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Il Panettone solidale di Bologna

18-11-2021
di Adriana Blanc

Il Panettone che fa bene

Oggi vi raccontiamo di una bella iniziativa, che a sua volta racchiude tre belle storie.
Si tratta della campagna ‘Natale: il tuo dono scrive una storia’ e del Panettone messo in vendita dalla Fondazione Policlinico Sant’Orsola, realtà solidale di Bologna, dal 2019 dedita alla realizzazione di progetti benefici che, nel corso della pandemia, si sono moltiplicati grazie alla generosità dei numerosi donatori.

Abbiamo fatto esperienza di una straordinaria generosità e di questo siamo pieni di gratitudine, perché ci ha permesso di non lasciare da solo nessuno. Ogni donazione ricevuta è stata un abbraccio che ha reso più forte la nostra comunità e la nostra città”, afferma Giacomo Faldella, presidente della Fondazione. “Ora vogliamo continuare questo abbraccio con nuovi progetti e nuove sfide e la campagna ‘Natale: il tuo dono scrive una storia’ ci permetterà di farlo. Ogni panettone acquistato o donato permetterà di scrivere una nuova storia per essere a fianco di chi viene curato qui al Policlinico di Bologna”.

Panettoni di alta qualità, prodotti artigianalmente da Marco Urbano, pastry chef di Tavola della Signoria, in versione classica o in quella cioccolato e pere. Le confezioni saranno tre e racconteranno altrettante “storie di donazione” attraverso le illustrazioni dell’artista Francesca Ballarini.

“Per me voi siete dei gatti grandi”

È la storia di Gino, IL gatto di San Giovanni in Persiceto, paese in provincia di Bologna: aveva una casa, ma passava tutto il tempo in giro per le strade, entrava nei negozi, si addormentava in vetrina, partecipava al consiglio comunale. Quando è venuto a mancare, il paese ha eretto una statua di Gino e gli ha dedicato un libro: il ricavato di queste e altre iniziative in suo nome è andato al progetto della Fondazione “Guarda come cresco”, che offre la logopedia ai bimbi con la sindrome di Down da 0 a 6 anni, garantendo loro un aiuto indispensabile per riuscire a parlare e integrarsi a scuola. Il gatto Gino – sommando tutte le iniziative che da lui sono partite – è diventato così il primo sostenitore di “Guarda come cresco”.

“È arrivata una lettera di una sola parola”

È la storia di una busta, arrivata per posta in Fondazione: destinatario scritto a penna, senza mittente. Dentro c’era un cartoncino verde, tagliato a mano. Nell’angolo in alto a sinistra una sola parola: “grazie”. E una donazione di 1000 euro, tutti in banconote da 50 e da 20. Un grazie senza oggetto e senza soggetto, un gesto di generosità, affidato al vento.

 “C’è una casa in cui vivono tutti”

È la storia di tre palazzi di periferia, 10 piani, centinaia di famiglie. Ci abita anche la signora Franca, che durante il lockdown ha scritto una lettera per ogni condomino, infilandola personalmente in tutte le buchette. Nessuno è mai uscito di casa, ma tutti, grazie al contenuto di quella lettera, si sono messi insieme per sostenere gli ospedali. La signora Franca, infine, ha portato in Fondazione 1.500 euro per il progetto “Più forti insieme”, campagna a sostegno del personale sanitario di tutti gli ospedali di Bologna.

Le donazioni saranno utilizzate per sostenere i progetti della Fondazione Sant’Orsola: “Lo spazio che cura”, “Sant’Orsola come a casa”,“L’Isola che non c’è”,“Una casa prima e dopo l’ospedale”.

 È possibile ordinare i panettoni online e farseli consegnare a domicilio, o per chi si trovasse a Bologna, ritirarli presso la sede della Fondazione, o ancora al Mercato delle Erbe.