Il nuovo che avanza… anche in Umbria
In un piccolo e delizioso borgo alle spalle di Perugia, sorge un piccolo e delizioso locale. Si chiama Osteria del Posto ed è la creatura di Alessandro Casciola in sala e di Valentina Urciuoli in cucina.
La formula è quella, perfettamente calzante, dell’osteria contemporanea: particolarmente vincente in una terra tanto ricca di prodotti e ricette com’è quella umbra dove, con piccoli accorgimenti, delicatezza e tatto, e senza stravolgere, togliendo si può aggiungere molto… Meglio tardi che mai verrebbe da pensare, visto che prima del duo presentato sopra timide erano le tracce di simili progressismi. E forse le cose accadono proprio quando devono accadere, perché trovare chi sappia far prendere forma a un’idea tanto precisa, e tanto nobile, non è facile affatto, e non solo in Umbria.
Il raggio di sole che illumina l’ombra umbra
Non c’è nulla da inventare, solo, si direbbe, molto da scoprire. Quindi basta allargare il proprio orizzonte mentale, studiare e conoscere la cultura con cui si condivide la quotidianità e presentare la propria creatività a braccetto con la ricerca con gentilezza e buon gusto. Sembrerebbe la formula del successo, cosicché accanto alle proposte enoiche selezionatissime e spesso naturali del bravissimo Alessandro Casciola, si accostano preparazioni che segnano il punto di incontro tra il creativo e il conosciuto. Spaghetti, tutto il limone, burro e acciuga svela tutte le sfumature gustative del limone (acido, amaro e dolce) che si accomodano sul più classico lusso nazional popolare palatale: burro e acciughe. Così anche faraona, fegatini e frutta secca gioca sul rapporto non solo tra luoghi diversi ma addirittura chiama in causa epoche differenti. Dalle risonanze medievali della frutta secca si passa con un colpo di forchetta in Asia con un dumpling ripieno dei fegatini del volatile.
E così via, alla ricerca della novità conosciuta, del rischio confortevole, della dimostrazione che il buono possa raggiungere vette oggettive, che vanno oltre mode, gusti e tempi.
La galleria fotografica:
- L’esterno del locale.
- La sala.
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Supplì
Il nome deriva dall'italianizzazione del francese surprise, sorpresa. Pietanza rustica tipica della cucina romana e del cibo da strada popolare. Il supplì ha forma allungata cilindrica ed è preparato con riso (carnaroli, arborio o vialone nano) bollito in acqua salata, condito con sugo di carne, parmigiano o pecorino romano, burro e lasciato raffreddare. Lavorato da freddo con uova crude e... Leggi cacio e pepe.
- Maiale tonnato.
- Spaghetti, tutto il limone, burro e acciuga.
- Risotto, burro, salvia e mirtillo.
- Faraona, fegatini, frutta secca.
- Il dettaglio del dumpling ripieno di fegatini.
- Baccalà, patate schiacciate, peperone, capperi.
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Paris-Brest, mousseline
La crema mousseline, o meglio le creme mousseline, rappresentano un arricchimento della crema pasticcera. Infatti sono realizzate con una base di crema pasticcera, con aggiunta di burro. A questa base vengono poi aggiunte, a caldo, le varie aromatizzazioni, che possono essere costituite da liquori, cioccolato, paste di frutta secca (nocciola, pistacchio, mandorla), paste di frutta. La crema mousseline viene utilizzata... Leggi al pralinato, mango.
- Il vino della serata.