato, accompagnato da una lunga persistenza e una leggera acidità, che dona freschezza e vivacità al palato. Il finale, elegante e armonico, lascia un piacevole retrogusto di macerazione delle uve e leggeri accenni di tannini levigati. Un vino che si evolve splendidamente nel tempo, mantenendo una grande capacità di affinamento.
Il Cima Caponiera e…?
Il Cima Caponiera 2017 di Ca’ Rugate si abbina perfettamente al celebre quadro La Ragazza con l’Orecchino di Perla di Johannes Vermeer. Così come il vino, il dipinto esprime una bellezza raffinata e una profondità che si svela lentamente. La luce delicata che illumina il volto della ragazza richiama l’eleganza e la complessità del vino, che svela, a ogni sorso, nuove sfumature aromatiche e una struttura avvolgente. Il contrasto tra la semplicità del soggetto e la ricchezza dei dettagli nel dipinto si riflette nel Cima Caponiera, un vino che, pur nella sua intensità, offre una finezza che conquista senza mai risultare eccessivo. Entrambi sono espressioni di una bellezza che si fa apprezzare nel tempo, capace di rivelarsi sempre nuova e sorprendente.

* Si ringrazia per aver messo a disposizione gli spazi della propria cantina il Magna Pars L’ Hotel À Parfum di Milano.