Valutazione
Pregi
- Bella carta dei vini.
- Servizio attento.
Difetti
- Tempi di attesa troppo lunghi.
- Non tutti i piatti sono allo stesso livello.
- Il rapporto qualità prezzo.
Nel paese dei casoncelli, Gaudio è lo scrigno del gusto dei fratelli Papa
Difficile trovare uno stacco così netto come quello che troverete arrivando da Gaudio, il ristorante dei fratelli Papa.
Fuori, un anonimo e trafficato stradone di una zona industriale del bresciano, dentro, eleganza, buon gusto, tutto è estremamente curato. Ad accogliervi sarà uno dei due titolari, Giambattista Papa, eccellente padrone di casa, uomo di sala che sa il fatto suo e ha la naturale capacità di mettere immediatamente ogni cliente a proprio agio. Ai suoi ordini uno staff giovane e dinamico che non sbaglia un colpo e fa sì che il servizio nel complesso si riveli uno dei punti di forza del ristorante.
In cucina Diego, il fratello minore, autodidatta di buon talento che ogni tanto fa capolino in sala per ricevere in diretta feedback dei clienti sulla cucina. Qui, un plus è certamente la ricchezza della proposta. Oltre alla carta, sono numerosi i percorsi degustazione tra i quali uno vegetariano, uno dedicato alla selvaggina e uno dedicato al pesce, vera passione dello chef. La carta dei vini è importante e consente di divertirsi a tutti i livelli.
La cucina di Diego Papa è semplice e appagante, estremamente diretta; lo chef ricerca la piacevolezza e la golosità senza perdersi in inutili orpelli. La proposta è relativamente ispirata dal territorio, con preparazioni e ingredienti che pescano un po’ da tutta Italia andando decisamente oltre la cucina classico-lombarda: a dettare la rotta è il rispetto della stagionalità che, qui, non ammette deroghe.
Una cucina semplice e diretta con tanto gusto e qualche imperfezione
Peccato che alcune portate non convincono appieno a causa di qualche imprecisione nell’esecuzione di alcuni passaggi come la tempuraLa tempura è un piatto tipico della cucina giapponese a base di fritto misto di molluschi, crostacei e verdure. Gli ingredienti vengono intrisi, prima della frittura, in una pastella di farina di riso, acqua gasata e ghiaccio.... Leggi di scampi e mazzancolle, che difetta della croccantezza necessaria, e le linguine con i ricci, a causa di una salsa un po’ troppo lenta, liquida. Ma la cura nella selezione della materia prima è lapalissiana e si avverte nella triglia di scoglio, cime di rapa e mandorla grigliata, piatto decisamente di categoria superiore, goloso e di grande equilibrio.
Un po’ impersonali i secondi, sia di mare (abbiamo provato il calamaro) che di terra (con la foglia di manzo) seppure ben eseguiti. Ottimo il dessert con un bellissimo contrasto tra croccantezza esterna e scioglievole ripieno.
In buona sintesi, Gaudio è senz’altro una buona tavola in grado di regalare soddisfazioni a un pubblico di affezionati clienti molto ampio. Un posto in cui si sta bene, si viene coccolati e si beve benissimo.
A nostro giudizio, una maggiore precisione nell’esecuzione di qualche piatto unita a una proposta un po’ più ambiziosa potrebbero traghettare la cucina verso quel balzo in avanti che già ora si merita.