Giampiero Prozzo
Architetto napoletano della metà degli anni ’60. Vittima felice delle conseguenze dell’amore. Per i viaggi.
Dunque leggere, esplorare, ascoltare, fotografare, comprendere, assaggiare o della sola azione che le compendia magnificamente tutte: mangiare e bere. Ovunque.
Dopo, raccontare di un pranzo, sarà un nuovo modo per parlare del mondo.