Antica Osteria Nonna Rosa
Valutazione
Pregi
- Cotture perfette e culto della pasta secca.
Difetti
- Impiattamenti non sempre all'altezza.
Il favoloso mondo di Peppe Guida
Esistono innumerevoli strade per conoscere e apprezzare il lavoro di uno Chef che ha fatto dell’appartenenza una vera bandiera. Presente sui social dove dispensa ricette e consigli in maniera garbata e spontanea, sugli scaffali delle librerie dove il suo sorriso illumina le fotografie, in televisione dove nella sua dimora sulla collina di Montechiaro accoglie a mangiare e invita a riposare o, ancora, in giro, agli eventi dove la beneficenza non è obbligo ma piuttosto privilegio. Voilà il favoloso mondo di Peppe Guida. La parte però più esaustiva e intima di sé è quella che concede tutte le sere ai tavoli della sua Antica Osteria Nonna Rosa, meta consacrata della magica Vico Equense gastronomica. Sì, perché qui si consuma un rito “altro” rispetto ai classici ristoranti gourmet sparsi sul territorio: qui si viene a comprendere come la tradizione, la memoria, la forza naturale degli elementi possano produrre modernità e piacere anche facendo a meno delle tentazioni rivoluzionarie, del design che sembra governare spesso i piatti, delle mode che puntualmente corrompono i menù.
Un percorso di ristorazione nel senso etimologico del termine
Così il miglior piatto potrà essere la Rana pescatrice con la genoveseLa genovese è una ricetta tradizionale della cucina napoletana. Un ragù classico della cultura partenopea, che prevede una lunga cottura di cipolle e carne di manzo in parti uguali (oltre al solito battuto di odori e ritagli di salumi nel fondo). La salsa ottenuta viene usata per condire il tipico formato di pasta 'candele' spezzate (o le 'zite' in una... Leggi di cipolla e la salsa di pomodoro, di cottura impeccabile e di equilibri ritenuti improbabili. O ancora toccherà stupirsi per la perfezione dei Tubettini allo scoglio al profumo di bergamotto
Il bergamotto è un agrume coltivato quasi esclusivamente in Italia, in particolare nella provincia di Reggio Calabria. Ha forma sferica o a pera ed è di colore giallo. Il frutto viene raccolto tra novembre e marzo. Non è commestibile (il gusto acidulo della polpa è assai sgradevole), ma è molto ricercato per la sua aromaticità. Se ne ricava un olio... Leggi e quel piccolo Calamaro con piselli e Provolone del Monaco
Formaggio grasso, a lunga stagionatura, a pasta semidura e assai piccante. Come da tradizione casearia napoletana e sorrentina, questo formaggio a pasta filata viene prodotto con latte di vacca di varie razze fra le quali l'Agerolese, tipica del territorio. Il Provolone del Monaco si presenta a forma di melone o pera senza testina, con legatura che deve suddividere il formaggio in... Leggi. Un percorso di “ristorazione” intesa nel senso etimologico del termine, che si concluderà immancabilmente con la lussuria delle Graffette calde alla cannella.
Infine, segnaliamo una sala sempre più attenta e preparata, che la giovane Rossella ormai sembra sovrintendere con garbo e sicurezza, a cui si aggiunge una carta dei vini che encomiabili e perenni “lavori in corso” rendono sempre più completa. L’unica incertezza dell’Antica Osteria Nonna Rosa resta sulla lunga chiusura estiva, che nega la visita dal primo giorno di giugno all’ultimo di settembre.
IL PIATTO MIGLIORE: Rana pescatrice, cipolla e salsa di pomodoro.
La Galleria Fotografica:
La sala. Crackers lisca aromatizzata. Ricordo di pizza bruciata. Maccarello limone e ciliegia. Polpettina di manzo. Spaghetto soffiato aglio e olio affumicato. Pane. L’Italia da sud a nord. Calamaro con piselli e Provolone del Monaco. Ceviche napoletana di palamita. Tubettini allo scoglio e bergamotto. Linguettine zucchine provolone del monaco e acciuga. Pasta e patate con tartufo. Rana pescatrice genovese e pomodoro. Cinque consistenze del Provolone del Monaco. Sorbetto di gelsi. Scomposizione di Santarosa. Graffetta con cannella.