Passione Gourmet Il Clandestino, Moreno Cedroni, Baia di Portonovo, Norbert

Clandestino Susci Bar

Ristorante
Baia di Portonovo, località Poggio, Ancona
Chef Moreno Cedroni
Recensito da Presidente

Valutazione

15/20 Cucina prevalentemente di avanguardia

Pregi

  • La possibilità di cenare in un luogo incantevole

Difetti

  • Una cucina un po’ troppo golosa
Visitato il 09-2013

520

La baia di Portonovo è una delle risorse d’elezione per gli anconetani che vogliano concedersi un bagno coccolati da una natura rigogliosa e intatta.
All’interno del Parco del Conero e a poca distanza dalla Torre De Pisis ecco, tinteggiato di un vezzoso celeste, lo chalet aperto da sua suscità Moreno Cedroni nel 2000.
Di giorno la rumorosa folla accalcata sulla spiaggia può approfittare di questo posto per uno spuntino veloce o un pasto informale.
Di sera e al tramonto, con la partenza dei bagnanti, il fascino del luogo aumenta esponenzialmente e offre l’occasione di cenare, praticamente nel mare, in un ambiente di spudorato romanticismo.
La casa madre ha messo a punto quest’anno un menù ispirato a classici della cucina inglese accanto a più storiche sollecitazioni golose, ciascuna segnalata col proprio anno di ingresso in carta, in cui il gusto è affidato a preparazioni ancor più comprensibili e dirette rispetto a quelle di Senigallia.
Alcune rotondità appaiono un po’ esagerate: è il caso della pizzetta con burrata e sgombro marinato o della polentina con vongole cotte e capesante.
La consistenza del riso nel brodetto alla senigalliese ha destato in noi qualche perplessità, mentre il roast beef di tonno con salsa di sedano rapa e la ricciola con alga kombu e alkermes, due piatti scelti dal menù british, risultano assai meglio riusciti e, accennando a un livello di cucina senz’altro superiore, lasciano il rammarico di non aver preso l’intera degustazione dedicata alla perfida Albione.
Il servizio, gestito con garbato e giovanile fermento da entusiasti commis, rende ancora più piacevole la sosta in questa piccola struttura che dà del tu al mare.
La carta dei vini, ovviamente Marche-centrica, spazia in lungo e in largo per la regione e offre la possibilità di bere signore bottiglie di cantine che hanno ben poco da invidiare a molte altre più blasonate.
Si sta bene, molto bene, al Clandestino e una passeggiata dopo cena in riva al mare, nel buio appena rischiarato dalle luci dello chalet, riconcilia con uno stile di vita molto lontano dalla frenesia quotidiana che spesso ci caratterizza.

Mise en place
520
Roastbeef di tonno salsa di sedano rapa, topinambour al forno, sugo della fettina di carne.
520
Ricciola, ispirata a una zuppa di alghe del Galles, chiamata Laverbread. E’ cruda, con alga Kombu, salsa al curry e alga nori, gocce di alkermes e sesamo nero.
520
Carpaccio tiepido di spigola con purè al lime e salsa di rucola.
520
Pizzetta con sgombro marinato, burrata e pomodorini.
520
Brodetto alla senigalliese: brodo di pesce, cipolla e aceto, spigola cruda, seppia, gamberi, vongole cotta a 50°, riso susci (cotto al forno col fumetto nell’aceto).
520
Polentina, vongole cotte, capesante crude, seppia, salsa di prezzemolo.
520
Baccalà all’anconetana, cotto nell’olio a 70°, patate, pomodori, olive, maionese di baccalà (senza uovo), acqua di lemongrass e polvere di lamponi.
520
Pan di spagna al cioccolato imbevuto nello cherry, crema chantilly e al cioccolato fondente, gelato all’alkermes, infuso di arancia e zenzero.
520
Tiramisù, gelato al caffè, crema al mascarpone e gelatina di caffè Borghetti.
520
Il San Lorenzo di Fattoria San Lorenzo, grande verdicchio.
520
Baia di Portonovo.
520

1 Commenti.

  • Marco 50&507 Novembre 2013

    In effetti la costa adriatica (soprattutto al centro nord) concede pochi duelli in punta di forchetta così ravvicinati col mare, le spiagge si svuotano ma o vanno a dormire o diventano discoteche, Sirolo, Portonovo, Vallugola sono cavallucci marini (le mosche bianche non mi convincono), ammesso si possa trovare una “piccola struttura che dà del tu al mare” la candela per uno “spudorato romanticismo” ha pochi cuochi da illuminare. Bella introduzione, vien voglia di ripartire con due gemelle per le due sorelle... Marco 50&50

Lascia un commento

La tua email non sarà pubblicata. I campi obbligatori sono contrassegnati *