Re Santi e Leoni
Valutazione
Pregi
- Una cucina suadente di sicura tecnica.
- La voglia e l'impegno di crescere.
Difetti
- Qualche piatto ancora non a livello dell'offerta generale.
L’eleganza e il guizzo di Luigi Salomone
Il progetto di Re Santi e Leoni nasce intorno allo Chef Luigi Salomone e alla sua idea di cucina. L’architettura di questo luogo, nel centro di Nola, al centro della Campania, è la trasposizione esatta delle sue idee e della sua filosofia realizzata senza fornelli ma con luci, arredi e superfici. C’è il confort che sicuramente caratterizza la proposta gastronomica, centrata sull’ingrediente giusto senza troppe manipolazioni, qui mutuata nelle sedute di Gae Aulenti. C’è l’eleganza che percorre tutti gli impiattamenti, quella sobrietà per le proposte mai eccessive, mai urlate come i toni del bianconero della sala. C’è infine il guizzo, la scheggia di avanguardia proprio come quella boiserie in alluminio ad avvolgere e contaminare lo spazio severo della galleria in tufo, scandita dagli archi. Allora a tavola ci si potrà affidare alla squadra – già di grande spessore – per la scelta di un percorso che sarà ben accompagnato dalla intraprendenza del giovane sommelier Salvatore Matarazzo e dal mestiere di Silvana Di Domenico.
La semplicità diventa perfezione
Si comincia con il Gambero viola che non perde la sua ricchezza con l’orto stagionale tra l’amaro delle fave, i dolci piselli e l’acidulo del pomodoro verde, ma è con l’Uovo stravecchio, misura della sapienza di Luigi Salomone, che la semplicità diventa perfezione: bilanciamento perfetto con tartufo, retrogusto della birra ed erbe spontanee selezionate una ad una in maniera maniacale. Per i primi, leitmotiv rintracciabile spesso nelle scelte dello Chef è la riproposizione di piatti iconici della tradizione che qui si palesano con il Tubetto con polpo alla cacciatora e pomodoro infornato prima, e con l’Impe…pasta dopo, ovvero una rilettura delle cozze pepate con il limone in un piatto di grandissima intensità. L’Agnello, infine ripercorre il doppio binario tra il pop e la sua raffinata evoluzione nel doppio servizio tra kebab di strada e nell’impiattamento più audace, con acciughe e pecorino a donare carattere. Dolci curati e di base golosa con il Cioccolato al cucchiaio che alterna il dolce della barbabietola con l’acidità dei frutti rossi.
IL PIATTO MIGLIORE: Uovo stravecchio, erbe spontanee, birra e tartufo nero.
La Galleria Fotografica:
La cucina a vista. Scorcio della sala. Mise en place. Aperitivo di benvenuto. Pane e pomodoro. Aperitivo di benvenuto. Aperitivo di benvenuto. Aperitivo di benvenuto. Gambero viola, ajo blanco, fave, piselli e pomodoro verde. Tonno, carciofo, menta e liquirizia. Il carciofo indorato e fritto. Baccalà, rafano, arancia e bietolino. Uovo stravecchio, erbe spontanee, birra e tartufo nero. Linguina, latte di mandorla, spigola marinata, caviale di aringa e finocchietto. Tortello, pappa al pomodoro, fave, guanciale e tartufo nero. Tubetto, polpo alla cacciatora, pomodoro infornato, olive e salvia. Impe…pasta Emulsione di cozze, pepe tostato e limone nero. Agnello laticauda, acciughe, pecorino, prezzemolo e funghi. Kebab di agnello. Brioche con granita di limone. Cioccolato, frutti rossi e barbabietola. Kiwi cocktail. Petit four. Petit four. Minim Colbinabbin Fiano 2018. Lacryma Christi Vigna del Vulcano 2008. Domaine Joseph Drouhin Chablis Premier Cru Vallons 2021. Champagne Eric Taillet Luminosi’t Rosè. Guido Porro Barolo Vigna Lazzarairasco 2017. Domaine Henri Giraud Ratafia Champenois Solera 90-16.