Valutazione
Pregi
- Un luogo magico in un'isola meravigliosa.
Difetti
- La logistica delle Eolie: aggiungete al viaggio per arrivare a Catania o a Palermo anche tra le due e le tre ore di aliscafo per approdare a Salina.
Signum: il sigillo che custodisce l’essenza di Salina
Il Signum di Salina è uno di quei luoghi dal quale è difficile stare lontani per più di un anno. È un luogo remoto, mentalmente difficile da raggiungere eppure, il sol pensiero di immaginarsi qui, in questo meraviglioso inno alla natura che è Salina, una delle perle delle Eolie, fa dimenticare le difficoltà logistiche e il tempo per raggiungerlo. Sono anni, ormai, che ripariamo in questa Mecca dell’accoglienza e ogni volta cogliamo ogni miglioria rispetto all’anno precedente, assaporandone i dettagli dell’evoluzione. Che sia della struttura alberghiera in sé, del personale tutto o, ovviamente, del ristorante, sempre più completo e piacevole.
La costante ascesa dei fratelli Caruso
Sono tanti i progetti in corso di sviluppo, qui al Signum. Luca Caruso è un vulcano di idee e si è ritagliato quella stima e quel rispetto necessari per poter puntare sempre più in alto, per la gioia e le necessità dell’avventore. Presto il Signum si doterà di nuove proposte gastronomiche che completeranno un’offerta già ampia grazie al bistrotBistrot o Bistrò. Piccolo locale tradizionale francese che offre un servizio simile all'osteria italiana. La crescita esponenziale di locali di avanguardia in formato Bistrot (negli anni 2000), prima in Francia come risposta all'alta cucina da Hotellerie e poi in tutta Europa, ha segnato un vero e proprio 'movimento' gastronomico associabile al termine "Bistronomia", da cui deriva l'aggettivo 'Bistronomico' (usato dagli... Leggi, che affianca il ristorante gourmet con proposte versatili e divertenti e il cocktail bar che affaccia sulla meravigliosa terrazza. Per ora ci si accontenta – e alla grande – di un tavola dall’alto tasso di mediterraneità, che Martina Caruso sta rendendo sempre più solida e completa e che, rispetto alla scorsa stagione, offre un menu completamente nuovo, ricco di piatti inediti o riedizioni perfezionate alla luce della maturità della cuoca malfitana.
Si parte dagli amuse-bouche, un percorso di assaggi materico, omaggio ai prodotti coltivati direttamente nei dintorni della struttura. Poi si prosegue con l’immancabile bagna caudaLa bagna cauda è una preparazione tipica piemontese a base di acciughe e aglio. Una "salsa calda" che si tradizionalmente si serve accompagnata da verdure fresche e cotte. La Delegazione di Asti dell’Accademia Italiana della Cucina, in data 7 febbraio 2005, ha registrato una ricetta “da ritenersi la più affidabile e tramandabile”. Depositata a Costigliole d’Asti, per 12 persone contempla 12 teste di... Leggi e ricci di mare, sempre più buona, il carpaccio di ricciola, garum di alici, olio alle erbe che ricorda una passeggiata nei boschi e i profumi dei pini che si uniscono alla brezza marina; ancora la rivisitazione della murena alla brace, con gel del suo brodo e limbardaLa Limbarda crithmoides, anche conosciuta come "enula marina", è una pianta erbacea perenne a portamento cespuglioso, alta fino a 70 cm. Diffusa nelle aree costiere del bacino del Mediterraneo e lungo le coste atlantiche dell'Europa occidentale, sino alla Gran Bretagna, è una pianta commestibile che, una volta sfregata, emana un odore intenso e può essere consumata sia cruda che cotta.... Leggi.
Golosi i primi piatti: la pasta in brodo di pesce, pomodoro, mandorle ed erbe aromatiche e lo spaghetto con alici crude, finocchietto e spuma di carpionePreparazione utilizzata per la marinatura di carni, pesci e verdure a base di cipolla bianca, aceto di vino bianco, alloro, salvia, pepe ed altre eventuali erbe aromatiche. La ricetta, tipica di Piemonte e Lombardia, prevede di marinare pietanze precedentemente infarinate e fritte e di servire le stesse fredde come antipasto o secondo, con guarnizione di anelli di cipolla bianca. Le pietanze... Leggi, da amalgamare con cura per ricreare il sapore della tradizione. Materici e concettualmente perfetti i piatti principali, tra i quali segnaliamo la “terza” interpretazione della triglia, sempre notevole, servita grigliata con una bisqueE' una ricetta della cucina francese tipicamente basata sul brodo di crostacei (aragoste, astici, gamberi di fiume). Si tratta di una zuppa che può essere servita in purezza oppure utilizzata come fondo di cottura per la preparazione di altre pietanze. È da considerarsi a tutti gli effetti un fondo bruno a base di crostacei. Per preparare la bisque è necessario... Leggi di triglia concentratissima, carpaccio di zucchine marinate e more locali.
Molto piacevole anche il dessert (caprino girgentano, scarola, pomodoro confit e quinoa soffiata) di questa degustazione intitolata “Un altro viaggio” (sono disponibili anche una degustazione più ampia ed una più ridotta).
Cantina già sontuosa e in continua evoluzione. Sono notevoli i percorsi degustazione alla mescita studiati per accompagnare i tre menu. Nel nostro caso, siamo partiti dalla Sicilia, da Marsala all’Etna, passando per il Friuli fino a raggiungere la Borgogna prima di rientrare sull’isola e infine approdare direttamente a Salina. Il servizio di sala ormai è degno dell’incanto dell’hotel, informale ma di grande professionalità ed estrema gentilezza.
Un passo avanti, quest’anno, anche la colazione dell’albergo, ripensata, in meglio, sotto tutti i punti di vista. Niente più buffet ma una carta ampia che spazia dalle golosità siciliane a preparazioni continentali: noi abbiamo assaggiato una fantastica granita di fragole con una buonissima “brioscia” col tuppo e lievitati di livello. Bravi, bravi, bravi.