Emilia-Romagna a Tavola 2022
Alla ricerca del buono: Andrea Grignaffini, Alberto Cauzzi e Passione Gourmet
Esistono molti modi per rendere omaggio alla cucina e a chi, della cucina, ne ha fatto un mestiere e un’arte. Uno di questi è di raccontarne l’assaggio e, ancor meglio, di scriverne, di lasciar traccia di un così gustoso passaggio. E se di guide gastronomiche ne esistono tante, questa si dedica anima e pagine al meglio della enogastronomia dell’Emilia-Romagna, terra di ricca e riconosciuta storia e vocazione culinaria.
A firma di Andrea Grignaffini e Alberto Cauzzi, la guida Emilia-Romagna a Tavola 2022 raccoglie in sé i 100 migliori ristoranti, le 30 pizzerie degne di nota oltre ai vini e ai prodotti tipici che più sanno esaltare questo territorio, appassionando i nostri palati. Con la collaborazione della rosa di autori del gruppo di Passione Gourmet – Errica Tamani, Leila Salimbeni, Adriana Blanc, Alice Tognacci, Gianni Tognacci e Sara Tognacci, tra gli altri – questo scritto si propone come uno strumento per conoscere il territorio e, tramite esso, premiare l’eccellenza, monitorandone l’evoluzione da Piacenza a Rimini, dall’Appennino all’Adriatico, in 223 pagine.
La presentazione ad ALMA ed i premiati
Quale miglior modo, dunque, di celebrare questo nuovo vademecum culinario se non presentarlo presso la splendida Reggia di Colorno, già nota per la sua Scuola di Cucina Italiana – ALMA, e corredarla di premi assegnati a coloro che di questa Emilia-Romagna a tavola, stanno scrivendo la storia contemporanea?
Andrea Grignaffini, Alberto Cauzzi, Massimo Bottura e i premiati di Emilia-Romagna a Tavola 2022.
Con Massimo Bottura e la sua Osteria Francescana, qui premiato come Miglior Chef dell’Anno da Francesco Giliotti, di Barilla Group, si è aperto questo viaggio tra riconoscimenti e buon gusto. A seguire, dunque, il “Piatto dell’anno” a Isa Mazzocchi, del ristorante La Palta, per i suoi “Ravioli di Riso tra Oriente ed Occidente”, premiata da Elisabetta Serraiotto, responsabile marketing e comunicazione Consorzio Tutela Grana Padano.
Giampietro Stancari, di “Ai Due Platani” vince per la sua “Cucina che onora il Territorio” premiato da Tommaso Simili, area comunicazione, relazioni esterne e CSR Granarolo. “Novità dell’Anno” spetta a Jacopo Malpeli dell’ “Osteria del Viandante”, conferito da Emanuel Vanzetti, responsabile commerciale Italia Unox e di Gianluca Gorini del ristorante “DaGorini” è premiata la “Ricerca e Innovazione” dal presidente delle cucine Berto’s. Per le sue interpretazioni di una materia prima al di là del “solito mare” – “Cucina di Pesce dell’Anno”- riconosciuto Jacopo Ticchi del ristorante “Da Lucio” e il premio “Giovane dell’Anno”, consegnato da Mutti, va al romagnolo Giuseppe Gasperoni di “Povero Diavolo” per la sua cucina di territorio e ricerca.
Dal mondo del vino: la Miglior Cantina è quella di Francesco Cioria del San Domenico, premiato da Tenute di Saiano; Andrea Fiorini il miglior sommelier dell’anno, con il riconoscimento della cantina Umberto Cesari e la Miglior Carta dedicata alle Bollicine è di Marco Dallabona, del ristorante “Stella d’Oro“, premiato da Canevel. In sala Camilla Corbelli di “Abocar Due Cucine” ottiene il riconoscimento come Miglior Maitre dell’anno, consegnatole da Astoria Wine e altrettanto al femminile il premio “Donna di Spirito” che va a Daniela Bertozzi del ristorante “Podere San Faustino” per la sua ricerca e padronanza dell’abbinamento tra cibo e sakè. Degno di onore, anche “O’Fiore Mio” di Antimo Fiorentini come Miglior Pizzeria, premiato da Antimo Caputo di Molino Caputo.