La cucina della memoria
Una grandissima trattoria romana. Questo è oggi Trecca, l’avamposto di cultura gastronomica e rispetto della tradizione voluto da due fratelli Manuel e Nicolò Treccastelli, chef e proprietari. Figli di ristoratori da generazioni, sembravano non voler continuare la tradizione di famiglia, salvo poi capire, dopo gli studi universitari che il loro destino sarebbe stato la riscoperta e la riproposizione delle antiche ricette di famiglia.
La familiarità dell’ambiente e l’atmosfera rilassata mettono subito a proprio agio. Il servizio è attento e garbato e prodigo di spiegazioni coinvolgenti sulla provenienza degli ingredienti del territorio utilizzati.
Una grande Trattoria di cucina romanesca, moderna negli arredi ma non nella formula che è quella di una volta con la ricerca di sapori che, inevitabilmente e senza artifizi, riconducono alla semplicità di molte delle materie prime utilizzate, quinto quarto in primis.
Sia chiaro, qui siamo dalle parti di una semplicità “difficile” a cui tanti anelano – o, almeno, dichiarano di volerlo fare – e che pochi raggiungono.
I piatti scritti sulla lavagna, qui non sono un omaggio al “gastrofighettismo bistronomico” (ci si passi il neologismo ndr.) imperante ma il biglietto da visita di una cucina che è realmente popolare e tradizionale e basata su una maniacale ricerca di prodotti del territorio e ricette di antica memoria. L’esecuzione, poi, è impeccabile.
Una meta obbligata per chi voglia saggiare l’eccellenza della cucina romana e laziale più autentica
Il risultato è una serie di piatti concreti, saporiti, dalle cotture sempre centrate, uno più buono dell’altro. Appetitosa la Lingua di FassonaIl Fassone è una razza bovina piemontese, molto pregiata. In Piemonte il fassone era profondamente legato alla vita e alle tradizioni contadine di molte comunità piemontesi grazie alla triplice attitudine della razza, in grado di fornire latte, carne e forza lavoro. La carne di questa razza di bovino è tenera e magra, certamente rinomata. Leggi, salsa verde ed insalata di indivia alle alici, con la salsa grande protagonista che dona grande equilibrio al piatto; virili e suadenti le Fettuccine tirate a mano con ragù di agnello. Seguono un Pane broccoli e alici perfetto nella sua essenzialità e la Testina in tegame con fagioli di Sarconi che non può non colpire per delicatezza e armonia di sapori. Un piccolo capolavoro del genere la Minestra di broccoli a cui mancava l’arzilla solo a causa del fermo pesca del periodo. E potremmo continuare.
Carta dei vini non ampissima ma molto interessante soprattutto sul versante etichette biodinamiche e naturali.
Trecca è una grande tavola romana, un must per tutti quelli che vogliono conoscere la cucina del territorio di Roma e dintorni.
IL PIATTO MIGLIORE: Testina in tegame con fagioli di Sarconi.
La Galleria Fotografica:






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evviva le trattorie! Evviva Roma! Oggi più che mai
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La famose fassone che pascolano nell’agro romano…
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