Valutazione
Pregi
- La continua ricerca del miglioramento in sala e cucina.
Difetti
- Qualche attesa nel servizio.
Un punto fermo nella terra inquieta
Anima flegrea e ingegno teutonico, Nando Salemme veleggia sicuro al traguardo dei vent’anni di Abraxas, l’osteria sospesa sui due laghi, nata con timidezza e affermatasi ormai con i fuochi di artificio. In realtà qui si scopre che il talento, inteso nella sua accezione etimologica di misura di peso greca, talvolta non lo si ritrova solo dietro ai fornelli dei grandi ristoranti ma anche nelle piccole cose, nel gusto dei particolari, nella cura del luogo, sulla accoglienza. Questo è il locale creato ad immagine e somiglianza del patron e che, insieme a lui, è cresciuto e continua a farlo, perché nonostante il successo, quello vero, quello che ogni sera non concede tavoli vuoti, Nando e l’Abraxas li trovi sempre con qualcosa di nuovo da raccontarti, forse perché il loro è il destino dei vini, quelli da invecchiamento, sempre migliori a dispetto degli anni. Così per comprendere tutto questo basterà venire nel cuore dei Campi Flegrei, su, lungo una strada che taglia la collina, lo Scalandrone, parcheggiare dando le spalle al mare e salire le scale per questa terrazza sospesa tra il lago Lucrino e il lago d’Averno, un posto apprezzato nella sua lunga storia per la sua bellezza.
Il cuore dei Campi Flegrei
L’offerta gastronomica è ampia, centrata maggiormente sulla terra ed è completata dagli appunti quotidiani a completare proposte in maggior parte semplici, centrate e ben eseguite con qualche scheggia pretenziosa per i più esigenti, tanto poi ad accompagnare si fa affidamento alla bella cantina origine di tutto, di quello che si pensava dovesse restare un piccolo winebar. Gli antipasti sono numerosi e assortiti, offerti singolarmente o già combinati in tre proposte. Tra i classici di osteria meritano considerazione il Casatiello artigianale, il Minibun con la polpetta al ragù e la Fresella di San Marcellino con pomodoro del Piennolo e cozze, mentre più raffinati appaiono i crudi, di carne e di pesce, tra cui un ottimo baccalà, affumicato dallo chef, di bella consistenza e con la nota di carattere della cipolla marinata e l’interessante Carpaccio di marchigiana con chimichurriIl chimichurri o chimmichurri è una salsa verde originaria di Argentina e Uruguay, ed oggi diffusa in altri stati sudamericani, utilizzata per condire o marinare la carne alla griglia, in particolare chorizo e asado. Si prepara tritando prezzemolo, peperoncino e aglio con l'aggiunta di olio, aceto di vino bianco ed altri eventuali ingredienti tritati quali paprica, origano, cumino, timo, coriandolo,... Leggi e gel al limone, dove il croccante è affidato a delle perle di birra sferificate. Si può poi proseguire senza sorprese con piatti di pasta o con zuppe di tradizione come la Zuppa di fagioli, scarole e misoE' un condimento di origine giapponese derivato dai semi della soia gialla, cui spesso vengono aggiunti cereali come orzo o riso, segale, grano saraceno o miglio. È diffuso in tutto l'estremo Oriente, soprattutto in Corea e Giappone, dove svolge un ruolo nutrizionale importante, essendo ricco di proteine, vitamine e minerali. Il miso funge da base per numerose ricette e zuppe... Leggi nobilitata dal prosciutto patanegra o approdare diretti sulla carne con un innovativo hamburgher di agnello o scegliendo tagli selezionati per cotture al forno o alla griglia. La proposta alternativa viene fornita dalla Zuppa di baccalà con pomodoro corbarino e patate di rimando casalingo. Dessert realizzati artigianalmente senza particolari velleità innovative ma indispensabili ad assecondare il classico desiderio del finale dolce e gaudente mentre in chiusura la menzione spetta alla piccola carta dei caffè che promuove miscele in giro per il mondo. Come anticipato meritano poi attenzione sia la cantina in continua evoluzione con etichette scelte con dedizione e promosse a costi incorraggianti che la sala, la quale, grazie a qualche presenza di spessore e di grande esperienza, nonostante l’affanno dimostra grande affidabilità e gentilezza.
IL PIATTO MIGLIORE: Baccalà affumicato con pomodoro del Piennolo, cipolla marinata, olive e pesto di pomodoro.
ho cenato da Abraxas due settimane fa, alcuni tavoli hanno una posizione suggestiva, altri ordinaria (informazione necessaria al momento della prenotazione); servizio efficiente, ma un pò caotico, locale affollato, qualche coperto in meno renderebbe tutto più gradevole, alcune pietanze normali, altre ordinarie, non in linea con lo standing proposto dai gestori, voto da sufficienza