Passione Gourmet Bros' Trattoria - Passione Gourmet

Bros’ Trattoria

Trattoria
Bros' Trattoria, Strada Provinciale, Supersano (LE)
Chef Floriano Pellegrino e Isabella Potì
Recensito da Eugenio Marini

Valutazione

Pregi

  • Location rurale ordinata e ideale per mangiare in piena tranquillità (anche a colazione).
  • Buon rapporto qualità-prezzo.

Difetti

  • Servizio complessivo meno scrupoloso delle prime uscite.
Visitato il 10-2024

La tradizione in perfetto stile Bros’

Pensare in grande partendo dalle proprie radici. Con quest’idea Floriano Pellegrino e Isabella Potì si sono fatti largo tra gli Chef sino a raggiungere il gotha della ristorazione mondiale. Idea che è diventata presto vera e propria identità — pure filtro attraverso cui farsi avanguardia — e oggi plasma ogni progetto firmato Bros’, dal fine dining alla trattoria, nata non a caso sotto il nome di Roots. Proprio nella masseria della campagna scorranese, quelle origini tanto care ai due trovano rispetto al ristorante una più semplice espressione, sfociando in una sorta di cucina-manifesto della ‘tradizione’ salentina. In mezzo agli ulivi, nel contesto extraurbano a pochi minuti da Lecce, vengono dunque onorate le ricette tipiche locali. Solo che qui, data l’attitudine dei titolari a guardare sempre avanti, il ricordo del passato non si fa mai troppo nostalgico né ingombrante, diventando semmai spunto per aggiustarne gli “eccessi” o darvi un tocco appena più fresco. Con cognizione, si ricerca nei vari capisaldi della tavola pugliese maggiore leggerezza, peraltro senza alcuna deminutio in termini di gusto, a fronte di un’ottima gestione dei grassi combinata a una mirata incidenza aromatica. Il passaggio nel forno a legna di numerose preparazioni restituisce poi un che di rustico e verace, quel calore che non dimentica la matrice culinaria prevalentemente povera e di terra del Salento più profondo.

Oltre le radici salentine

Al clima mediterraneo e alla canzone italiana degli anni Sessanta si intreccia un’insolita atmosfera internazionale: qua, oltre al viavai di forestieri, accompagna il servizio cortese e alla mano del locale uno staff poliglotta, davvero cosmopolita, che lavora tanto in sala quanto ai fornelli. Mentre la proposta, che a breve includerà la pizza, prevede un menù — Piccola o Grande Trattoria (l’ultima comprende anche il secondo) — che cambia quotidianamente, se non di tavolo in tavolo, in base alla disponibilità. Apre le danze del soffice pane tradizionale, la puccia, da mangiare calda insieme a una «salsa aioli» che è la fine del mondo: inconfondibile al naso, eppure così appagante al palato. Il pezzo forte della casa sono però gli antipasti, fra fritti del giorno, formaggi freschi e saporiti ortaggi, tutti pensati all’insegna della condivisione. Un autentico tributo allo sforzo contadino e al meglio del vegetale stagionale di queste parti. Le portate successive, dalla pasta fresca ai secondi di carne, nonostante i sentori accomodanti e la bontà d’esecuzione paiono avere meno mordente, quasi appannate dalla succulenza degli assaggi precedenti. Cosa che invece non si riscontra nei Ravioli agli spinaci e neppure nei deliziosi Pezzetti di cavallo al sugo. A finire, la Torta caprese di Isabella Potì che, con tecnica e sobrietà zuccherina, riflette lo spirito genuino del dolce casereccio. Una degna conclusione per non alzarsi mai scontenti.

IL PIATTO MIGLIORE: Pezzetti di cavallo al sugo.

La Galleria Fotografica:

1 Commenti.

  • clemente maiorano10 Gennaio 2025

    fuffa tutta fuffa nient'altro che fuffa.

Lascia un commento

La tua email non sarà pubblicata. I campi obbligatori sono contrassegnati *